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02 Settembre 2024 - 17:49
Tra nuove regole e vecchi problemi, cosa aspettarsi?
Il nuovo anno scolastico 2024-2025 ha preso ufficialmente il via oggi, anche se le aule delle scuole italiane si riempiranno di studenti solo nei prossimi giorni. I primi a tornare in classe saranno gli alunni di Bolzano il 5 settembre, seguiti da quelli di Trento il 9, con il resto degli oltre 7 milioni di studenti italiani che riprenderanno gradualmente le lezioni fino a metà settembre, in base al calendario stabilito dalle Regioni. Questo nuovo anno scolastico si apre, però, con un calo demografico evidente: circa 110mila studenti in meno rispetto allo scorso anno.
I primi a tornare in classe saranno gli alunni di Bolzano il 5 settembre
Nella giornata odierna, sono stati circa 650.000 insegnanti a varcare per primi i cancelli delle 8mila scuole italiane, convocati per partecipare al primo collegio dei docenti dell'anno. Tuttavia, i sindacati segnalano i soliti problemi strutturali: la presenza di circa 250mila supplenti, la mancanza di 6mila collaboratori scolastici che erano in servizio fino allo scorso giugno, e le aule spesso roventi a causa del caldo, tanto che è stata richiesta la possibilità di posticipare l'inizio delle lezioni.
Il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara
Sul fronte della dirigenza scolastica, la situazione è resa ancora più incerta dalla recente decisione del Tar di annullare il concorso straordinario per 519 dirigenti scolastici. Questo potrebbe portare a un aumento degli istituti affidati a presidi reggenti, superando gli 800, ben oltre la soglia dei 300 considerati gestibili. Il Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha cercato di calmare gli animi, dichiarando che "si sta facendo troppo allarmismo e troppa strumentalizzazione politica" riguardo alla sospensiva disposta dal Tar Lazio, e ha assicurato che il numero di supplenti non supererà i 165mila, con una diminuzione prevista a 155mila grazie alle nuove assunzioni.
Tra le novità più significative del nuovo anno scolastico, spicca il potenziamento, in due fasi, del sostegno agli alunni stranieri che non conoscono bene l'italiano, a partire da quelli appena arrivati in Italia. Debutta anche la nuova filiera formativa tecnologico-professionale basata sul modello "4+2", che coinvolgerà inizialmente 172 istituti secondari e potrebbe diventare il modello di riferimento per l'intera istruzione tecnica.
STOP ai cellulari
Continua anche l'implementazione dei docenti tutor e orientatori, una figura introdotta lo scorso settembre nelle scuole superiori. Novità importante anche per gli studenti: il divieto di utilizzo del telefono cellulare in classe, che quest'anno verrà esteso dalla scuola dell'infanzia fino alle medie.
Il rinnovo del contratto per il personale docente, atteso entro l'anno, prevede incrementi salariali intorno ai 160 euro. Saranno inoltre introdotte nuove linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica, che prevedono, tra le altre cose, la promozione della cultura d'impresa e dell'educazione stradale.
Un altro tema caldo è quello delle misure anti-bullismo: si attende l'approvazione definitiva alla Camera della stretta sul voto in condotta e le sospensioni, mentre i docenti di sostegno parteciperanno a corsi di formazione e le famiglie avranno la possibilità di richiederne la conferma, in base a un decreto ministeriale di prossima emanazione.
Stop al Bullismo
Infine, torna alle scuole elementari il sistema di giudizi (ottimo, buono, sufficiente, insufficiente), mentre per le scuole medie e superiori rimarrà in vigore il voto numerico. Tra i provvedimenti approvati la scorsa primavera, sono previste sanzioni più severe per chi aggredisce il personale scolastico.
Questo anno scolastico si prospetta quindi ricco di cambiamenti e sfide, con un sistema educativo italiano che cerca di rinnovarsi pur dovendo fare i conti con criticità ormai croniche.
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