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Dibattito

Quel muro che divide Ciriè

I cittadini di Ciriè hanno presentato un progetto di modifica architettonica per permettere di prolungare i portici

Un varco per estendere il porticato. La richiesta dei residenti

I cittadini di Ciriè hanno presentato un progetto di modifica architettonica per permettere di prolungare i portici

Molti di voi si staranno chiedendo il senso del muro comunale che interrompe il porticato tra la Piazza scuole e via Provana di Leinì, esattamente di fronte alla Scuola elementare Beppe Fenoglio di Ciriè. Effettivamente è una domanda che sorge spontanea.

Alcuni residenti del Comune hanno infatti proposto all’amministrazione di creare un varco per permettere alle persone di passare senza deviare sulla strada. Oggi, infatti, esiste un attraversamento pedonale improvvisato che alcuni cittadini stanno criticando.

Secondo i residenti, è da molti anni che è stata inviata una richiesta al Comune, ma non è mai stata presa in considerazione. Per questo motivo, una mattina di poche settimane fa Ciriè si è svegliata con una nuova affissione sul muro di Piazza scuole.

Nel pannello viene riportata un’idea di progetto per la creazione del varco, con tanto di prospetti realizzati dallo Studio Tecnico Francesco Mazza. A questo si affiancano 4 fotografie che riportano la situazione attuale.

Come prevedibile, questa affissione ha suscitato l’approvazione di alcuni e la disapprovazione di altri, creando in poco tempo un dibattito cittadino, che è stato affrontato principalmente sui social. I più perplessi ricordano che il muro è di proprietà comunale e che, in generale, l’affissione dovrebbe essere autorizzata. Nel campo opposto troviamo le persone che ritengono sia stata una mossa giusta perché, a loro dire, il Comune non ha mai accolto la loro richiesta.

Sono 12 anni che viene proposta questa apertura, ma tra un ‘ci stiamo pensando, lo stiamo valutando’, il tempo passa...” commenta una delle sostenitrici del progetto. In un altro commento si legge “Il comune di Cirié ormai investe i suoi soldi solo nell’abbattimento di piante secolari…cose sensate e intelligenti non sono alla sua portata! Basti pensare ai marciapiedi di corso Nazioni Unite, che sono inutilizzabili e pericolosi per le persone disabili!”.

A queste affermazioni, il Comune risponde di non avere mai ricevuto una richiesta da parte della cittadinanza da quando la nuova amministrazione è in carica. “La consequenzialità è inversa. Hanno affisso il cartello prima di richiedere una modifica” commenta l’Ufficio Stampa, e continua “è chiaro che se la richiesta è stata inviata all’amministrazione precedente, quella attuale non ne sapeva nulla”.

In ogni caso, in questo momento alcuni cittadini si sono organizzati e hanno presentato una richiesta formale. L’amministrazione conferma. Staremo a vedere se la proposta di modifica verrà accettata.

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