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Gassino Torinese
10 Settembre 2024 - 19:55
Elvezia Distaola
Lunedì 9 settembre, Gassino Torinese ha dato l’ultimo saluto a Elvezia Distaola, una delle sue figure più longeve e amate. Con i suoi 109 anni, Elvezia era un simbolo vivente di storia e resistenza, un vero baluardo di memoria che ha attraversato due secoli di eventi epocali, lasciando un'impronta indelebile nella vita della comunità locale. A dare l’annuncio della sua scomparsa è stata l’ARCI, l'Associazione Ricreativa Culturale Italiana, di cui Elvezia era la socia più longeva non solo del comitato di Torino, ma di tutto il territorio nazionale.
Classe 1915, Elvezia era conosciuta non solo come la persona più anziana della Collina, ma anche come una delle donne ultracentenarie più longeve del Piemonte. La sua esistenza, scandita da eventi storici di portata mondiale, racconta una vita vissuta sempre con lo sguardo rivolto avanti, senza mai perdere vitalità o spirito.
Una vita attraverso due secoli di storia
La storia di Elvezia è un mosaico di resilienza e passione. Ha vissuto entrambe le guerre mondiali, ha affrontato le difficoltà del nazi-fascismo e ha dato alla luce il figlio Gilberto nel rifugio antiaereo delle Molinette, mentre Torino era sotto attacco. Dopo la guerra, è stata testimone del primo voto alle donne il 2 giugno 1946, un evento storico che le stava particolarmente a cuore. Spettatrice delle rivolte sociali del 1968, dell'avvento della tecnologia all’alba del nuovo millennio e, infine, della pandemia da Covid-19, Elvezia ha mantenuto sempre la salute e una memoria straordinaria.
Torinese di nascita, Elvezia aveva studiato nelle scuole commerciali e lavorato presso la storica Nebiolo, fabbrica di macchine tipografiche, dove si occupava di compilare le buste paga. Nel 1941 si sposò con Carlo Zumkeller, con il quale visse a La Spezia durante il periodo bellico, poiché il marito era richiamato in Marina e lavorava all’arsenale. Tornati a Torino dopo la guerra, si godettero qualche viaggio, ma la vita li riportò sempre nella loro amata città. Rimasta vedova 15 anni fa, Elvezia si trasferì a Marentino per vivere con il figlio Gilberto.
Tuttavia, dopo una caduta circa un anno fa, era stata accolta nella casa di riposo di Buttigliera d’Asti, dove ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita.
Il legame con Gassino Torinese e il Centro ricreativo comunale
Elvezia era un volto noto e amato a Gassino Torinese, dove era stata una delle socie più attive del Centro ricreativo comunale. Suo figlio Gilberto, da anni referente del centro, ha sempre ricordato con affetto gli innumerevoli compleanni festeggiati con gli amici e conoscenti. La comunità l’ha vista invecchiare serenamente, celebrando con lei traguardi di longevità impressionanti.
“Tutti ricordano la grande festa per i suoi 100 anni – racconta Gilberto – un traguardo che sembrava quello finale. Ma non lo è stato. In questi otto anni, siamo invecchiati tutti un po', tranne lei. Elvezia è rimasta in forma, sempre pronta a leggere, giocare a carte e godersi la vita.”
Elvezia Distaola con il sindaco Paolo Cugini e il vice-presidente ARCI Torinese
Proprio a giugno, nonostante la sua età avanzata, Elvezia aveva dato una straordinaria prova di senso civico, facendosi accompagnare alle urne per le elezioni regionali. Un gesto che testimonia la sua lucidità e la sua voglia di partecipare attivamente alla vita della società, anche nei suoi ultimi anni.
Una memoria vivace e un amore per la vita fino all’ultimo giorno
Elvezia ha sempre amato raccontare le sue passioni, che ha coltivato con dedizione: la lettura, il gioco delle carte e il piacere di gustare cioccolatini. “Anche alla mia età, non mi faccio mancare nulla”. Oltre ad un palato raffinato, amava anche un buon bicchiere di vino durante i pasti, un piccolo piacere che non ha mai smesso di concedersi.
Lo scorso febbraio, le telecamere del programma La Vita in Diretta di Raiuno l’avevano raggiunta nella casa di riposo di Buttigliera d’Asti, per raccontare i festeggiamenti del suo 109esimo compleanno. Lì, con la solita vivacità, Elvezia aveva risposto alle domande dell’inviata, parlando della sua vita, dei suoi interessi e delle esperienze che l’avevano formata. Nonostante l’età, la sua energia e il suo spirito curioso erano rimasti intatti, regalando a tutti una testimonianza unica di una vita longeva e vissuta appieno.
Un’eredità di ricordi e affetto
Il ricordo di Elvezia rimarrà indelebile nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerla. Non solo per la sua straordinaria longevità, ma per la sua capacità di vivere ogni momento con consapevolezza e gratitudine. La sua storia è quella di una donna che ha saputo attraversare due secoli di cambiamenti e progressi, senza mai perdere il contatto con le proprie passioni e con il mondo che la circondava.
Il funerale di Elvezia sarà un momento di profondo cordoglio per la comunità di Gassino Torinese, che ha perso non solo una delle sue cittadine più longeve, ma una persona speciale, simbolo di forza, tenacia e amore per la vita.
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