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Propaganda, propaganda, propaganda

L’unica cosa che continuiamo a vedere è, ahinoi, la propaganda permanente della sinistra con il nome e i soldi della nostra città.

Il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore

Il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore

Quando si parla della vita delle persone all’interno del dibattito politico, si dovrebbe usare la massima attenzione, ancor più se si tratta di bambini.

È ormai nota la posizione dell’amministrazione Chiantore sulle cosiddette “famiglie omogenitoriali”, grazie soprattutto a una mozione firmata dalla maggioranza e discussa a porte aperte in consiglio comunale. All’epoca, come centrodestra, criticammo aspramente la scelta del presidente Spitale, in accordo con la maggioranza di cui è espressione, di non tutelare la minore su cui la mozione era incentrata, come previsto dal regolamento del consiglio comunale.

Anche se ormai ci stiamo abituando alle “fantasiose interpretazioni” del presidente del consiglio comunale, ci siamo ugualmente stupiti quando lo stesso ha deciso di far affrontare a porte aperte anche la nostra recente interpellanza, con la quale si chiedeva al sindaco con quale strumento giuridico avesse affrontato il tema della registrazione della bambina.

Matteo Chiantore, a riprova del propagandismo adottato dalla maggioranza, ha reso pubbliche una serie di informazioni personali e dati sensibili della minore, della madre e della sua compagna.

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Tralasciando una serie di questioni politiche e giuridiche sull’opportunità di simili azioni, chiaramente in contrasto con l’ordinamento giuridico vigente, emerge in maniera evidente l’irresponsabilità di parte dell’amministrazione nel fare propaganda politica sfruttando casi umanamente delicati.

Ci si chiede, dunque, perché si ritenga necessario agire in questo modo, quando si hanno a disposizione svariati altri mezzi per manifestare la propria volontà politica.

Non sorprende, anche se può indignare, alla luce di quanto sopra, la scelta della giunta Chiantore di concedere il patrocinio della città di Ivrea a una serata, tenutasi lo scorso venerdì, sull’utero in affitto, eufemisticamente malcelato sotto il nome di “gestazione per altri”, come a voler sottolineare un altruismo che, nella stragrande maggioranza dei casi, non esiste.

L’unica cosa che continuiamo a vedere è, ahinoi, la propaganda permanente della sinistra con il nome e i soldi della nostra città.

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