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Canavese in bilico, futuro resta incerto. Tra crisi dell’export e investimenti al minimo, il

L’indagine sul quarto trimestre 2024 evidenzia un contesto economico in difficoltà, con previsioni più positive rispetto alla media piemontese. A preoccupare sono export e redditività, mentre crescono leggermente gli investimenti e l’occupazione

Confindustria Canavese

Confindustria Canavese

L'Indagine Congiunturale sul quarto trimestre del 2024 (ottobre-dicembre) per le imprese del Canavese evidenzia un quadro in chiaroscuro. La situazione economica mostra segnali di peggioramento, ma le previsioni sono meno pessimistiche rispetto alle attese e risultano più favorevoli rispetto alla media delle aziende piemontesi. In particolare, le imprese del settore servizi guardano al futuro con maggiore ottimismo rispetto a quelle del comparto manifatturiero, che invece mostrano maggiore incertezza.

ottimisi

Le imprese che prevedono un aumento della produzione superano di poco quelle che si aspettano una diminuzione, con un Saldo Ottimisti-Pessimisti (SOP) di +1,1. Tuttavia, gli ordini totali si mantengono stabili, con un SOP pari a zero. Il quadro si complica sul fronte della redditività, dove il SOP scende a -8,1, e sul fronte dell'export, con un saldo negativo di -7,4, indicando una crescente difficoltà a mantenere competitività sui mercati internazionali. Più incoraggianti sono le aspettative sull'occupazione, con un saldo positivo di +4,6, anche se il 16,5% delle impreseprevede di ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni nei prossimi tre mesi, segnale di un mercato del lavoro che resta in bilico.

La crisi del comparto automotive continua a pesare sul territorio canavesano. La produzione italiana ed europea di veicoli rimane bassa e il rallentamento non riguarda solo le autovetture, ma si estende anche ai veicoli commerciali, ai mezzi pesanti e, in parte, alle macchine agricole. A ciò si aggiunge la recessione in Germania e l'incertezza legata ai conflitti internazionali, che rappresentano un freno per un territorio tradizionalmente orientato all'export. Il recente lancio della Transizione 5.0, nonostante le grandi aspettative, non ha ancora mostrato effetti tangibili sulle imprese locali, in particolare su quelle attive nei settori della robotica e delle macchine utensili, anche a causa di procedure di accesso ai fondi considerate complesse.

Sul fronte dei prezzi industriali, il 75,3% delle aziende ritiene che siano stabili, mentre il 19,8% prevede un aumento dei prezzi delle materie prime, il 27,5% vede un rialzo dei costi energetici e il 26,6% segnala incrementi per logistica e trasporti. Nonostante un lieve miglioramento, il problema dei ritardi negli incassi continua a preoccupare, coinvolgendo il 26,2% degli intervistati.

Gli investimenti per i prossimi 12 mesi nel Canavese mostrano una leggera flessione: solo il 25,3% delle impreseprevede investimenti significativi, contro il 49,4% che prevede interventi marginali. Tuttavia, si riduce il numero delle aziende che non intendono effettuare alcun investimento, segnale di una timida fiducia nella ripresa. Si registra anche un modesto incremento nel grado di utilizzo degli impianti e delle risorse aziendali, ora al 79,5%, indicatore di una lieve ripresa dell’attività produttiva.

Grafici

“L'indagine congiunturale che presentiamoin questo quarto trimestre  - commenta Paolo Conta, presidente di Confindustria Canavese - disegna un lieve peggioramento delle aspettative delle imprese canavesane che, in linea con il clima di fiducia espresso dalle aziende del Piemonte nel loro complesso, rimangono relativamente prudenti, anche se registriamo alcuni valori leggermente più positivi rispetto alla media piemontese. Da questa rilevazione emerge un’immagine di grande cautela, dettata anche da un fragile contesto geopolitico la cui evoluzione futura risulta difficile da prevedere”.

L’indagine restituisce dunque una fotografia del Canavese alle prese con un contesto economico incerto, dove le imprese si muovono tra prudenza e speranza, affrontando sfide complesse ma cercando di mantenere una visione positiva per il futuro.

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