Mentre molti cittadini si godevano le vacanze estive, il fenomeno delle discariche abusive ha continuato a colpire inesorabilmente il territorio, senza concedere tregua nemmeno ai boschi della frazione Gave, a Rivarolo Canavese. Questo gesto di inciviltà, perpetrato da ignoti, ha avuto un costo salato, non solo per l'ambiente, ma anche per le casse del Comune e, di conseguenza, per i contribuenti.
Durante un sopralluogo nella zona di Gave, gli agenti della polizia locale hanno fatto una scoperta allarmante: un cumulo di rifiuti abbandonati tra la vegetazione, comprendente non solo rifiuti urbani e ingombranti, ma anche materiali pericolosi come lastre di eternit e onduline catramate, altamente nocive per la salute pubblica e per l'ambiente.
Il ritrovamento ha immediatamente messo in moto una procedura di emergenza. Non essendoci prove sufficienti per risalire agli autori materiali dell'abbandono, e in conformità con la legge che attribuisce al Comune la responsabilità della gestione dei rifiuti abbandonati da soggetti non identificabili, l'amministrazione di Rivarolo ha dovuto agire rapidamente per mettere in sicurezza il sito.
Ora, per quest'azione scellerata è stato presentato il conto. Un conto che ricade sulle tasche del Comune e quindi su tutti i cittadini.

I rifiuti abbandonati in frazione Gave a Rivarolo
La messa in sicurezza e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi non sono operazioni semplici né economiche. Per garantire un intervento adeguato e conforme alle normative, il Comune in questi giorni ha affidato il lavoro a una ditta specializzata di Cuorgnè. Le operazioni hanno incluso la rimozione delle lastre di fibro-cemento, considerate altamente pericolose per il loro contenuto di amianto, e il trasporto dei rifiuti verso impianti autorizzati per il corretto smaltimento.
Il costo totale dell’intervento è stato di 3.800 euro, una cifra che rappresenta un onere significativo per un comune come Rivarolo Canavese. Questi soldi, che potrebbero essere stati investiti in servizi per la comunità, sono stati invece impiegati per far fronte all’inciviltà di alcuni individui irresponsabili. Una spesa che ricade direttamente sulle spalle dei cittadini, i quali vedono le loro risorse pubbliche distolte da progetti utili per coprire i costi di azioni illegali e dannose.
Un problema ricorrente: la piaga delle discariche abusive
Purtroppo, l’episodio del 5 luglio non è un caso isolato. Il fenomeno delle discariche abusive è una piaga che affligge molte aree rurali e periferiche del Canavese e Rivarolo non fa eccezione.
"Il Comune, insieme alle autorità locali, si trova così a combattere una battaglia continua contro l’abbandono dei rifiuti, una lotta che comporta non solo un impatto economico, ma anche una costante minaccia per l'ambiente e la salute pubblica" commenta il sindaco Martino Zucco Chinà. Le discariche abusive, oltre a deturpare il paesaggio, possono contaminare il suolo e le falde acquifere, con conseguenze a lungo termine che potrebbero richiedere interventi ancora più costosi e complessi.

Il sindaco di Rivarolo, Martino Zucco Chinà
La questione delle discariche abusive solleva interrogativi importanti sul ruolo della comunità e delle istituzioni nella tutela dell’ambiente. Se da un lato è indispensabile rafforzare i controlli e le sanzioni per chi si macchia di tali reati, dall’altro è altrettanto fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini. Solo con un forte senso civico e un impegno condiviso si può sperare di arginare un fenomeno che sembra, purtroppo, in costante crescita.
Il Comune di Rivarolo Canavese ha già intrapreso diverse iniziative per sensibilizzare la popolazione sui temi del rispetto ambientale e della corretta gestione dei rifiuti. Tuttavia, come dimostrano i recenti fatti, c’è ancora molta strada da fare. Una soluzione possibile potrebbe essere l’installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree più a rischio o la creazione di una rete di segnalazione attiva, che permetta ai cittadini di denunciare tempestivamente episodi di abbandono di rifiuti.
Ogni gesto di inciviltà non solo impoverisce le casse pubbliche, ma danneggia irrimediabilmente il nostro patrimonio naturale e la qualità della vita di tutti. Combattere le discariche abusive richiede un impegno collettivo e continuo, fatto di prevenzione, educazione e sanzioni efficaci. Solo così si potrà sperare di ridurre un fenomeno che, se non contrastato, rischia di lasciare cicatrici profonde e durature sul nostro territorio.