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27 Ottobre 2024 - 11:06
Antonino Pultrone, Elena Piastra e Enzo Maiolino
Incredibile ma tutto vero... Durante l’ultimo consiglio comunale, si è finalmente parlato del degrado in cui versa l’area del mercato di Via Primo Levi, grazie a una mozione presentata dal consigliere comunale Enzo Maiolino di Fratelli d’Italia.
Nonostante si tratti di una delle zone più visibili della città, il livello di abbandono è tale che perfino un cieco riuscirebbe a percepire il caos. Dai rifiuti disseminati ovunque ai bagni pubblici trasformati in discariche, l'area sembra uscita direttamente da un film post-apocalittico.
Il tutto avvolto dal solito, puntuale disinteresse dell'amministrazione comunale guidata dalla sindaca Elena Piastra, che non perde occasione per dimostrare quanto poco tenga alla cura della città.
Maiolino ha preso la parola durante la seduta, raccontando come da mesi sui suoi social abbia lanciato l’allarme su questa situazione, documentando con tanto di foto lo stato pietoso dell'area. A rispondergli, con l’aria di uno che la sa lunga, è stato il consigliere comunale del Pd Antonino Pultrone.
Visibilmente compiaciuto, ha spiegato che la mozione di Maiolino era “sbagliata” perché chiedeva un intervento del Comune su una proprietà privata.
"Non si può utilizzare denaro pubblico per un’area privata..." ha più o meno sentenziato Pultrone, gonfiando il petto come se avesse appena risolto un'equazione di fisica quantistica, mentre noi comuni mortali ci chiediamo: davvero serve un genio per accorgersi che l’area sta letteralmente cadendo a pezzi sotto gli occhi di tutti, diventando sempre più pericolosa per chi ci lavora e per chi ci passa?
Maiolino, ovviamente, non si è fatto intimidire. “Quindi mi sta dicendo che siccome è proprietà privata, ve ne fregate?” ha ribattuto, chiedendo se fosse normale che nessuno si preoccupi delle condizioni di sicurezza di un’area che, pur privata, è utilizzata dal Comune per il mercato.
“E se qualcuno si dovesse fare male?” ha incalzato.
E Pultrone, nella sua saggezza infinita, gli ha consigliato di fare una segnalazione... Come se Maiolino avesse parlato di tutto questo al bar e non invece in un consiglio comunale. Come se un problema denunciato di fronte a sindaco e giunta avesse bisogno di un’ulteriore procedura burocratica per essere preso in considerazione. In fondo, perché risolvere subito quando si può allungare i tempi con una bella segnalazione scritta?
“Invece di gioire per un presunto errore - ha ribattuto Maiolino - mi attiverei per mettere in sicurezza i quadri elettrici lasciati in una condizione da terzo mondo. Abbiamo cavi scoperti alla portata di tutti, bambini inclusi.” Un’altra delle tante chicche che caratterizzano l’area del mercato.
E come se non bastasse, ha ricordato che i servizi pubblici sono stati chiusi e sigillati 'alla meno peggio' da anni, trasformati in un immondezzaio a cielo aperto.
Bene denunciare che il Comune, negli anni, non si è mai preoccupato di intervenire, lasciando che la situazione degenerasse fino a dover utilizzare bagni chimici da cantiere come soluzione temporanea, che ormai è diventata definitiva. Un vero capolavoro, soprattutto per una città che ama parlare di "innovazione" e "futuro", ma che alla fine offre bagni chimici fatiscenti come unica soluzione per il suo mercato centrale.
Bagni che, tra l’altro, sono inadatti a gestire il flusso di persone che frequentano l’area.
Insomma, e senza tanti giri di parole, il mercato di Via Primo Levi è uno schifo, simbolo di qualcosa di molto più grande: l’incapacità dell’amministrazione comunale di prendersi cura della città, o anche solo di firmare delle ordinanze per obbligare i privati a correggere situazioni di pericolo.
Un’amministrazione che, come fa notare lo stesso Maiolino, "preferisce rifugiarsi dietro scuse burocratiche piuttosto che agire concretamente." Perché, diciamocelo, i problemi a Settimo Torinese non mancano. Oltre al mercato, ci sono le strade groviera, l’erba alta che spadroneggia nei parchi, le pantegane che corrono libere per le vie, un’illuminazione pubblica che funziona a giorni alterni e i tombini otturati che trasformano le strade in piscine al primo accenno di pioggia.
E che dire del cimitero, che si sta lentamente trasformando in una palude, con infiltrazioni d’acqua che non risparmiano nemmeno i defunti.
Benvenuti a Settimo Torinese, dove si parla tanto di scienza e innovazione, ma non si riesce a cambiare neanche una lampadina. Forse, più che scienziati, si dovrebbe assumere qualche illusionista. Con un paio di trucchi e una bacchetta magica, magari si riuscirà a far sparire tutto questo degrado... o almeno a nasconderlo per il prossimo "Festival della Negligenza Comunale."
Ma tranquilli, l’amministrazione è sempre all’opera. Non per risolvere i problemi, ma per trovare la prossima foto perfetta da pubblicare su Facebook nel profilo della sindaca. Sempre alla ricerca di un coniglio da tirare fuori dal cappello... O forse no, perché anche il coniglio si è stancato di questa politica post-ideologica inutile e insignificante, di questa armata Brancaleone che, a ben vedere, non sarebbe in grado di amministrare neanche un condominio, e vorrebbe farci credere che sta amministrando seriamente Settimo Torinese.
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