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Settimo torinese

Quando le nutrie stanno come in paradiso e la toponomastica è da "ignoranti"

È probabile che il buon Niccolò, maestro della politica e della strategia, si stia rivoltando nella tomba...

Quando le nutrie stanno come in paradiso e la toponomastica è da "ignoranti"

Una nutria ha deciso di fare uno spuntino tra rovi e foglie. L'espressione è di chi sembra godersela come se si trovasse nel giardino dell'Eden. E invece? E invece no siamo nell'Oasi della Speranza, nel senso che come alle porte dell'Inferno, la speranza è stata lasciata fuori.  

La scena è stata immortalata non da "Caronte" ma da un cittadino bravo quanto Indiana Jones a scoprire le magagne di una città fuori controllo in tutti i sensi.

Non è la prima volta che lo fa e in passato ci aveva inviato foto sconcertanti del parco Mezzaluna, dove rovi, foglie, cartelli stradali e canali otturati ben rappresentavano l'atmosfera tipica di un film post-apocalittico.

Non contento del simpatico roditore, in questa occasione, il nostro "esploratore" ha deciso di avventurarsi anche tra le vie della città e ne ha scoperte di cotte e di crude.

Le foto di qualche tempo fa...

degrado

degrado

Per esempio, chiunque abbia una minima familiarità con la letteratura italiana avrà un sobbalzo nel sentire che qualche intelligente è riuscito a scrivere "Via Niccolò Macchiavelli" con due "c".

È probabile che il buon Niccolò, maestro della politica e della strategia, si stia rivoltando nella tomba per questa svista clamorosa. Machiavelli, sì, con una "c" sola, avrebbe probabilmente apprezzato l'arte della dissimulazione, ma di certo non quella della doppia consonante.

Ma non finisce qui....

"Two is megli che uan", dietro l'angolo, si nasconde un altro capolavoro della segnaletica urbana con "Via Filippo Juvarra" scritto anche con una "r" soltanto" e chissà che cosa ne direbbe il celebre architetto Filippo Juvarra.

Da lassù, avrà sicuramente qualcosa da ridire sulla questione, magari con una matita e un compasso in mano, pronto a correggere l'errore.

Fa sorridere che proprio questa città qualche annetto fa avrebbe quasi voluto candidarsi a "capitale della cultura".

Tornando al degrado il vero problema è cha la sindaca Elena Piastra non sembra volersene occupare, almeno questo ha "dichiarato" in alcuni post su Facebook che è un po' il suo regno, il luogo in cui passa gran parte del suo tempo. A scrivere, a rispondere, a ribattere e contro ribattere. Non si capisce dove lo trovi (il tempo) considerando le tante cose di cui dice di occuparsi ma tant'è.

Via Niccolò Macchiavelli

juvarra

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