AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
02 Novembre 2024 - 10:56
I Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (CPIA) sono una risorsa preziosa e spesso poco conosciuta, dedicata a coloro che, compiuti almeno 16 anni, desiderano riprendere o proseguire la propria formazione. Si tratta di una realtà pubblica che offre percorsi di istruzione, dal conseguimento della licenza media ai corsi di alfabetizzazione e cittadinanza digitale, rivolti sia a cittadini italiani che stranieri.
Nonostante la varietà di servizi, i CPIA continuano a rimanere, purtroppo, un’opportunità educativa poco visibile e spesso ignorata. Eppure, il vantaggio economico è evidente: laddove un corso di lingua presso un ente privato richiederebbe cifre ben superiori, i CPIA offrono percorsi modulari a partire da soli 10€, oltre a una copertura obbligatoria di soli 6,50€ per ogni nuovo iscritto.
CPIA 4 Adriano Olivetti, con sede amministrativa a Chivasso, copre un’ampia area territoriale, includendo centri a Rivarolo, Settimo Torinese, Ivrea, Ciriè e Mathi. Quest'ultima sede rappresenta un vero punto di riferimento per chi risiede nelle zone periferiche, come Viù, Ceres, Balangero, Lanzo e Cafasse, offrendo una via d’accesso alla formazione a persone che, altrimenti, avrebbero difficoltà a frequentare corsi regolari.
Come gli altri CPIA, anche la sede di Mathi ha presentato il proprio catalogo per l'anno accademico 2024/2025, che include corsi di lingua straniera con insegnanti, anche madrelingua, di russo, spagnolo, inglese, portoghese e tedesco, rilasciando attestati di frequenza che preparano ai test di certificazione riconosciuti. Tra i servizi più apprezzati, spiccano i corsi di italiano per la patente rivolti ai cittadini extraeuropei, mirati a familiarizzare con i tecnicismi del quiz teorico e superare così le barriere linguistiche.
Claudia Venerito, responsabile dell'Ufficio Stampa del CPIA 4 Mathi, ci racconta: «L’idea alla base di questo e altri corsi nasce dall’esigenza dei residenti stranieri e di quelli provenienti dai Centri di Accoglienza Straordinaria di sviluppare competenze utili in Italia, dopo aver raggiunto una buona padronanza della lingua. Qui in Canavese, poi, muoversi è una sfida: senza un’auto si rischia di essere isolati, dato che i mezzi pubblici non coprono adeguatamente le tratte, specie in orario serale.»
Un altro pilastro dell’offerta formativa è il corso di cittadinanza digitale, dove soprattutto gli italiani più anziani trovano un aiuto pratico per rapportarsi con la Pubblica Amministrazione: ottenere lo SPID, accedere al fascicolo sanitario elettronico e gestire altre procedure online sono ormai competenze necessarie.
«La collaborazione con enti formativi locali e l’Istituto Superiore Federico Albert di Lanzo, insieme al supporto della Regione Piemonte, è altrettanto fondamentale,» sottolinea Venerito.
«Stiamo cercando di facilitare l’inclusione e l’inserimento nel mondo del lavoro per i corsisti attraverso corsi riconosciuti, un obiettivo che crediamo sia una necessità per il Canavese.»
I CPIA dimostrano quindi di essere non solo un’opportunità educativa, ma una risorsa essenziale per l’integrazione e la crescita delle comunità locali, specialmente in territori dove la formazione e l’accesso ai servizi non sono sempre garantiti.
L’offerta formativa 2024/2025 è attualmente disponibile qui
Edicola digitale
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.