Cerca

Cucina Mon amour

Nel paese in cui si festeggia una zucca che non c'è...

Come un gruppo di amiche ha trasformato un piccolo sogno in una fiera di enorme successo

La festa della zucca

La festa della zucca

Come potrebbe essere definita una tradizione?

Secondo il dizionario indica una trasmissione nel tempo, da una generazione a quella successiva, di memorie, usi e costumi. Ogni tradizione che si rispetti ha sempre un'origine, un momento in cui qualcosa diventa una consuetudine. E si sa che le storie belle piacciono a tutti, per questo alle nostre tradizioni diamo sempre spiegazioni molto fantasiose, quasi mitiche, che affondano le radici chissà in quale epoca lontana.

Ma l'aspetto più affascinante delle tradizioni è che molto spesso nascono dalla pura fantasia. Io sono sempre stata incuriosita dall'origine delle tradizioni, è interessante scoprire da dove arrivano le nostre usanze. Così, essendo arrivati ad ottobre e da buona brandizzese, ho iniziato a chiedermi come sia nata la festa della zucca.

E chi meglio della presidente dell'associazione Arte e Cultura, Franca Barbera, poteva raccontarmi l'origine di questa festa arrivata quest'anno alla sua ventisettesima edizione?

Due cappuccini fumanti, una mattinata a chiacchierare, qualche parola piemontese, e la memoria storica di una donna nata e cresciuta a Brandizzo che mi racconta la storia di questo paese mentre aspetta che le zucche cuociano in forno per ore.
Poi improvvisamente la rivelazione: a Brandizzo nessuno coltivava le zucche! Sono da sempre acquistate da contadini nelle colline tra Cavagnolo e Lauriano.

Ecco come si inventa una tradizione.

Un gruppo di amiche che decide di portare qualcosa di innovativo e singolare nel proprio paese; un'idea partita dal nulla e senza nessuna aspettativa che si è trasformata oggi in una delle fiere più attese dell'anno.

Le volontarie dell'Associazione Arte e Cultura

Ad alimentare l'idea di una festa che elogiasse la zucca è stata anche la leggendaria maschera carnevalesca di Brandizzo, la Cossotera, questa fantomatica giovane verduraia del 1700 che durante l'assedio dei francesi in Piemonte riuscì a far passare dei documenti contenenti messaggi segreti oltre le linee nemiche nascosti nei cesti dei suoi "cussot".

Se fate infatti caso al carro di Carnevale vedrete una zucca enorme, oltre che al tradizionale abito arancione e verde della maschera.

Franca mi racconta che la prima edizione è stata quasi campata in aria, non c'era una vera e propria organizzazione, erano solamente poche bancarelle, pensata più come una grande festa tra amici che non una sagra. I primi anni la fiera della zucca era soprattutto concentrata sul cibo, sui molteplici usi della zucca in cucina.

I prodotti e le ricette erano ancora realizzati in casa dalle volontarie dell'associazione Arte e Cultura. La prima ricetta realizzata è stata la minestra di riso e zucca (ris e cossa), un piatto molto povero, ormai in disuso, ma ho avuto la possibilità di sbirciare nei ricettari dell'Associazione che mi ha permesso di pubblicare la ricetta che dopo vi svelerò.


Negli anni successivi la fiera della zucca ha raggiunto un successo inaspettato, dalle poche bancarelle delle prime edizioni alla copertura di tutta la via centrale del paese, i commercianti fanno a gara per accaparrarsi un posto e partecipare. Sono infatti sempre numerosi gli ambulanti che espongono i propri prodotti durante la festa, dagli artigiani, agli agricoltori, alle cantine. La festa della zucca è diventata negli anni un ritrovo, uno scambio culturale.

Non è più soltanto l'idea di quelle amiche che volevano portare un prodotto caratteristico nel proprio paese, questa sagra è diventata finalmente una tradizione. Grazie anche alla collaborazione con la Pro Loco di Brandizzo, l'organizzazione è più definita: all'Associazione Arte e Cultura sono stati concessi spazi più grandi per preparare le proprie ricette e anche manforte nella realizzazione di altre ricette che ancora oggi vengono servite, come il risotto con zucca e salsiccia, i tortelli di zucca con burro e salvia e le frittelle di zucca.

Oltre a tutta la parte più culinaria e godereccia le volontarie di Arte e Cultura hanno deciso di cominciare una stagione della festa anche più culturale.

Così hanno iniziato con l'esposizione delle varietà delle zucche, più o meno conosciute, corredate da cartelli che spiegano l'origine di ogni specie di questo ortaggio.

Poi sono iniziati i concerti con la banda, gli spettacoli e, quello che io preferisco, le decorazioni del giardino di Madama Fourat. Ho chiesto a Franca qual è l'edizione che ricorda maggiormente. Mi racconta che quella che le rimarrà nel cuore è stato l'anno in sono riuscite a ricreare all'interno della Sala del Consiglio un giardino all'italiana, con tanto di prato, fieno e verdure.


L'anno in cui io invece ho iniziato a conoscere quello che davvero significa questa festa per questa associazione è stato nell'ottobre del 2020, quando per le restrizioni del Covid non è stato possibile organizzare nulla.

Franca e le altre volontarie decisero che avrebbero comunque organizzato una festa, ma che sarebbe stata virtuale. Così nella settimana che anticipava la festa hanno pubblicato sulla pagina Facebook dell'Associazione curiosità e ricette con la zucca.

Durante la domenica in cui si sarebbe dovuta tenere la festa mi hanno chiesto di allestire una tavola a tema zucca nel mio giardino, una tavola virtuale di condivisione dove si poteva festeggiare tutti insieme anche se lontani.

Quella domenica moltissimi brandizzesi hanno condiviso con noi le loro tavole mandando foto delle loro apparecchiature e dei loro piatti realizzati per l'occasione.

La tavola ricreata per la versione "virtuale" della fiera durante il Covid


Oggi la festa della zucca ha raggiunto un enorme successo, le strade del paese sono sempre affollatissime.

Il sogno di Franca è quello di riuscire a lasciare nelle giovani generazioni l'entusiasmo che loro hanno nell'organizzazione di questa festa, di poter prima o poi passare il testimone ai giovani di oggi perché tengano viva questa tradizione, un po' inventata, che è ormai nel cuore di ogni brandizzese.

Ci vediamo a Brandizzo il 20 ottobre!

Intanto vi lascio due ricette che sono riuscita a sbirciare dall'archivio dell'Associazione

MINESTRA DI RISO E ZUCCA (ris e cossa)

INGREDIENTI PER 6 PERSONE
300 gr di riso Arborio
600 gr di zucca gialla
1 litro di latte
Tagliare a grossi pezzi la zucca privandola dei semi e filamenti. Metterla in una casseruola con acqua salata e a metà cottura della zucca aggiungere il riso e far bollire per 15 minuti. Aggiungere il latte e terminare la cottura del riso. Prima di servire schiacciare con una forchetta i pezzi di zucca rimasti. Servire tiepida.

RISOTTO CON LA ZUCCA

INGREDIENTI PER 6 PERSONE
450 gr di riso Arborio
600 gr di zucca gialla
una cipolla media
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
50 gr di Parmigiano Reggiano
20 gr di burro
1 litro e mezzo di brodo
mezzo bicchiere di vino bianco
rosmarino e noce moscata

Scaldate l'olio in una casseruola e, a fuoco moderato, fate imbiondire la cipolla tritata finemente insieme a qualche fogliolina di rosmarino.

Nel frattempo sbucciate la zucca privandola dei semi e dei filamenti e tagliatela a pezzettini, quindi versatela nella casseruola con il soffritto. Mescolate e lasciatela insaporire qualche minuto.

Bagnate con il vino e lasciate evaporare, salate e fate cuocere per una decina di minuti fino a che la zucca si sarà asciugata.

Unite il riso e, mescolando, fatelo tostare qualche minuto, quindi cominciate ad aggiungere il brodo un mestolo alla volta, continuando a mescolare di tanto in tanto. Fate cuocere il risotto al dente lasciandolo piuttosto morbido. Toglietelo dal fuoco e mantecate con il burro, il parmigiano e una spolverata di noce moscata.

DELLO STESSO AUTORE

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori