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IVREA
28 Ottobre 2024 - 10:59
Ivan Doretto
Lui si chiama Ivan Doretto ed è un consigliere dell'associazione SMC Sclerosi Multipla Canavesana. È venuto a conoscenza del bando per l'assegnazione dei circa 300 metri quadri (più di 400 metri quadri considerando l'area comune) del Movicentro di Ivrea.
“Abbiamo appreso - ci scrive - che il Comune intende assegnare questo spazio a una sola associazione. Tuttavia, riteniamo che suddividere il bando potrebbe offrire l'opportunità a più associazioni di usufruire di questo spazio, favorendo una maggiore inclusione e collaborazione tra le realtà associative del territorio…”.
SMC, che dopo vari travagli è emigrata in via Samone a Banchette, da tempo è alla ricerca di una sede adeguata per svolgere attività fondamentali come psicologia, fisioterapia e giochi della mente, ritiene che assegnare un’area così ampia a una sola associazione sia uno spreco di risorse.
Propone che l’intera superficie del bando venga suddivisa e assegnata a più associazioni benefiche, per massimizzare l’utilizzo di questo prezioso spazio, privo di barriere architettoniche.
“Lo spazio del Movicentro sarebbe estremamente utile per le associazioni di volontariato come la nostra”, commenta Doretto. “La suddivisione dell’area interessata dal bando permetterebbe a più organizzazioni di offrire i loro servizi essenziali alla comunità, migliorando la qualità della vita delle persone disabili”.
SMC intende partecipare al bando con la speranza di ottenere l’assegnazione dello spazio, ma allo stesso tempo si augura che anche altre associazioni che si occupano di attività benefiche possano aggiudicarselo e beneficiarne.
L’associazione invita il Comune di Ivrea a considerare questa proposta di suddivisione degli spazi per il bene della comunità. D'altro canto è vero che proprio qui, al Movicentro, tante altre associazioni si fanno consegnare la posta ed hanno la propria sede "virtuale", tra le altre Legambiente e Ecoredia.
Nel bando si prevede una concessione in uso gratuito di cinque locali (cioè tutti quelli che ci sono) all’interno del Movicentro. L’intento dell’amministrazione comunale, si legge nella delibera, è di promuovere l’area come punto di aggregazione per attività sociali, culturali e di servizio, con l’obiettivo di valorizzare non solo i prodotti e le iniziative locali, ma anche di garantire un presidio costante dell’area, migliorando la sicurezza e fornendo servizi essenziali come l’accesso alla biglietteria di GTT e Trenitalia.
La procedura di selezione avverrà tramite avviso pubblico rivolto a organizzazioni del Terzo Settore, come associazioni di promozione sociale, enti filantropici, imprese sociali e fondazioni.
È previsto che le attività svolte possano anche avere una componente economica, purché finalizzata a sostenere l’equilibrio finanziario della gestione complessiva. Uno degli elementi chiave della delibera riguarda l’utilizzo dell’atrio comune, che sarà messo a disposizione dell’amministrazione comunale per almeno 25 giornate annue, in modo gratuito, consentendo lo svolgimento di attività istituzionali. Inoltre, i locali C ed E potranno essere utilizzati per ulteriori 10 giornate.
Il concessionario, oltre a queste giornate gratuite per il Comune, potrà affittare lo spazio ad altri enti o privati, applicando tariffe che variano da 100 a 200 euro, a seconda del periodo dell’anno e della fornitura di servizi accessori come microfoni, palco e sedie. Oltre alla gestione degli eventi, il concessionario sarà responsabile della manutenzione ordinaria dei locali assegnati, della pulizia, della sorveglianza dell’area e delle eventuali opere di adeguamento o ristrutturazione necessarie per garantire la sicurezza e la funzionalità degli impianti tecnologici esistenti. Sarà anche obbligato a volturare le utenze a suo nome e a coprire almeno il 20% delle spese per il riscaldamento e l’illuminazione delle parti comuni.
Infine, il concessionario avrà l’obbligo di predisporre un calendario semestrale degli eventi previsti e un report bimestrale degli eventi effettivamente realizzati, evidenziando così una chiara gestione degli spazi e delle attività svolte. Il Comune ha previsto anche la possibilità di rivedere gli importi e le condizioni della concessione dopo tre anni, basata sull’andamento degli utilizzi e sull’incremento dei costi energetici.
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