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Ivrea
09 Ottobre 2024 - 11:58
Lei è Sabrina Trapasso e ha riaperto quello che adesso è il suo chiosco di fiori il 5 settembre scorso, dopo un mese e mezzo di chiusura forzata, segnata dalla perdita di Maria Tripodi, per tutti Mery, l'amica di una vita. Un mese e mezzo per tutte le pratiche necessarie al passaggio di proprietà.
Lavoravano insieme in quel piccolo angolo di via dei Mulini, davanti al cimitero, un luogo che ora porta con sé non solo il profumo dei fiori, ma anche il ricordo di una donna che se n’è andata troppo presto.
Mery è stata strappata alla vita il 16 luglio da un tumore feroce, ma non c'è malattia capace di spezzare il legame profondo che la univa a Sabrina, quel legame che continua a vivere tra i fiori e i ricordi. "Il destino è stato crudele, ma quel sorriso dolce e rassicurante non potrà mai essere cancellato dalla memoria di chi l'ha conosciuta."
Cinquant'anni, un amore profondo per il suo lavoro, e una determinazione incrollabile.
Sabrina ha deciso di non arrendersi, di continuare a vendere quei fiori che hanno sempre accompagnato la sua vita.
“Con Mery ho iniziato nel 1990 e nel 1999 è arrivato il chiosco. Lei era già lì dal 1979” racconta Sabrina, con la voce rotta dall'emozione. “Avevamo solo un banchetto all'inizio …”.
Dietro il bancone, vecchie foto di due giovani donne con gli occhi pieni di sogni e un chiosco che racconta la storia di un'amicizia senza tempo.
Quelle foto non sono solo immagini sbiadite dal tempo, ma testimoni silenziosi di una vita vissuta insieme, tra sacrifici, sogni e una passione che non appassisce.
Oggi, oltre ai fiori, Sabrina vende anche articoli religiosi: rosari, statuette, piccoli segni di speranza che, per chi viene a rendere omaggio ai propri cari al cimitero, possono essere di grande conforto.
“Dopo la chiusura della libreria San Paolo ho deciso di ampliare l’offerta – spiega – la gente apprezza. C’è sempre chi cerca qualcosa per ricordare o per pregare.”
E Sabrina non si ferma mai. Tra i suoi lavori più recenti, ha curato l’addobbo dello Scalone Monumentale Olivetti di Palazzo Uffici per il concerto “Suoni dalle ARCHItetture”, un compito che l'ha resa orgogliosa e che dimostra il suo legame profondo con la bellezza, l’arte e la cura dei dettagli.
In questo periodo dell’anno, con le ricorrenze dei santi e dei defunti, il chiosco è un via vai continuo di persone. E in molti, guardando Sabrina, vedono ancora Mery. Lo stesso sorriso dolce, la stessa voglia di esserci per gli altri. “Il fiore più venduto? Ora i crisantemi,” dice Sabrina, “ma durante l’anno le rose non hanno rivali.”
Con il cuore in mano e una parola di conforto per tutti, Sabrina continua il suo lavoro. Davanti a quel cimitero dove il dolore spesso lascia le persone senza parole, lei è lì, pronta ad ascoltare e a regalare un fiore, un gesto, un pensiero gentile.
Perché in ogni gesto, in ogni parola sussurrata, Sabrina porta con sé l'eredità di Mery: un amore per gli altri che va oltre il dolore.
Mery aveva solo 64 anni. Lassù, Sabrina è sicura che lei continui a guardare amorevolmente quel chiosco che aveva tanto amato. “Era gentile con tutti,” ricorda Sabrina, “sapeva cogliere la sofferenza delle persone e metteva sempre i loro problemi davanti ai suoi. Aiutava chiunque ne avesse bisogno, con un sorriso e una parola che arrivava dritta al cuore.”
In quel piccolo angolo di via dei Mulini, i fiori sbocciano come sempre, e con loro vive il ricordo di Mery. "E mentre il tempo passa, il ricordo di Mery rimane intatto, come quei fiori che non smettono mai di sbocciare, giorno dopo giorno."
E così, giorno dopo giorno, tra un fiore e un sorriso, Sabrina mantiene viva non solo la sua attività, ma anche l'anima gentile di Mery.
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