Cerca

La segnalazione

Non c'è la pensilina, gli anziani si portano le sedie da casa per aspettare l'autobus

Una scena incredibile, quasi surreale, si ripete ogni giorno alla fermata del pullman

Chivasso

La fermata dell'autobus in via Orti a Chivasso

Una scena incredibile, quasi surreale, si ripete ogni giorno alla fermata dell’autobus in via Orti, nei pressi della rotonda di via Po, inaugurata poco più di sei mesi fa.

Qui, anziani e studenti delle scuole superiori si trovano costretti ad aspettare i mezzi pubblici in piedi, esposti alle intemperie, senza nemmeno la possibilità di sedersi. A mancare, infatti, sono sia una panchina che una pensilina, rendendo l’attesa estenuante e, in molti casi, umiliante.

In una Chivasso che si vanta di essere moderna e inclusiva, il disagio dei cittadini è ormai giunto al limite. Non solo ragazzi delle superiori, spesso costretti a passare anche 20 minuti in piedi, ma anche numerosi anziani, che utilizzano il bus per spostarsi dalla collina al centro città, si ritrovano senza una soluzione dignitosa. E così, stufi di essere ignorati, alcuni hanno deciso di arrangiarsi: chi porta sedie pieghevoli da casa, chi ha lasciato le sedie in plastica direttamente alla fermata.

La situazione alla fermata dell'autobus di via Orti, con le sedie portate da casa

È un’indecenza”, denuncia una residente che accompagna ogni giorno i suoi figli alla fermata. “Siamo nel 2024 e siamo costretti a portarci le sedie da casa per sederci. Com’è possibile che l’amministrazione comunale non sia in grado di sistemare una panchina e una pensilina?”.

La domanda è semplice, eppure nessuna risposta arriva dal Comune. Cosa ci vuole per installare una panchina? E perché l’amministrazione del sindaco Claudio Castello non è intervenuta, nonostante le segnalazioni fatte dai cittadini? Le condizioni atmosferiche peggioreranno con l’autunno e l’inverno alle porte, rendendo la situazione ancora più critica.

Il malcontento cresce, e la sensazione di essere abbandonati dalle istituzioni si fa sempre più palpabile. “Non chiediamo il mondo – aggiunge un anziano signore – solo un po’ di rispetto per chi, come noi, usa i mezzi pubblici e ha bisogno di un posto dove riposarsi mentre aspetta”.

In un’epoca in cui si parla tanto di migliorare il trasporto pubblico e incentivare l’uso dei mezzi, vedere fermate così mal attrezzate è inaccettabile. 

La speranza è che questa denuncia possa smuovere qualcosa e portare a un intervento rapido. 

Ma fino ad allora, pare che i cittadini di Chivasso dovranno continuare a fare di necessità virtù, portandosi le sedie da casa.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori