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Disagio

Con Elena Piastra e Nino Daniel neanche i defunti riposano in pace. A Settimo Torinese il cimitero affonda!

Combatte da quasi un anno contro un’amministrazione sorda alle richieste di manutenzione. Infiltrazioni, calcinacci e degrado minacciano i loculi, mentre il Comune tace

Elena Piastra e Nino Daniel

Elena Piastra e Nino Daniel

Primo Padoan non sa più che pesci pigliare. E, onestamente, chi potrebbe biasimarlo? Da quasi un anno combatte contro un’Amministrazione comunale che lo ignora. Solo come un cane, di fronte a un problema che, a ben vedere, è più una questione di decoro che di lusso.

Si tratta della tomba della suocera, Nella Cavaler, sepolta dal 2000 nel cimitero comunale. Da dicembre 2023, il loculo in cui riposa è soggetto a infiltrazioni d’acqua, un problema che non solo rende difficoltosa la visita ai cari defunti, ma rischia di danneggiare irreparabilmente anche la struttura stessa.

Ha un groppo in gola che non riesce né a scendere né a salire. Non piange, ma si dispera. E come dargli torto?

Da dicembre attende una risposta, ahìlui, senza successo. Prima gli hanno detto che l’inverno rendeva impossibili i lavori di manutenzione “troppo freddo per muoversi. Aspettiamo la primavera”. La primavera è arrivata, l’estate è passata, e siamo già in autunno inoltrato. Ma delle manutenzioni, ancora niente. Insomma lo stanno prendendo per il sedere...

la tomba

Padoan Primo

"Non so più quante email ho mandato. Non conto neanche più le PEC. Nessuno risponde, è una vergogna. Sono stufo", ci dice, visibilmente esasperato.

Padoan non è uno da social network né da lamentele pubbliche, e di certo non è un rompiscatole.

Quando però ha chiesto un incontro con la sindaca Elena Piastra, non ha ricevuto nemmeno una risposta.

Ignorato, come i calcinacci che si staccano dai muri del cimitero e che rischiano di colpire i visitatori.

“L’altro giorno – raccontava qualche mese fa un cittadino su di un giornale concorrente – per poco un pezzo di calcinaccio non mi è finito in testa. Arriverà il giorno in cui dovremo andare al cimitero con il caschetto”.

Una battuta amara che riassume oggettivamente tutto il degrado che c'è!

Le infiltrazioni d’acqua sono evidenti, con macchie sui muri e strisce di ruggine.

Ebbene sì. Non bastavano  le strade tutte bucherellate e i parchi abbandonati, tra i simboli dell'abbandono e del disinteresse c'è anche il cimitero.

Eppure, non tanti mesi fa, l’assessore e vicesindaco Giancarlo Brino (vabbè erain piena campagna elettorale) dichiarava con la sicurezza di un croupier (rien ne va plus) che il Comune era "assolutamente al corrente del problema" e che la società Patrimonio, allora come oggi gestita da Nino Daniel, "aveva già calendarizzato gli interventi necessari per risolverlo”.

Sì, proprio Daniel ri-nominato alla guida della municipalizzata per aver svolto benissimo il compito affidatogli...

Promesse al vento, o meglio, promesse sepolte sotto strati di ruggine e calcinacci. Al cimitero nulla è cambiato. Anzi, tutto sembra essersi fermato, proprio come il tempo.  Brino è ancora saldo nella sua poltrona da vicesindaco, la delega alle manutenzioni ce l'ha l’assessore Alessandro Raso ma i risultati continuano a non vedersi.

E la sindaca Piastra? Più impegnata a curare la propria immagine con "book fotografici", passerelle, sorrisetti e pacche sulle spalle che a risolvere i problemi di un patrimonio comunale che cade a pezzi, letteralmente.

Morale? I cittadini si lamentano, i defunti riposano sotto l’acqua, e l'amministrazione, come sempre, gongola e tace...

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