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Il caso

L'odissea del passaggio a livello: 35 minuti di blocco e nessun treno in vista

Automobilisti esasperati e studenti in ritardo: la linea Torino-Ceres continua a creare disagi, mentre sui social scoppia la rabbia per un problema che sembra senza fine

Continuano le odissee degli automobilisti al passaggio a livello

Ci risiamo. Questa mattina, il consueto calvario dei pendolari di San Maurizio Canavese ha raggiunto un nuovo livello di esasperazione: decine di automobilisti sono rimasti bloccati per ben 35 minuti al famigerato passaggio a livello della linea Torino-Ceres, senza che neanche l'ombra di un treno facesse capolino. Il tutto in una giornata come tante, dove la fretta e il traffico si fondono in un cocktail esplosivo di ritardi e nervosismo.

Il disservizio ha creato una vera e propria tempesta di ritardi: lavoratori che si sono trovati a dover giustificare l'ennesimo "problema al passaggio a livello" e studenti costretti a improvvisare scuse creative all'ingresso delle scuole. Ma, come sempre accade in questi casi, lo sfogo più veemente è avvenuto sui social.

Facebook è stato invaso da foto del passaggio bloccato e commenti al vetriolo. C’è chi si è limitato a esprimere indignazione e chi, con più pragmatismo, ha consigliato di evitare il tratto infernale optando per il sottopasso, maledicendo la sorte e quella linea ferroviaria ormai famosa più per i suoi disservizi che per la sua efficienza.

Non è una novità che la linea Torino-Ceres, gestita da Trenitalia dal 19 gennaio scorso, si sia subito fatta notare per le sue criticità. Già dopo una settimana dall’inaugurazione in pompa magna, le sbarre dei passaggi a livello hanno iniziato a fare i capricci, come una vecchia star che non sa quando è il momento di lasciare il palco. Il primo blocco significativo era stato segnalato in agosto, quando ancora l’esodo vacanziero rendeva il tutto meno problematico. Ma adesso, con il rientro dalle ferie e la ripresa delle scuole, la situazione è diventata un vero incubo.

La scena si ripete con una certa regolarità: macchine in fila, clacson impazziti, genitori disperati che guardano l’orologio mentre i figli si rigirano sui sedili posteriori, già in ritardo per la prima ora di lezione. E non sono pochi i malcapitati che sono rimasti bloccati ben oltre i 35 minuti di oggi. In passato, alcuni automobilisti hanno raccontato di aver trascorso quasi un'ora fermi, sospesi tra la frustrazione e l'ironia di un destino che sembra non cambiare mai.

Ma la domanda resta: possibile che nel 2024 si debba ancora fare i conti con un passaggio a livello che sembra provenire dal secolo scorso? Eppure, da parte delle autorità tutto tace. Intanto, i cittadini di San Maurizio Canavese continueranno a contare i minuti, sperando che la prossima volta le sbarre si alzino in tempo per permettere loro di vivere una giornata "normale".

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