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Burolo

Il Canavese piange Suor Silvana: addio alla donna che ha formato con amore intere generazioni

Maestra, catechista e guida spirituale, il suo esempio di bontà e dedizione resteranno nel cuore di tutti

Suor Silvana aveva 100 anni

Suor Silvana aveva 100 anni

Oggi Burolo piange la scomparsa di Suor Silvana, al secolo Noemi Cestaro, una figura amatissima dalla comunità locale. Suor Silvana, venuta a mancare all'età di 100 anni, ha lasciato un segno indelebile nella vita di intere generazioni. Nata a Trento il 7 maggio 1924, aveva preso i voti durante la Seconda Guerra Mondiale nella Congregazione dell’Immacolata Concezione, per poi trasferirsi in Canavese, dove sarebbe diventata non solo un'educatrice, ma una vera e propria colonna portante della comunità.

A dare l'annuncio della sua morte è stato il sindaco, Franco Cominetto: "Ti ricorderemo così. Con i tuoi scolari a festeggiare i 100anni. Grazie Suor Silvana,il tuo grandissimo cuore e la tua infinita bontà saranno sempre con noi! Per sempre nei nostri cuori".

Il sindaco Franco Cominetto, con suor Silvana lo scorso 7 maggio in occasione della festa per i 100 anni della religiosa

Arrivata a Burolo nel 1960, dopo nove anni di insegnamento a Cortemilia, in provincia di Cuneo, Suor Silvana iniziò il suo lungo servizio presso la scuola elementare “Mazzini”, dove rimase fino alla fine degli anni ‘70. Il suo ruolo andava ben oltre quello di semplice insegnante: fu una maestra di vita, educatrice all’oratorio, catechista, e direttrice dei cori parrocchiali. Ogni sua lezione, ogni consiglio, ha formato generazioni di giovani burolesi, che la ricordano con profonda gratitudine e affetto.

Nel corso della sua vita, Suor Silvana fu riconosciuta non solo per la sua dedizione alla fede, ma anche per l'amore che dispensava a chiunque la incontrasse. La sua profonda spiritualità e la sua bontà furono riconosciute ufficialmente nel 2014, quando il Comune di Burolo le conferì la cittadinanza onoraria. Durante la cerimonia, il sindaco Franco Cominetto raccontò con emozione i ricordi legati a Suor Silvana, come quando li accompagnava da bambini a vedere il Giro d'Italia. “Per lei sono sempre stato Francolino”, disse Cominetto, ricordando il nomignolo affettuoso che Suor Silvana gli aveva dato durante i suoi anni scolastici.

La sua vita fu caratterizzata da un forte legame con la comunità di Burolo, che si cementò ancora di più quando la Congregazione dell’Immacolata Concezione donò Villa Pasta al comune, a testimonianza del rapporto indissolubile tra le suore e il paese. Proprio a Villa Pasta, nel maggio di quest'anno, Suor Silvana aveva celebrato i suoi 100 anni. Per l’occasione, l’intera comunità si era radunata per renderle omaggio con una grande festa. Alla celebrazione, presieduta dal vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Cerrato, erano presenti circa 200 persone, tra cui consorelle, ex allievi e tantissimi cittadini di Burolo e dei paesi limitrofi. La festa fu un tributo all'eredità spirituale e umana che Suor Silvana aveva lasciato in tutti coloro che la conoscevano.

Il suo centenario era stato festeggiato anche il 7 maggio con una visita privata da parte dell’amministrazione comunale. In quell'occasione, Suor Silvana aveva ricevuto una targa commemorativa, segno della gratitudine della città per il suo instancabile servizio.

Insegnare non era l’unico modo in cui Suor Silvana trasmetteva il suo amore. Come ricordato da Elena Viretto, una delle sue allieve, Suor Silvana non era solo un’insegnante, ma una guida spirituale. “È stato emozionante poter farle gli auguri di persona e sentirla raccontare di quando ero piccola”, scrisse Viretto sui social, esprimendo la gratitudine condivisa da tutti coloro che avevano avuto il privilegio di conoscerla. Per molti, Suor Silvana è stata una vera e propria seconda madre, una figura di riferimento capace di trasmettere non solo nozioni, ma valori di fede e amore.

La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma anche una traccia indelebile nel cuore di Burolo. La sua vita è stata un esempio di sacrificio, dedizione e infinita dolcezza, come sottolineato più volte da chiunque l'abbia conosciuta. Il sindaco Cominetto, nel ricordarla, sottolineava come Suor Silvana non fosse solo una maestra, ma una presenza costante nella vita di tutti coloro che avevano avuto la fortuna di incrociare il suo cammino.

Con la morte di Suor Silvana si chiude un capitolo importante della storia di Burolo. La sua eredità, però, continuerà a vivere nei ricordi di chi l’ha conosciuta, nelle vite che ha toccato e nelle preghiere che ha insegnato. La comunità di Burolo non dimenticherà mai il dono che Suor Silvana è stata per loro: una guida spirituale, una maestra, ma soprattutto una donna capace di far sentire tutti accolti e amati.

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