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San Giusto Canavese

Rischiavano di non poter iniziare la scuola: tutti ammessi i 33 bambini in attesa alla materna

La soluzione è stata comunicata dalla Regione dalla sindaca ad una manciata di ore dal trillo della campanella

Tutti i bambini inizieranno la scuola

Tutti i bambini inizieranno la scuola

Buone notizie per le famiglie di San Giusto Canavese: il problema legato alla lista d'attesa di 33 bambini per la scuola materna Duchessa di Genova è stato risolto. Grazie a un intervento mirato, tutti i piccoli avranno finalmente un posto. La soluzione, confermata ieri e ribadita oggi, prevede l’impiego di un'insegnante di potenziamento, affiancata da un’altra docente pagata dal Comune, garantendo così la copertura necessaria per soddisfare le esigenze didattiche di tutti.

Dopo mesi di incertezze e ritardi nella documentazione per l’istituzione della terza sezione, l'amministrazione comunale ha trovato una via d’uscita. Abbiamo cercato soluzioni per mesi, e alla fine siamo riusciti a risolvere tutto, spiega la sindaca Giosi Boggio. È stato un percorso impegnativo, ma il risultato è positivo: i nostri bambini avranno finalmente l’istruzione che meritano.”

La sindaca ed ex maestra Giosi Boggio

La strategia adottata prevede una combinazione tra l’insegnante di potenziamento, fornita dal Ministero, e un’insegnante aggiuntiva finanziata con fondi comunali. "Abbiamo già stanziato circa 20mila euro per coprire il costo dell’insegnante comunale. Sono soldi spesi bene per il futuro dei nostri bambini, e siamo felici di aver trovato una soluzione che soddisfi tutti," aggiunge la sindaca.

Un risultato che premia l’impegno del Comune

Il risultato arriva dopo settimane di lavoro intenso e trattative. Avevamo già iniziato a muoverci coinvolgendo una cooperativa e cercando soluzioni alternative. Stavamo valutando tutte le possibilità, perché per noi era fondamentale trovare una risposta alle esigenze delle famiglie. Alla fine, l’intervento della Regione e l’impegno del Comune hanno portato a una soluzione efficace,” continua Boggio.

Con il restyling dello storico edificio e la statalizzazione della scuola materna nel 2023, l’istituto aveva visto un aumento delle iscrizioni, portando a una lista d’attesa significativa. Attualmente, la scuola accoglie oltre 70 bambini, e diversi nuovi iscritti provengono anche da famiglie che hanno recentemente scelto di vivere a San Giusto. 

Una comunità che cresce

“È bello che San Giusto abbia così tanti bambini. Significa che il nostro paese è vivo e ha un futuro,” conclude la sindaca. “Vedere questa risposta positiva da parte delle famiglie ci riempie di orgoglio. Abbiamo lavorato duramente per garantire che tutti i bambini potessero accedere all’educazione di qualità che meritano, e siamo felici di poter dire che ci siamo riusciti.

La soluzione adottata non solo soddisfa le necessità immediate, ma offre anche una prospettiva di crescita per il futuro. La terza sezione, che entrerà in funzione a partire dall’anno scolastico 2025-2026, garantirà una gestione più equilibrata delle iscrizioni. Nel frattempo, grazie all'insegnante di potenziamento e all'intervento comunale, il problema della lista d’attesa è stato finalmente risolto.

Un lieto fine, dunque, per una vicenda che ha messo a dura prova l’amministrazione comunale e le famiglie coinvolte, ma che dimostra l’importanza della collaborazione tra enti locali e Regione per trovare soluzioni efficaci e tempestive.

La scuola materna Duchessa di Genova, storicamente un’istituzione privata per oltre 130 anni, è stata statalizzata nel 2023 dopo un completo restyling costato circa un milione di euro. Questo cambiamento ha attratto nuove iscrizioni, portando la scuola alla sua capacità massima. “La transizione da gestione privata a statale ha comportato incertezze e rallentamenti nella gestione delle procedure burocratiche,” ha dichiarato Boggio. “Eravamo impossibilitati a rispettare il termine del 18 settembre per via della complessità della documentazione richiesta, che di norma viene completata in estate. Purtroppo, la Regione in un primo momento non aveva riconosciuto le circostanze eccezionali che ci hanno impedito di rispettare il termine. Ora però è stata trovata una soluzione ottimale per tutti”.

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