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Eporedia Futura

Insicurezza o percezione? Inadeguatezza

Tra premonizioni politiche e contraddizioni in aula: il teatrino della sicurezza a Ivrea continua

Luca Spitale al microfono

Luca Spitale al microfono

Cari lettori, inizio a pensare che l’esperienza amministrativa eporediese faccia sviluppare poteri divinatori.

Nell’editoriale della scorsa settimana avevo provato a prevedere l’andamento della discussione consiliare sulle tre mozioni dedicate al tema della sicurezza in Città.

Come prevedibile, ma qui non serve di certo essere la Sibilla Cumana, la nostra è stata bocciata dalla maggioranza, anche se abbiamo assistito alla redenzione del collega De Stefano, dopo il voto contrario a quella contro le baby gang. 

Durante la discussione ne sono successe un po’ di tutti i colori: Barbara Manucci del PD ha fatto una dichiarazione di voto che ha convinto buona parte dell’aula che avrebbe votato favorevolmente (per poi votare contro, ça va sans dire), Vanessa Vidano di Viviamo Ivrea ha addirittura riconosciuto la carenza di concretezza della mozione della maggioranza, chiedendoci di proporre un emendamento per inserire uno dei punti del nostro deliberato (il coinvolgimento delle scuole nell’organizzazione di momenti formativi per prevenire e contrastare fenomeni di criminalità giovanile) nel loro documento.

Andrea Gaudino di Laboratorio Civico, quantomeno, ha mostrato un minimo di coerenza, ripetendo parola per parola quanto detto in riferimento alle passate mozioni sulla sicurezza da noi presentate, mostrando una totale inadeguatezza a trattare il tema.

Dopo, quindi, questo netto rifiuto, è giunta l’ora (meglio, la mezz’ora – precisamente controllata dal Presidente Spitale) di discussione della mozione della maggioranza. 

I tre Capigruppo non hanno risparmiato minuti di intervento sull’importanza della prevenzione, del coinvolgimento dei giovani in un processo culturale di crescita, etc., salvo poi rendersi conto dell’assenza di tutto questo tra le soluzioni proposte da loro stessi.

E poi è intervenuto il Sindaco Chiantore, che ha regalato all’intero Consiglio Comunale due perle di rara bellezza, in straordinaria contraddizione l’una con l’altra: “è solo un problema di percezione” e “bande di ragazzini che vandalizzano la Città”.

Posto che la seconda è la traduzione italiana delle “inesistenti” (a detta loro, quando dovevano bocciare la nostra precedente mozione) baby gang, è ancora più grave ricondurre i problemi di insicurezza in Città alla percezione sbagliata di qualche cittadino.

È grave perché contraddice tutto quanto affermato dalla maggioranza all’interno della mozione.

È grave perché manca di rispetto a tutte le vittime di reati.

È grave perché, ancora una volta, dimostra come l’Amministrazione tutta non sia in grado di affrontare seriamente questi temi.

Ed è grave, infine, perché, pur senza creare allarmismi, si nasconde la testa sotto la sabbia, preferendo non vedere e mandando avanti il Consiglio Comunale con mozioni colme di parole vuote per cercare di soddisfare giuste istanze che provengono dalla cittadinanza tutta.

Questo, a casa mia ma non solo, si chiama populismo.

E non è ciò che merita Ivrea.

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