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Settimo Torinese

La rotonda di Elena Piastra che non c'è!

Esiste pur sempre un 75% di cittadini che vivono "felici e contenti" di continuare a girare intorno a una rotonda che non esiste.

La rotonda di Elena Piastra che non c'è!

A Settimo Torinese, la parola d'ordine è "rotonda". Peccato che la rotonda in questione sia ancora un miraggio. Stiamo parlando di quella tanto attesa tra via Cascina Nuova e corso Piemonte, promessa dall'Amministrazione comunale a febbraio 2024. Doveva essere la soluzione al traffico caotico e alla pericolosa svolta a sinistra che da anni crea problemi e incidenti in quella zona. Ma a settembre 2024, nonostante le scuole abbiano riaperto e la vita del quartiere sia tornata a pieno regime, la rotonda definitiva è ancora un lontano desiderio. Morale? I cittadini, comprensibilmente, iniziano a perdere la pazienza.

Torniamo a febbraio 2024. L'assessore ai lavori pubblici Alessandro Raso, in perfetto stile social, annunciava con un video su Facebook l’avvio dei lavori per una rotonda temporanea a Borgo Nuovo-Corea. La giunta comunale, con tanto di dichiarazioni trionfalistiche, spiegava che la rotatoria provvisoria sarebbe stata solo un primo passo. L'obiettivo era partire con il cantiere vero e proprio durante i mesi estivi, quando le scuole sarebbero state chiuse, così da minimizzare i disagi per residenti e studenti. L’idea, almeno sulla carta, era perfettae.

L’assessore spiegava con entusiasmo che la rotonda avrebbe permesso nuovamente la svolta a sinistra in via Cascina Nuova per chi proveniva da corso Piemonte, svolta che era stata vietata a causa di numerosi incidenti gravi. Insomma, una soluzione che avrebbe migliorato la sicurezza stradale e fluidificato il traffico.

Dello stesso avviso la sindaca Elena Piastra, che in contemporanea e sul proprio profilo Facebook rincarava la dose, sottolineando che la rotonda non solo avrebbe risolto i problemi di viabilità, ma avrebbe anche rappresentato una “ricucitura” tra le aree commerciali e il villaggio Ulla, facilitando l’accesso alla scuola e ai negozi per chi proveniva da via Moglia e corso Piemonte.

Insomma, in piena campagna elettorale l’Amministrazione sembrava avere le idee chiare e il progetto pronto a partire.

Eppure, come spesso accade nella politica locale, tra il dire e il fare c’è di mezzo… la rotonda che non c’è.

Settembre 2024, la situazione è esattamente la stessa di mesi fa.

La rotonda provvisoria è ancora lì, con la sua segnaletica precaria, mentre del cantiere definitivo non si vede neanche l’ombra. La scuola ha riaperto, il traffico è tornato intenso, e i disagi per i residenti si moltiplicano.

Le promesse del Comune? Vuote parole, un eco lontano di dichiarazioni che ormai sembrano prive di qualsiasi fondamento.

Sui social, la rabbia dei cittadini cresce di giorno in giorno.

In molti si domandano cosa sia andato storto e, soprattutto, perché l’Amministrazione non fornisca alcuna spiegazione ufficiale. Un utente scrive: “Ma la rotonda non doveva essere fatta a giugno, durante la chiusura delle scuole? O forse ricordo male?” Un’altra cittadina chiede con tono rassegnato: “Chiedo per me stessa: cosa è successo? Perché siamo ancora in questa situazione?” Le risposte, però, tardano ad arrivare.

Manco a dirlo, a luglio, il consigliere di opposizione Manolo Maugeri aveva già previsto quasi tutti e denunciato pubblicamente l'assenza di progressi, accusando il Comune di immobilismo: “Come mai non sono ancora partiti i lavori?” aveva commentato. Le sue parole sembrano oggi un'amara profezia. Nulla è cambiato, se non la crescente frustrazione di chi ogni giorno è costretto a fare i conti con una viabilità problematica e disagi continui.

Cos'è la rotonda di via Cascina Nuova se non il simbolo di una malagestione cronica che affligge la città di Settimo Torinese.

Le promesse elettorali non mantenute, i cantieri fantasma, i ritardi sistematici sono diventati una costante per i cittadini. Non è la prima volta, del resto, che l’Amministrazione comunale si rende protagonista di annunci roboanti seguiti da un silenzio assordante. E mentre la giunta comunale si trincera dietro un imbarazzato mutismo, la realtà è sotto gli occhi di tutti: la rotonda non c’è.

La domanda che tutti si pongono è semplice: cosa è andato storto? Forse c’è stato un problema tecnico? O, più probabilmente, si tratta dell’ennesima dimostrazione di inefficienza amministrativa?

In una città dove i lavori pubblici procedono a rilento e spesso senza una visione a lungo termine, il caso della rotonda di via Cascina Nuova è solo la punta dell’iceberg.

Ma ciò che rende ancora più grave la vicenda è il fatto che si tratti anche di una questione di sicurezza stradale.

L’incrocio tra via Cascina Nuova e corso Piemonte è noto per essere uno dei punti più pericolosi della città, e la rotonda era stata pensata proprio per ridurre il rischio di incidenti. Ritardare ulteriormente i lavori non è solo una questione di disagio per il traffico, ma un vero e proprio rischio per l’incolumità dei cittadini.

Quali saranno i prossimi passi? La verità è che nessuno lo sa. Non ci sono aggiornamenti ufficiali dal Comune, e la mancanza di trasparenza è preoccupante. I cittadini chiedono risposte, ma ciò che ottengono è solo un silenzio assordante. La questione della rotonda fantasma rischia di diventare l’ennesimo esempio di una politica locale disconnessa dalle reali esigenze della comunità.

Tant'è! Ce ne faremo una ragione. Esiste pur sempre un 75% di cittadini che vivono "felici e contenti" di continuare a girare intorno a una rotonda che non esiste.

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