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Favria
21 Ottobre 2024 - 15:51
Immagine creata dall'I.A.
Una mattinata di dolore e sgomento ha scosso la comunità di Favria. Intorno alle 10 di oggi, il corpo senza vita di Antonio Armando Mario Gentile, un uomo di 74 anni, è stato trovato sul balcone della sua abitazione in via Tarizzo. Secondo le prime ricostruzioni, il decesso sarebbe avvenuto a causa di un malore fulminante che non gli ha lasciato scampo. La scoperta è stata fatta da una vicina di casa, la quale ha notato l'uomo riverso sul pavimento del balcone e ha immediatamente allertato il 112.
Vigili del fuoco di Ivrea e carabinieri di Rivarolo sono intervenuti prontamente sul posto, raggiungendo l’appartamento di Antonio Gentile per verificare la situazione. Nonostante la rapidità dei soccorsi, per l'anziano non c'è stato nulla da fare: il medico del 118 ha potuto solo constatare il decesso. Vista la situazione, è stato richiesto l’intervento del medico legale dell’Asl To4 per chiarire le circostanze esatte e l’orario della morte. La salma è stata successivamente trasportata presso l’ospedale di Cuorgnè, dove rimarrà a disposizione della procura di Ivrea per ulteriori accertamenti.
Antonio Gentile viveva da solo nel suo appartamento di via Tarizzo. Vedovo da ormai dieci anni, dopo la morte della moglie, aveva progressivamente preso le distanze dalla vita sociale del paese. Era una persona solitaria, distante dalla vita pubblica e dalle numerose attività delle associazioni locali, un volto conosciuto solo marginalmente dai concittadini. La sua solitudine si rifletteva nel suo modo di vivere, lontano dai riflettori della vita di paese, frequentando solo i luoghi essenziali.
La notizia della sua morte ha colpito la comunità di Favria, sebbene molti non avessero un legame diretto con lui. Il sindaco di Favria, Vittorio Bellone, ha espresso il suo rammarico per la scomparsa di Gentile, ricordando quei rari momenti di incontro casuale: “Lo conoscevo marginalmente. Lo incrociavo quando andavo a fare la spesa al Crai, perché abitava nella palazzina adiacente. Era molto riservato e solitario”, ha dichiarato Bellone. Queste parole sottolineano la discrezione che caratterizzava Antonio Gentile, un uomo che ha scelto di vivere la propria quotidianità senza particolari legami con il tessuto sociale del paese.
Il sindaco Vittorio Bellone
La morte di Antonio Gentile è stata un evento drammatico, segnato dall’impossibilità di chiedere aiuto al momento del malore. Il fatto che vivesse da solo ha reso ancora più difficile intervenire tempestivamente. La vicina, accorgendosi della presenza dell’uomo riverso sul balcone, ha subito chiamato i soccorsi, ma ormai era troppo tardi.
Il caso di Gentile ha sollevato riflessioni all’interno della comunità locale, riportando l’attenzione su una realtà spesso poco visibile: quella delle persone anziane che vivono in solitudine, senza un sostegno quotidiano. Gli anziani soli, come Antonio Gentile, spesso non ricevono l'assistenza e la compagnia che potrebbero fare la differenza nei momenti critici.
Vigili del fuoco e carabinieri hanno lavorato fianco a fianco per gestire la delicata situazione. Ora, le indagini si concentrano sul chiarire con precisione le circostanze della morte. Tuttavia, le prime ipotesi indicano che si tratti di un evento tragico e naturale, legato all’età e alle condizioni di salute dell’uomo.
La morte di Antonio Gentile lascia un vuoto in un quartiere che, seppur non lo conoscesse a fondo, ne percepiva la presenza discreta. Il rintocco delle campane della chiesa di Favria, che oggi suoneranno anche per lui, accompagnerà il ricordo di un uomo che ha scelto di vivere lontano dai riflettori e dalle chiacchiere del paese.
“In fondo, Antonio Gentile era una parte di questo paese, anche se viveva nel suo mondo”, ha commentato un vicino che lo incontrava di tanto in tanto. Un mondo fatto di piccole abitudini, come la spesa al supermercato e le passeggiate nei dintorni della palazzina, lontano dalle chiacchiere e dagli sguardi curiosi.
La sua morte ci ricorda la fragilità e l’isolamento che può accompagnare la vecchiaia, e l’importanza di una comunità che sappia farsi carico anche dei suoi membri più riservati. Mentre si attende l’esito degli accertamenti della procura, Favria si stringe nel cordoglio per la perdita di un concittadino, cercando di riflettere su cosa significhi realmente essere comunità, anche quando le vite non si intrecciano ogni giorno.
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