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Borgaro

Buio pesto in Via Lanzo... L'Amministrazione comunale se ne fotte e i ladri fanno festa...

Cittadini preoccupati si rivolgono al nostro giornale dopo averle provate tutte

Claudio Gambino e dietro di lui il buio pesto!

Claudio Gambino e dietro di lui il buio pesto di via Lanzo

È una storia di ordinaria inefficienza, quella che si consuma in Via Lanzo a Borgaro Torinese, dove, da settimane, per non dire mesi, i residenti sono costretti a convivere con un problema tanto semplice quanto sconcertante: l'illuminazione pubblica non funziona. E non stiamo parlando di una piccola disfunzione passeggera, ma di un buio persistente che copre l'intera zona, più o meno all'altezza del negozio Scarpe Scarpe, in direzione Torino. Un problema che non è solo un fastidio, ma una vera e propria emergenza di sicurezza, che lascia i cittadini nella totale oscurità, esposti a furti e pericoli di ogni tipo.

Un rimpallo di responsabilità

La vicenda si dipana con una lentezza esasperante, mentre il buio continua a regnare sovrano. I residenti hanno provato a fare tutto ciò che era in loro potere: chiamate al numero verde, tentativi di parlare direttamente con il sindaco Claudio Gambino, telefonate all'ufficio tecnico, ai carabinieri e persino alla polizia municipale. Ma nulla, il risultato è sempre lo stesso: promesse vaghe, rassicurazioni di circostanza e poi... il nulla. Un rimpallo di responsabilità degno del miglior teatro dell'assurdo, dove le istituzioni sembrano impegnate più a trovare scuse che soluzioni.

I vigili urbani, probabilmente imbarazzati dalla situazione, hanno risposto che la questione non è di loro competenza. L'ufficio tecnico, dal canto suo, avrebbe dichiarato che la ditta incaricata della manutenzione dell'impianto è stata messa in mora.

Ma allora ci chiediamo: chi deve intervenire? E soprattutto, quando? Nel frattempo, i cittadini rimangono abbandonati, immersi in un buio che sembra destinato a durare per sempre.

Un'immagine

Una foto scattata da un cittadino. Dal Balcone

La sicurezza sotto assedio

Il buio non è solo una metafora dell'inefficienza amministrativa, ma una minaccia concreta alla sicurezza dei residenti. I furti, infatti, sono aumentati in modo esponenziale. Solo l'altra sera è stato segnalato quello di un'auto parcheggiata, ma chissà quanti altri episodi non vengono neppure denunciati.

I cittadini vivono con la paura su chi sarà il prossimo a subire un furto o un'aggressione e chi dovrebbe garantire la loro sicurezza continua a giocare a scaricabarile.

La domanda sorge spontanea: chi si assume la responsabilità di questa situazione? È forse necessario che accada qualcosa di grave perché le Istituzioni si decidano finalmente a intervenire? Il buio, in questo caso, non è solo una questione di lampioni spenti, ma di una città che sembra aver spento anche la sua capacità di rispondere ai bisogni fondamentali dei suoi abitanti.

Le istituzioni assenti

Il sindaco Claudio Gambino, figura istituzionale di riferimento per la comunità, dovrebbe essere il primo a prendere in mano la situazione.

E invece? Silenzio.

Un silenzio assordante che pesa più del buio di Via Lanzo. I cittadini hanno cercato in ogni modo di attirare l'attenzione delle autorità, ma le loro segnalazioni sono cadute nel vuoto. E così, ogni sera, al calar del sole, si ripete lo stesso copione: la città si spegne e con essa la speranza di vedere risolto un problema che, in una comunità civile, non dovrebbe neppure esistere.

Non è accettabile che chi di dovere non si assuma le proprie responsabilità. Non è accettabile che il buio, oltre a essere una condizione fisica, diventi anche simbolo di un'amministrazione che non vede, non sente e non agisce.

I cittadini di Borgaro Torinese, quelli che ogni giorno percorrono Via Lanzo, non chiedono altro che poter vivere in sicurezza e dignità. Chiedono che le istituzioni facciano il loro dovere, che si assumano le loro responsabilità e che risolvano, una volta per tutte, un problema che avrebbe già dovuto essere risolto da tempo.

Perché il buio non può e non dovrebbe essere la normalità...

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