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29 Ottobre 2024 - 17:46
Un ospedale senza medici: si troveranno?
Cosa succede quando un vecchio opificio, simbolo di un'epoca industriale ormai passata, si trasforma in un moderno centro sanitario?
È la storia che arriva da Borgaro, un comune che ha deciso di riscrivere il proprio futuro partendo dalle radici del suo passato. Di cosa stiamo parlando?
Dell'ex opificio Vigel, un tempo cuore pulsante della produzione industriale locale, che nei piani dell’amministrazione del sindaco Claudio Gambino è destinato a diventare la nuova Casa della Salute, un progetto ambizioso reso possibile grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Resta un interrogativo, che è poi quello che si fanno i consiglieri comunali di opposizione Elisa Cibrario Romanin, Mattia Stievano e Rosangela Giglio: ma i medici per farla funzionare, dove li troveranno?
Dubbi, leciti, che avranno poi da trovare risposta. Ma, intanto, oggi è il giorno della presentazione dei piani dell’amministrazione borgarese.
UN PASSATO INDUSTRIALE CHE SI TRASFORMA IN OPPORTUNITÀ
L'opificio Vigel, costruito nel 1947, è stato per decenni un pilastro dell'economia locale, producendo macchinari che hanno reso l'azienda leader a livello europeo.
Tuttavia, nel 2000, la Vigel ha trasferito le sue attività nella nuova zona industriale di Borgaro, lasciando l'edificio vuoto e inutilizzato. Un destino comune a molte strutture industriali del secolo scorso, che spesso finiscono per diventare simboli di degrado e abbandono. Ma a Borgaro, l'amministrazione comunale guidata da Claudio Gambino ha visto in questo vuoto un'opportunità. Grazie al bando "Missione 5" del PNRR, il comune ha ottenuto un finanziamento di 1 milione e 200mila euro per trasformare l'ex opificio in un polo sanitario e sociale, un progetto che promette di migliorare la qualità della vita dei cittadini e di rivitalizzare l'area urbana.
Quel che resta oggi dell’ex opificio di Borgaro Torinese
UN PROGETTO SICURAMENTE AMBIZIOSO
Il progetto prevede la creazione di quattro ambulatori per medici di famiglia, una nuova sede per la Croce Verde e la guardia medica, oltre a due ambulatori a bassa intensità e un salone polifunzionale di 250 metri quadrati.
Quest'ultimo sarà destinato a convegni, manifestazioni e alle attività delle associazioni del territorio, creando così un punto di riferimento non solo per la salute, ma anche per la vita sociale e culturale della comunità.
"Vogliamo riutilizzare la ex Vigel creando un polo sanitario a favore dei cittadini per offrire servizi socio-sanitari", ha spiegato il sindaco Gambino. Un progetto che non solo risponde alle esigenze sanitarie della popolazione, ma che è anche attento al risparmio energetico e all'uso di tecnologie all'avanguardia, in linea con le sfide ambientali del nostro tempo.
UN NUOVO ASSE URBANO PER BORGARO
La trasformazione dell'ex opificio Vigel in Casa della Salute rappresenta un tassello fondamentale nel più ampio piano di sviluppo urbanistico di Borgaro.
Situato tra le vie Martiri e XX Settembre, il nuovo polo sanitario si inserisce in un asse urbano dal promettente sviluppo, che punta a integrare servizi, infrastrutture e spazi verdi per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
La conclusione dei lavori è prevista per l'inizio del 2026, ma già ora il progetto sta suscitando grande interesse e aspettative tra i residenti.
Non solo un luogo di cura, ma un simbolo di rinascita e di speranza per una comunità che guarda al futuro con ottimismo, senza dimenticare le proprie radici.
In un'epoca in cui la rigenerazione urbana è al centro delle politiche di sviluppo sostenibile, la storia di Borgaro rappresenta un esempio virtuoso di come il passato possa essere trasformato in una risorsa per il futuro. Un'opportunità per riscoprire il valore della comunità e per costruire un domani più sano e inclusivo per tutti.
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