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Crisi climatica: lavori urgenti per ripristinare la sicurezza stradale

Frane nelle Valli di Lanzo. Città di Torino e Amministrazione locale insieme per riparare i danni

Crisi climatica: lavori urgenti per ripristinare la sicurezza stradale

Le intense piogge delle ultime settimane, hanno danneggiato numerose aree del Piemonte, dal Pinerolese alle Valli di Lanzo.

Tra i comuni più colpiti c'è quello di Balme, che si è trovato a fronteggiare una grave situazione di emergenza causata da numerosi movimenti franosi che hanno danneggiato la Strada Provinciale 1 delle Valli di Lanzo

I cedimenti e crolli hanno colpito diversi punti della strada, rendendo necessario un intervento immediato per garantire la sicurezza di automobilisti e residenti. In particolare, sono state interessate le zone a valle del ponte comunale di Frazione Albaron e il tratto stradale in corrispondenza del rio Pissai.

Per far fronte a questa situazione critica, la scorsa settimana il sindaco ha emanato un'ordinanza urgente che affida alla Città Metropolitana di Torino l'esecuzione di importanti lavori di ripristino.

L’ente metropolitano ha risposto attivandosi immediatamente per valutare la situazione e definire le modalità di intervento. Da quanto si legge sull’ordinanza, i lavori dovranno terminare in tempi rapidi.

Gli interventi previsti dall’ordinanza sindacale sono molteplici e mirano a ripristinare la piena funzionalità e sicurezza della strada danneggiata. Riguarderanno principalmente la realizzazione di una nuova scogliera in massi cementati per proteggere la strada dai crolli, la costruzione di un nuovo tombino per il rio Pissai.

Inoltre, la Città Metropolitana di Torino si occuperà di pulire l’alveo del torrente Stura dai detriti accumulati in seguito alle frane. Infine, verrà ripristinata la pavimentazione stradale danneggiata e le protezioni marginali.

È fondamentale che, parallelamente ai lavori di ripristino, vengano adottate misure preventive per ridurre il rischio di future frane. Investire in opere di consolidamento del versante e in un sistema di monitoraggio del territorio è essenziale per garantire la sicurezza della popolazione a lungo termine.

Questo evento ha messo in luce ancora una volta la fragilità del territorio di fronte a eventi atmosferici estremi. Abbiamo già visto in un altro articolo come le conseguenze della crisi climatica in atto stiano provocando dei danni molto importanti alle comunità locali. 

“In genere gli eventi sono estremi” sosteneva Pietro Barabino, ex sindaco di Balme, in un’intervista rilasciata a maggio di quest’anno. “Spesso capitano eventi estremi anche durante l’estate. Il cambiamento climatico porta proprio a questi parossismi. Periodi molti siccitosi spesso vengono interrotti da precipitazioni importanti”.

Per questo motivo, oltre all’adozione di misure preventive, è necessario un cambio di visione rispetto alla natura di questi eventi estremi. La crisi climatica ci sta ponendo di fronte alla necessità di riconsiderare il nostro rapporto con l’ambiente e di trasformare la maniera di sfruttare il territorio. Ci aspettiamo che le amministrazioni comunali considerino queste impellenze e inizino a trattarle per quello che sono: non maltempo, ma conseguenze effettive dell'emergenza climatica.

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