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Salute psicologica

Intrappolamento in se stessi? A Torino nasce un servizio di supporto gratuito

Cresce il fenomeno degli hikikomori. A Torino il Gruppo Abele apre uno sportello di ascolto e supporto psicologico

Supporto psicologico

Supporto psicologico

Nel nostro Paese vengono definiti ritirati sociali: sono adolescenti e giovani adulti, in particolare tra i 14 e i 30 anni, che delusi o a disagio nel mondo esterno scelgono forme più o meno radicali di isolamento” (Gruppo Abele).

È ciò che viene definito il fenomeno degli hikikomori. Originario del Giappone, è in costante crescita anche in Italia. "Hikikomori" significa letteralmente "stare in disparte" e si riferisce all'atteggiamento di adolescenti e giovani adulti che, a causa di diverse motivazioni, decidono di ritirarsi dalla vita sociale, scolastica e lavorativa.

Le cause di questo allontanamento sono molteplici e possono includere il bullismo, difficoltà scolastiche, pressioni familiari, disturbi dell'umore e ansia sociale. Questi giovani vivono un profondo malessere, che può sfociare in depressione e altri problemi psicologici.

Per far fronte a questa emergenza, il 3 settembre 2024 il Gruppo Abele ha aperto un nuovo sportello di ascolto, offrendo supporto psicologico a ragazzi, famiglie e chiunque si trovi a confrontarsi con questa difficile realtà. Lo sportello nasce nel quadro del progetto Nove e 3/4, che da diversi anni segue giovani che manifestano questo tipo di malessere.

Secondo i dati raccolti dall'associazione di Don Luigi Ciotti, in collaborazione con l'Università della Strada e il CNR, in Italia si stimano circa 50.000 hikikomori tra i 15 e i 19 anni.

“Il nodo critico è quello di far emergere situazioni che tendono a rimanere troppo a lungo sotto traccia, per sottovalutazione, incomprensione, paura o vergogna. Mentre è dimostrato che il tempo è in questi casi un fattore chiave per evitare la cronicizzazione del problema: prima si interviene con un supporto educativo e psicologico mirato, più è facile provare ad accompagnare la persona fuori dal proprio isolamento, verso un ritorno alla socialità e alla fiducia in sé stessi e negli altri” (Gruppo Abele).

In questo senso, l'azione del Gruppo Abele volta a offrire un sostegno psicologico personalizzato e ad aiutare le persone in condizione di fragilità ad uscire dall’isolamento rappresenta un gesto di cura molto importante nei confronti della collettività.

Infine, è importante sottolineare che per aiutare questi giovani a ritrovare il gusto di vivere e a riconnettersi con il mondo è fondamentale superare i pregiudizi e lavorare insieme. Per questo motivo, il servizio si rivolge a tutte le persone che, direttamente o indirettamente, si trovano a relazionarsi con questa nuova forma di disagio, e ci ricorda che il cambiamento può avvenire solo a condizione di un impegno da parte di tutte e tutti noi

Lo sportello telefonico sarà attivo il lunedì dalle 9:30 alle 12:30 e il giovedì dalle 15 alle 18. I numeri dedicati saranno lo 011-2486221 e il 335-6865389. Il servizio di supporto sarà gratuito – fatto salvo il normale costo di chiamata – e a rispondere ci sarà sempre personale specializzato: educatori professionali e psicologi psicoterapeuti. La referente sarà la dott.ssa Giovanna Galasso, psicologa psicoterapeuta del progetto Nove e ¾.

Cosa puoi fare se sospetti che un tuo caro sia un hikikomori?

  • Non sottovalutare il problema: l'isolamento prolungato può avere conseguenze gravi sulla salute mentale.
  • Non giudicare: cerca di comprendere le ragioni del suo ritiro e offri il tuo sostegno in modo non invasivo.
  • Rivolgiti a un professionista: uno psicologo può fornire gli strumenti e le competenze necessarie per affrontare la situazione.
  • Contatta il Gruppo Abele: lo sportello di ascolto è a tua disposizione per offrirti informazioni e supporto.
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