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Settimo Torinese
16 Agosto 2024 - 10:37
Elena Piastra controlla i cantieri
A Settimo Torinese, in questo agosto che avanza con la stessa lentezza con cui le piante infestanti si fanno largo tra le crepe dei marciapiedi, la sindaca Elena Piastra si dedica a un'attività fondamentale: scrivere post su Facebook e andare in giro per la città con la spocchia di una maestra che crede di essere un ingegnere.
Non si tratta di aggiornamenti qualsiasi, ma di vere e proprie rivelazioni sui grandi e, a quanto pare, silenziosi progetti in corso. C’è chi si preoccupa per l’erba che ha deciso di ribellarsi ai tosaerba ormai latitanti e chi, con un piede in una buca, rimpiange i tempi in cui i marciapiedi erano lisci e le strade non assomigliavano a un percorso ad ostacoli.
Tant'è! Per la sindaca, questi problemi quotidiani non sembrano meritare la ribalta.
Il primo post agostano è un piccolo capolavoro di comunicazione istituzionale, di quelli che ti lasciano più domande che risposte. Si parla di un cantiere "importante e silenzioso", come se il fatto di essere silenzioso fosse una virtù.
Peccato che, a giudicare dal testo, è silenzioso anche perché in pochi capiranno di che cosa sta parlando. Si tratta, ci rassicura la sindaca, del bacino di laminazione del Freidano, un’opera idraulica di cui forse in molti ignoravamo l’esistenza, ma che, a quanto pare, potrebbe salvarci da futuri cataclismi. Chi l’avrebbe mai detto che, tra una pioggia primaverile e l’altra, si stava costruendo qualcosa di così cruciale per la nostra sicurezza?
“Quest’opera - spiega Elena Piastra - attesa da molti anni, si aggiunge ad altri due bandi vinti che nei prossimi mesi vedranno cominciare i lavori: un intervento sulla Bealera Nuova (aggiudicato a luglio) e uno sulle paratoie automatiche rispetto al quale siamo alla fase di progettazione. Nel frattempo, il consorzio irriguo ha lavorato nelle scorse settimane per pulire dai detriti l’interno dello scolmatore…”.
Ed è quasi come se li vedessimo i cittadini di Settimo tutti lì ad attendere da anni “mummificati” il bacino di “laminazione”. Per poi restare lì in attesa, magari fino al 2026, dell’intervento sulla Bealera (ma di che sta parlando?) e infine entusiasti come dei bambini alla notizia delle paratoie automatiche…
E mentre si sforzano di immaginare dove si trovi questo bacino, nelle narrazioni “piastrane” e dei “piastrini” che non perdono occasione per dire alla sindaca “bene, brava, continua così, sei un mito…” c'è chi continua a camminare su strade dissestate e marciapiedi rotti con davanti agli occhi un'erba talmente alta che quasi li nasconde ... Di tutto questo, nemmeno una parola. Può essere, ma non è detto che, come il cantiere del Freidano, anche questi problemi siano “invisibili” e “silenziosi”, almeno agli occhi e alle orecchie dell’amministrazione.
Non contenta, la sindaca ci regala un secondo post, un’ode ai ritmi rallentati di agosto. Un mese, ci dice, perfetto per fare sopralluoghi nei cantieri, ma anche a quanto pare per scrivere post su post.
E quale migliore occasione per ricordarci che i lavori legati al PNRR sono in corso?
Sarebbe più interessante sapere se qualcuno si sta occupando del degrado che avanza nelle strade della città ma su questo, la sindaca mantiene lo stesso elegante silenzio dei lavori che procedono al Freidano, forse nella speranza che il verde rigoglioso dei marciapiedi e dele buche delle strade si trasformino, per magia, in attrazioni turistiche.
La sindaca ci parla con entusiasmo della nuova scuola in via Fantina, che presto comincerà a “salutare” gli studenti.
“L’obiettivo - dice - è di arrivare al tetto entro l’inverno..".
Di modo che - lo diciamo noi - lei possa fare un altro post anche sotto Natale, magari mentre fa "ciao ciao". E poi arriverà il post di quando monteranno le finestre, quello dei pavimenti, quello dell'intonacatura, dell'impianto elettrico, dei serramenti eccetera eccetera...
Insomma, anche in questo caso si preoccupa di tetti che devono ancora essere costruiti e non delle buche che ci sono già.
Il quadro che emerge è quello di una città che, almeno sui social, sembra proiettata verso un futuro radioso, fatto di cantieri che avanzano “silenziosamente” e scuole che spuntano come funghi. Una città meravigliosa, la migliore delle città possibili. Una città bella da vivere...
Poi ti svegli e ti accorgi che la realtà è un’altra: una delle città peggio amministrate di tutta la provincia di Torino che, sotto la patina dei post, nasconde un degrado sempre più evidente.
E mentre la sindaca continuerà a girovagare tra cantieri silenziosi, i cittadini continueranno imperterriti a girare per le strade della città facendo attenzione a non inciampare.
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