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Giovani talenti del Canavese: un premio alle scuole che valorizzano la nostra storia

Al Circolo dei Lettori di Torino conferito il premio Alfredo D’Andrade

Premiati a Torino i ragazzi del Botta e dell'Ubertini

Premiati a Torino i ragazzi del Botta e dell'Ubertini

Alfredo d'Andrade - figura cardine della tutela del patrimonio culturale piemontese e primo Soprintendente del Regio d’Italia, proprietario del castello di Pavone Canavese, dove dal 1886 dimorò con frequenza rivestendo in comune la carica di consigliere - continua a ispirare il Canavese.

La sua visione, focalizzata sulla conservazione dei beni storici e sull’integrazione tra architettura e territorio, riecheggia ancora oggi nelle iniziative culturali della regione, culminando nel premio annuale a lui dedicato, l’Alfredo D’Andrade Prize in Defense of Cultural Heritage Values.

L'edizione 2024 de “Il Filo di Arianna” ha scelto di celebrare il legame tra arte e territorio, puntando l’attenzione sull’architettura come identità culturale. Organizzato al Circolo dei Lettori di Torino, questo convegno ha messo al centro il futuro dell’architettura, con l’obiettivo di riscoprire la dimensione umana negli spazi abitativi. Il tema del convegno, “Riportare al centro l’uomo e le sue emozioni”, è profondamente radicato nel contesto del Canavese, patria sia di D'Andrade che di Adriano Olivetti, visionario dell’impresa civile.

Maria Aprile premia Carla Tolomeo

Architettura e Innovazione Sociale: Le Radici Canavesane

Nel convegno, vari esperti hanno esplorato come l'architettura possa rispondere ai bisogni emotivi e sociali delle comunità. Tra i relatori, Elisabetta Corni, presidente della Fondazione Francesco Corni, ha evidenziato l’uso di disegni precursori del 3D per valorizzare il patrimonio architettonico. Pier Paolo Peruccio ha sottolineato l'importanza dei valori Olivettiani, dichiarando: “Il design deve connettersi alle persone, promuovendo non solo estetica, ma anche crescita umana e sociale.”

Il Canavese, inoltre, vede nel turismo industriale e sostenibile una chiave per lo sviluppo economico, con iniziative come le Officine ICO LAB di Ivrea. Questo progetto unisce educazione e innovazione per valorizzare il patrimonio industriale di Ivrea, unendo storia e futuro.

Riconoscimenti e Premiazioni

Durante l’evento, sono stati premiati non solo artisti e imprenditori, ma anche istituti scolastici locali come il Liceo Classico Carlo Botta di Ivrea e l'Istituto Ubertini di Caluso. Entrambi hanno sviluppato progetti che mirano a riscoprire e valorizzare il territorio canavesano. In particolare, il Liceo Botta ha realizzato una guida per la Chiesa di Santa Croce a Ivrea, mentre l’Istituto Ubertini ha lavorato sul progetto “Le Perle del Canavese” per promuovere le risorse ambientali e culturali della zona.

Liceo Classico Carlo Botta di Ivrea

Il Liceo Classico Carlo Botta ha partecipato con diverse classi impegnate su più fronti, lavorando a progetti orientati alla tutela dei beni culturali e allo sviluppo di competenze in comunicazione e accoglienza turistica. Nello specifico, gli studenti delle sezioni 4C, 5C e 4B, insieme alle sezioni linguistiche e scientifiche, hanno contribuito al progetto “Destination Manager Canavese”, mirato a formare guide culturali e a promuovere il Canavese come destinazione turistica.

Tra le iniziative più rilevanti, gli studenti hanno condotto un’indagine sulla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Bollengo e hanno realizzato una guida d’accoglienza per la Chiesa di Santa Croce di Ivrea. Il coordinamento delle attività è stato affidato ai professori Orso-Maria Piavento, Marica De Giorgi e Irene Piovanelli, che hanno guidato i ragazzi nel percorso di ricerca e valorizzazione del territorio, sottolineando l'importanza di preservare i luoghi storici come parte integrante dell’identità canavesana.

Istituto Ubertini di Caluso

L’Istituto Ubertini di Caluso ha contribuito con il progetto “Le Perle del Canavese: Valorizzazione del Territorio Attraverso Cultura, Ambiente, Territorio e Tradizioni Locali”, ideato dalle classi 4B e 4T. Il progetto, coordinato dalle professoresse Manuela Muzzolini e Michela Miscioscia, è stato concepito per sensibilizzare gli studenti sul valore delle risorse locali, promuovendo una maggiore connessione con l’ambiente e il patrimonio culturale.

Gli studenti si sono concentrati su elementi distintivi della cultura canavesana, studiando tradizioni, architettura e natura del territorio, con l’obiettivo di preservare e valorizzare un’eredità spesso dimenticata. Questo progetto non solo ha arricchito il bagaglio formativo degli alunni, ma ha anche permesso loro di sviluppare competenze utili per la promozione turistica e la comunicazione.

Carla Tolomeo e il Premio Alfredo D'Andrade

Il prestigioso premio Alfredo D'Andrade è stato assegnato a Carla Tolomeo, “La Signora dell’Arte delle Sedie”, per la sua capacità di unire design e narrazione artistica. Le sue opere, veri e propri rifugi emotivi, sono simboli di trasformazione e rinascita. L’opera della Tolomeo rappresenta perfettamente lo spirito di D’Andrade, che concepiva l’arte e l’architettura come strumenti di identità e memoria collettiva. “L’arte non è solo creazione estetica, ma una riflessione sulla vita stessa”, ha affermato Tolomeo durante la premiazione.

L'artista Carla Tolomeo

Il Valore del Patrimonio Locale per le Generazioni Future

Il convegno ha ribadito il ruolo fondamentale del Canavese nella promozione di un’architettura sostenibile e a misura d’uomo. Come ha sottolineato Massimo Carcione, impegnato nella difesa del patrimonio culturale durante le guerre: “La tutela dei beni culturali è la tutela della nostra umanità.”

Questo evento, quindi, non è solo un tributo a D'Andrade, ma una chiamata all’azione per la valorizzazione del Canavese e delle sue ricchezze culturali e naturali.

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