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"I peperoni del futuro"? Ecco di cosa si tratta

Più resilienti e con elevate proprietà antiossidanti grazie alla ricerca del CREA

I peperoni del futuro resilienti e con più antiossidanti

I peperoni del futuro resilienti e con più antiossidanti

Un'importante rivoluzione agricola potrebbe arrivare grazie a un progetto di ricerca internazionale che vede il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) tra i protagonisti. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Current Biology, ha come obiettivo lo sviluppo di peperoni più resilienti ai cambiamenti climatici, ai parassiti e con una maggiore concentrazione di proprietà antiossidanti. Un risultato ottenuto nell'ambito di tre progetti europei Horizon 2020, che aprono la strada a un’agricoltura più sostenibile e a un'alimentazione più salutare.

Il percorso di ricerca, durato circa cinque anni, ha portato alla mappatura delle molecole con azione antiossidante presenti nel peperone, con l’obiettivo di studiare gli effetti benefici di queste molecole sia sulla salute delle piante sia su quella umana. Grazie alla combinazione di diversi materiali genetici, tra cui collezioni di germoplasma e linee derivanti da incroci tra peperoni coltivati e varietà selvatiche, i ricercatori hanno potuto eseguire una mappatura completa dei geni utili per i programmi di miglioramento genetico.

In particolare, il Centro di Ricerca Orticoltura e Florovivaismo del CREA ha sviluppato linee avanzate di peperoni derivanti da incroci interspecifici tra una varietà di peperone dolce, molto apprezzata dal mercato italiano, e una varietà selvatica piccante proveniente dal Sud America. Questo tipo di incrocio, raro in natura a causa delle diverse aree di coltivazione, ha permesso di identificare con precisione i geni presenti nei progenitori selvatici del peperone, portando allo sviluppo di nuove varietà più resistenti agli stress ambientali. La ricerca ha dimostrato l'importanza di sfruttare le risorse genetiche delle specie selvatiche come serbatoio di geni essenziali per migliorare la coltivazione agricola.

Il CREA ha inoltre contribuito allo sviluppo di oltre 10.000 marcatori genomici, utilizzando tecniche di sequenziamento di nuova generazione. Questi marcatori si sono rivelati fondamentali per la caratterizzazione genomica delle nuove linee di peperoni, consentendo una maggiore precisione nel lavoro di miglioramento genetico. La valutazione delle prestazioni agronomiche e dei livelli di metaboliti delle nuove varietà è stata effettuata sia in pieno campo sia in serra, presso la sede CREA di Pontecagnano, garantendo un'analisi approfondita delle potenzialità delle nuove cultivar.

Il progetto di ricerca, che ha coinvolto il CREA e altre sette istituzioni scientifiche di livello mondiale, ha visto come ente coordinatore l’Istituto di Fisiologia Molecolare delle Piante del Max Planck Institute in Germania. Tra i partner scientifici di spicco figurano anche l'Università della Georgia negli Stati Uniti, l'Università di Wageningen nei Paesi Bassi, e tre istituti di ricerca bulgari: l’Istituto di Ricerca su Colture Orticole "Maritsa", il Centro di Biologia e Biotecnologie dei Sistemi Vegetali e l’Università di Plovdiv.

L'approccio adottato dai ricercatori ha richiesto la costituzione di materiali genetici altamente diversificati, compresi incroci tra specie coltivate e selvatiche, che hanno permesso di esplorare in modo approfondito la variabilità genetica del peperone. Questa variabilità è stata fondamentale per individuare i geni legati alle caratteristiche antiossidanti e alla resilienza agli stress ambientali, due elementi cruciali per il miglioramento delle cultivar future. Le molecole antiossidanti mappate, oltre a contribuire alla protezione delle piante dagli agenti esterni, hanno anche proprietà benefiche per la salute umana, rendendo i peperoni un alimento potenzialmente più salutare.

Questi peperoni del futuro, come vengono già definiti dai ricercatori, rappresentano una risposta concreta alle sfide poste dai cambiamenti climatici e dalla crescente necessità di pratiche agricole più sostenibili. In un contesto di agricoltura sempre più esposto a eventi estremi e all’aumento dei patogeni, poter contare su varietà di peperoni più resistenti e al contempo benefiche per la salute umana è un passo significativo verso una produzione alimentare più sicura e sostenibile.

Il successo di questa ricerca non è solo una vittoria per la scienza, ma anche una promessa per il futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione. Grazie a questi nuovi strumenti genetici, i selezionatori vegetali potranno sviluppare peperoni con una qualità nutrizionale superiore e una maggiore resistenza agli stress ambientali, garantendo allo stesso tempo una maggiore sostenibilità agricola e un'alimentazione più ricca di benefici per la salute.

L'importanza delle collaborazioni internazionali è stata un elemento chiave per il raggiungimento di questi risultati. La rete di istituzioni coinvolte ha permesso di unire competenze e risorse per affrontare le sfide globali dell'agricoltura moderna, dimostrando che solo attraverso una ricerca condivisa e integrata è possibile affrontare le grandi sfide dell'innovazione agricola e della sicurezza alimentare.

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