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Trasporti
18 Ottobre 2024 - 06:53
Trasporti in crisi: i disservizi sulle linee piemontesi penalizzano pendolari e turismo
Mercoledì ha segnato un’altra giornata difficile per i viaggiatori delle linee ferroviarie Alba-Torino-Ciriè e Fossano-Torino-Ciriè. Prima un blackout alla stazione di Trofarello, poi il guasto di un treno a Bra hanno causato ritardi considerevoli, corse cancellate o interrotte a metà, scatenando la rabbia dei pendolari. Questi disservizi sono solo l’ultimo episodio di una serie iniziata all'inizio dell'anno scorso, subito dopo l'inaugurazione del nuovo percorso ferroviario che collega l'aeroporto di Caselle e la Reggia di Venaria con la rete regionale.
Davide Arminio, coordinatore dell'Osservatorio Sulla Torino-Ceres, ha espresso il malcontento generale, sottolineando come, se inizialmente si potesse tollerare qualche disguido legato al periodo di rodaggio, ora la situazione sia diventata insostenibile. Gli utenti pagano cifre importanti per gli abbonamenti, come i 1000 euro per chi parte da Ceres e gli 880 euro da Nole, ma continuano a subire disservizi quotidiani. Insieme ai pendolari di Alba e Bra, Arminio ha deciso di monitorare per un mese la situazione delle linee SFM4 (Ciriè-Torino-Alba) e SFM7 (Ciriè-Torino-Fossano) con l’aiuto di una rete di segnalatori attivi su WhatsApp.
La Regione Piemonte
I risultati del monitoraggio parlano chiaro. Sulla linea Ciriè-Torino-Alba, su un totale di 955 treni, solo il 61% è arrivato puntuale, accumulando complessivamente 64 ore di ritardo. Di questi, 265 hanno subito ritardi tra i 5 e i 15 minuti, 36 hanno superato i 15 minuti di attesa, 15 treni sono stati soppressi e 52 hanno interrotto il percorso prima della destinazione finale. Anche sulla tratta Ciriè-Torino-Fossano la situazione non è migliore: su 1020 treni esaminati, 258 hanno registrato ritardi tra i 5 e i 15 minuti, 28 hanno subito ritardi più gravi, 15 corse sono state cancellate e 38 treni hanno concluso il viaggio in modo parziale, spesso lasciando i passeggeri lontani dalle loro mete. Complessivamente, su questa tratta si sono accumulate circa 58 ore di ritardi.
Il dossier è stato inoltrato alla Regione e ai dirigenti di Rfi e Trenitalia, con la speranza che vengano presi provvedimenti. Arminio ha evidenziato come questi numeri non rappresentino solo un servizio scadente per pendolari, studenti e viaggiatori occasionali, ma diano anche un’immagine negativa del sistema di trasporti del Piemonte, compromettendo le ambizioni turistiche della regione. Chi arriva o parte dall’aeroporto di Caselle, infatti, potrebbe percepire la regione come inefficiente dal punto di vista dei collegamenti.
Tra le criticità segnalate c’è anche la mancanza di collegamenti serali con l’aeroporto: chi atterra a Caselle intorno alle 20 ed è diretto verso il Ciriacese o il Canavese è spesso costretto a ricorrere a un taxi.
L’ultima corsa disponibile passa alle 19:57.
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