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Casi della vita
26 Ottobre 2024 - 11:44
Cinzia Corgiat Mecio, 60 anni, residente in via Tripoli 12 bis a Cuorgnè, ha vissuto un’esperienza surreale e kafkiana con l’anagrafe del suo comune. Dopo aver chiesto un semplice cambio di residenza da una via all’altra – entrambe nello stesso Comune, Priacco per l’esattezza – è stata trattata come se fosse scomparsa nel nulla.
Tutto inizia con la sua richiesta di cambio residenza, un'operazione apparentemente semplice. Cinzia, però, è spesso fuori casa in quei giorni e, puntualmente, quando i famosi “addetti del Comune” si presentano per verificare la sua effettiva presenza, non la trovano. E qui inizia il circo burocratico: dicono di averle inviato una raccomandata, ma della missiva non c’è traccia. È come se si fosse volatilizzata.
Nonostante questo, Cinzia non demorde e si reca direttamente all’anagrafe per risolvere il problema di persona. “Ecco quando mi trovate a casa” dice all'impiegata, indicando chiaramente i giorni in cui sarebbe stata disponibile. Fornisce persino un numero di telefono, ma non riceve nessuna chiamata. Silenzio totale. Nessuno si presenta. Nessuno le scrive. L’attesa si prolunga per mesi.
Il colpo di scena arriva quando Cinzia contatta il suo medico di famiglia per una visita. La dottoressa, con sorpresa, le comunica che secondo le comunicazioni dell'anagrafe lei non risulta più residente in Italia. “Mi risulta che sia all’estero”, le dice. All’estero? Cinzia non crede alle sue orecchie.
"Avevo bisogno della dottoressa, e ho scoperto che mi hanno tolto il medico! Sono senza parole", racconta esasperata. "Mi hanno cancellata dalle liste dell'anagrafe come se fossi sparita. Ma io sto qui! Come si fa a togliere il medico senza avvisarmi?"
La vicenda sfiora l’assurdo: non solo Cinzia non ha cambiato Comune ma neppure via. E ora si trova senza assistenza sanitaria, con un Comune che l’ha dichiarata fantasma.
"Voglio denunciare tutti," afferma, "perché questa situazione è inaccettabile."
Mentre Cinzia cerca disperatamente di far sentire la sua voce tra i labirinti della burocrazia, ci si domanda come sia possibile che, nel 2024, un cittadino possa essere “cancellato” dalle liste del Comune senza essere nemmeno avvisato. E soprattutto come si possa togliergli il "diritto alla salute"... Boh...
Uno di quei casi in cui la realtà supera di gran lunga l'immaginazione.
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