Volontariato in piazza Montecitorio, domani a Roma, per protestare contro la disdetta di Società Autostrade per l'Italia alle associazioni di soccorso Anpas e Misericordie d'Italia che non avranno più telepass gratuiti forniti in comodato d'uso per le ambulanze. Da maggio prossimo - spiegano - le ambulanze, i mezzi di soccorso e di protezione civile dei volontari delle due confederazioni nazionali non saranno più esentati dal pedaggio, e gli autisti dovranno fermarsi ai caselli autostradali: ogni volta dovranno "giustificare" la natura del servizio svolto ai casellanti. "Il risultato" di ciò, viene spiegato, "è che i viaggi per il trasporto sanitario, anche con un veicolo di soccorso di una pubblica assistenza Anpas o di una Misericordia, non vengono considerati impegnati nell'espletamento del relativo specifico servizio e quindi non riconosciuti". La questione è emersa dall'8 luglio 2013 quando Società Autostrade per l'Italia Spa ha dato disdetta all'Anpas e alla Confederazione delle Misericordie dell'accordo del 1999 per la fornitura di telepass in comodato d'uso gratuito. Negli incontri con Ministero dei Trasporti, Commissione Trasporti della Camera e la stessa Società Autostrade, le due organizzazioni di volontariato, hanno proposto di modificare il Codice della Strada e i regolamenti in materia di esenzione del pedaggio autostradale per la specificazione della definizione di veicoli "adibiti al soccorso", facendo riferimento a quanto espresso dalla Corte di Giustizia Europea con una sentenza recepita dal Consiglio di Stato dove si afferma che "i servizi pubblici di soccorso comprendono solitamente sia i servizi di trasporto medico d'urgenza sia servizi di trasporto sanitario qualificato". "L'interpretazione restrittiva che Società Autostrade fa della norma comporterà un aggravio burocratico ed economico per i volontari delle associazioni di volontariato e per gli stessi cittadini che ne subiranno un notevole disagio", dichiara il presidente di Anpas, Fabrizio Pregliasco. Il presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia, Roberto Trucchi, spiega: "Ci è stata proposta una formula a rimborso dietro presentazione di giustificativi veramente impraticabile e comunque, oltre al problema del telepass, in ballo ci sono anche altre questioni, come il rinnovo di accordi con gli enti locali sull'affidamento dei servizi sanitari e sociali, la portata delle ambulanze, la definizione dei veicoli speciali, l'introduzione della patente di servizio per gli autisti soccorritori, la riforma della legge 64 sul Servizio Civile Nazionale e stabilizzazione del 5 per mille".
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