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Ivrea

Movicentro, incompatibilità e Gaviscon bruciore e digestione

Tra incidenti a ripetizione, promesse evaporate e una giunta che evita il Movicentro come la peste, il consiglio comunale diventa una sitcom senza risate. E mentre Spitale gioca a fare il "Marchese del Grillo", i cittadini si arrangiano come possono

Movicentro, incompatibilità e Gaviscon bruciore e digestione

Davanti alla ex stazione di Ivrea troneggia l’ennesimo cordolo di pietra rotto, sfondato da un autobus di Vita in retromarcia. E No, non è un caso isolato: siamo al quarto incidente in pochi mesi con la città ormai rassegnata a vivere in un perenne déjà-vu di nastri bianchi e rossi, simbolo di una cronaca da "vorrei, ma non posso".

Un muretto abbattuto poco tempo fa, un motociclista che ha rischiato la pelle qualche mese prima.

È un bollettino di guerra, e la tregua non è nemmeno all'orizzonte.

La vera perla però è l’autobus che ha fatto sparire la pensilina. Quella stessa pensilina che, tra un “Adesso la rimettiamo!” e un “Adesso arriva”, resta un miraggio.

la pensilina

Promesse che evaporano come nebbia al sole, lasciando i pendolari ad ammirare il nulla.

Ma perché tutto questo caos? Semplice: lo spazio per far manovrare i centinaia di autobus sostitutivi dei treni per Aosta, ogni giorno, non c’è. Punto. Eppure, la soluzione sarebbe a portata di mano: il Movicentro.

Per tutti ma non, per la giunta. Per loro è una sorta di "terra di nessuno" da evitare come la peste. 

“Risparmiamo minuti”, proclamano con spavalderia. E se qualcuno osa preoccuparsi, subito lo scherniscono: “Ma che problemi ci possono mai essere?”.

Ed è evidente che i problemi ci sono eccome, e si vedono: primo, secondo, terzo incidente. Al quarto non serve certo Sherlock Holmes per capire che questo "va e vieni" di autobus è una roulette russa. Tant'è! Ma non finisce qui.

Da quando il centrosinistra ha preso in mano la città, il caos regna sovrano da una parte, ma anche e soprattutto dall’altra parte della passerella ferroviaria. Sotto il naso vigile (o forse no) della cooperativa Zac! e di quei consiglieri (Vanessa Vidano e Andrea Gaudino) che qui ci lavorano e che in consiglio comunale gettano acqua sul fuoco ad ogni occasione...

E parliamo di baby gang, di degrado, d'immondizia, di guasti cronici degli ascensori spaccati apposta e che rendono la vita un inferno per chi deve affrontare le scale del sovrappasso ferroviaria. Infine i bagni pubblici che non ci sono. Quest’estate, con il bar dello Zac! chiuso e il Movicentro off-limits nel pomeriggio, i cittadini non hanno avuto altra scelta che... arrangiarsi. Roba da far invidia a un paese in via di sviluppo, non alla città Patrimonio dell'Unesco.

Di tutto questo si è parlato anche nell’ultimo consiglio comunale. Tre mozioni sul tavolo, ma il presidente Luca Spitale, cronometro alla mano, ha giocato la sua partita personale: ne ha liquidate due e ha fatto sparire quella di Massimiliano De Stefano sotto al tappeto. Un mago... E dire che De Stefano non chiedeva la luna.

Solo un po’ di vigilanza in più e magari un presidio della Polfer in uno dei locali "occupati" del Movicentro.

Troppo per Spitale che, stando a chi ne sa di più, avrebbe intravisto un possibile voto favorevole di una parte del PD.

"Pussa via brutto, guarda che chiamo 'e guardie...".

Risultato? La mozione è stata rinviata ma tutti hanno notato l'atteggiamento da "Marchese del Grillo" e non è piaciuto per niente. Non solo all'Opposizione, anche ad alcun forze politiche di destra (Lega), di centro (Pli) e di sinistra (Unione Popolare) che stan fuori dal consiglio comunale.

Non è stata una bella mossa considerando che così facendo Spitale ha perso tutta la credibilità che la sua carica richiederebbe.

Da qui in avanti saranno sorci verdi, nel vero senso della parola... Si parlerà infatti sempre più spesso di “incompatibilità” con il dito puntato sui consiglieri comunali che lavorano o son tesserati alla cooperativa Zac!, tra bagni inesistenti, autobus che sembrano tifoni ambulanti e consiglieri che giocano a nascondino con la trasparenza, il consiglio comunale potrebbe trasformasi in una sitcom. Peccato che, a differenza della TV, qui nessuno se la ride.

messaggi

L'ultima dal fronte? Arriva dai social con Spitale che si dà dei consigli e pubblica un post in cui scrive "Pensa prima di parlare, pensa molto di più prima di scrivere" e De Stefano che risponde con una immagine del Gaviscon bruciore e digestione. "Entra rapidamente in azione donando un rapido sollievo dai sintomi del reflusso gastro-esofageo...".

E son messaggi davvero subliminali...

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