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Ivrea
25 Settembre 2024 - 19:26
Calogero Terranova e Andrea Grigolon
La Società Canavesana Servizi (SCS) ha pubblicato il terzo Bilancio di Sostenibilità, una tappa importante del percorso iniziato nel 2021 per rendere trasparente l’attività della società e migliorare il proprio impatto ambientale e sociale. Questo documento si concentra principalmente sul rapporto tra la società e i Comuni soci, attori chiave nel processo di erogazione dei servizi, andando oltre il tradizionale concetto di fornitura per costruire un sistema integrato di obiettivi condivisi.
Il primo bilancio aveva offerto un quadro generale dell’azienda, con un focus particolare sui dipendenti e sul clima aziendale.
Si era cercato di capire come i lavoratori percepissero il proprio ruolo e il contesto lavorativo, ponendo attenzione a trasparenza, sicurezza e formazione.
Nella seconda edizione, pubblicata nel 2022, l’accento era stato posto sulla verifica dei miglioramenti apportati, continuando a monitorare il benessere dei dipendenti e la loro partecipazione attiva alla vita aziendale.
Con la terza edizione del bilancio, l’attenzione si è spostata sui Comuni soci.
Attraverso interviste, anche anonime, è stato possibile raccogliere feedback utili per comprendere come le amministrazioni locali percepiscono l’operato della SCS.
«Ogni aspetto che riguarda la nostra azienda ha il proprio fulcro nel connubio indissolubile tra il nostro personale e il lavoro rivolto ai nostri soci», commenta in un comunicato stampa Andrea Grigolon, Direttore Generale della SCS.
I risultati delle indagini hanno mostrato che i Comuni più piccoli, spesso con meno popolazione, sono quelli che partecipano più attivamente agli eventi e alle assemblee, dimostrando un maggiore coinvolgimento. La comunicazione è risultata un aspetto cruciale per la soddisfazione dei Comuni, soprattutto per quanto riguarda la certezza di ricevere risposte concrete alle segnalazioni.
Il 75% dei Comuni intervistati ha dichiarato di essere pienamente consapevole degli obiettivi strategici dell’azienda, e questo è stato interpretato come un segno positivo di collaborazione. Anche la soddisfazione per la qualità del servizio, intesa sia come capacità di ascolto che come risoluzione dei problemi, ha ottenuto valutazioni molto positive, con risposte che variano dal "buono" all’"eccellente".
La SCS ha anche portato avanti un’importante attività educativa nelle scuole del territorio, erogando oltre 250 laboratori didattici solo nell’anno scolastico 2022-2023, coinvolgendo più di 5.000 studenti.
Questo impegno verso le nuove generazioni è stato definito dal Presidente del Consiglio di Amministrazione, Calogero Terranova, come «fondamentale per formare i cittadini e amministratori di domani».
Uno dei progetti più rilevanti del 2023 è stato l’avvio di un impianto di trasferenza presso la sede centrale della SCS, che ha consentito di ridurre il numero di viaggi dei compattatori verso il termovalorizzatore.
Prima dell’installazione dell’impianto, venivano effettuati in media 145 viaggi al mese, un numero che è sceso a 73 viaggi mensili grazie all’ottimizzazione dei trasporti. Questo ha permesso di ridurre sia i costi che le emissioni di CO2, con un impatto positivo sull’ambiente. La riduzione dell’impronta di carbonio è stata notevole, con le emissioni che sono scese del 14% rispetto all’anno precedente.
«La trasferenza ci ha permesso di abbattere i costi di trasporto e le emissioni, migliorando l’efficienza complessiva del servizio», spiega ancora Andrea Grigolon.
La SCS ha anche avviato la sperimentazione del sacco arancione semitrasparente per la raccolta dei rifiuti indifferenziati, un progetto che ha già portato a una riduzione significativa dei rifiuti prodotti.
Nei Comuni che hanno aderito a questa iniziativa, la diminuzione varia tra il 15% e il 50%, con risultati particolarmente positivi nel Comune di Banchette, dove la raccolta differenziata è passata dal 60% al 75%. Anche qui, il peso dei rifiuti pro capite si è ridotto sensibilmente, con un impatto importante sia per i cittadini che per l’ambiente.
Oltre a questi progetti, la SCS sta investendo anche sul benessere dei propri dipendenti. Tra le iniziative messe in campo, c’è il car pooling aziendale, che ha permesso di ridurre l’impatto ambientale e il traffico, incentivando i dipendenti a condividere i tragitti. Grazie all’app JoJob Car Pooling, sono stati risparmiati oltre 1.354 kg di CO2 e più di 10.000 km di viaggi solo nel 2023.
La SCS si propone di continuare a migliorare i propri servizi, ascoltando le necessità dei Comuni soci e dei cittadini.
«Il bilancio di sostenibilità - enfatizza, fors'anche troppo Terranova - rappresenta la nostra visione di crescita, che non può prescindere dal rispetto dell’ambiente, dall’attenzione al capitale umano e dal sostegno alle comunità locali».
Fin qui tutto bene, ma non possiamo fare a meno di notare che dietro l’apparente successo della SCS, ci sono ombre che i cittadini conoscono molto bene.
Le tariffe sulla raccolta rifiuti, infatti, continuano a essere un fardello pesante per le famiglie, con aumenti che non sembrano arrestarsi. Insomma, tutto bello, tutto rosa e fiori, ma le bollette non accennano a diminuire e sono diventate una voce significativa nel bilancio domestico.
E sono costi che non fanno dormire la notte. Non tutti, infatti, hanno il sonno pesante come Terranova, finito qualche tempo fa su tutti i giornali per essersi dimenticato di pagare proprio quelle relative ai rifiuti di casa sua...
Della serie... qual è il colmo per un tennista? Fare delle battute ridicole. Qual è il colmo per un parrucchiere? Avere il figlio che ha preso una brutta piega. Qual è il colmo per due scheletri? Diventare amici “per la pelle”. Qual è il colmo per un chimico? Non sapere controllare le proprie reazioni. Qual è il colmo per un prete? Mangiare il pollo alla diavola. E infine... qual è il colmo per un presidente di una società municipalizzata che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti? Non pagare la tassa rifiuti.
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