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Settimo Torinese

Erba alta e temperature basse: la scienza secondo Nino Daniel

E intanto la sindaca continua a passare gran parte del suo tempo su Facebook

Nino Daniel

Nino Daniel e le temperature...

Se passeggiare per i parchi e i marciapiedi della nostra città vi sembra un’esperienza più simile a un safari nella savana che a una rilassante passeggiata urbana, non preoccupatevi: è tutto calcolato.

O almeno, così dice Nino Daniel presidente di Patrimonio, la municipalizzata del Comune di Settimo Torinese, incaricata di curare il verde pubblico, che ha trovato un’innovativa giustificazione per il degrado dilagante.

In un post su Facebook, il nostro geniale presidente ci illumina con una perla di saggezza: l’erba alta mantiene il terreno a una piacevole temperatura di 19,5°C. Tagliarla a 10 cm, invece, farebbe schizzare la temperatura a un rovente 24,5°C. E se proprio vogliamo esagerare, lasciando la terra nuda, prepariamoci a cuocerci a oltre 40°C. Insomma, stiamo vivendo nel paradiso della freschezza e non ce ne siamo nemmeno accorti.

Sembra quasi che dovremmo ringraziarlo, questo benefattore del clima urbano, che con il suo non intervento ci salva dall’ennesima ondata di calore. Forse, dovremmo anche chiedere scusa per aver osato lamentarci del degrado che ci circonda. Dopotutto, chi siamo noi per mettere in dubbio cotanta saggezza?

Eppure, mentre ci godiamo la nostra fresca erba alta, ci sfugge qualcosa.

Forse è il marciapiede, ormai scomparso sotto la vegetazione incolta. Forse è il parco, diventato più un campo di battaglia che un luogo di svago per i bambini. O magari è solo la nostra pazienza, che si perde tra l'ironia di queste spiegazioni "scientifiche".

Perché, diciamocelo, è facile sbandierare teorie climatiche quando si tratta di giustificare il disordine. Un po' meno facile è accettare che la città stia lentamente scivolando nel degrado, sotto il peso dell’erba non tagliata o tagliata male e dell’incuria.

Se davvero il nostro presidente è così preoccupato per la temperatura del suolo, forse potrebbe dedicarsi a qualche altra brillante trovata. Magari la prossima sarà che i rifiuti non raccolti favoriscono la biodiversità urbana, o che le buche nelle strade sono utili per la raccolta delle acque piovane.

Nel frattempo, mentre aspettiamo il prossimo colpo di genio, continuiamo a navigare tra erbacce, marciapiedi invasi e parchi in stato di abbandono. La città è in balia dell’inerzia, e noi ci chiediamo quanto ancora dovremo sopportare prima che qualcuno, tra un post e l’altro, decida di prendere in mano la situazione e riportare un minimo di decoro.

Perché se c'è una cosa che sicuramente non si mantiene a bassa temperatura, è il malcontento dei cittadini, che cresce di pari passo con l’erba alta. E forse, questo, il presidente dovrebbe iniziare a considerarlo.

Ah già, dimenticavamo. 

A dare manforte al progetto "più erba per tutti", non quella da sniffare evidentemente, c'è anche la sindaca Elena Piastra, che risponde ai concittadini "polemici" (ma anche a questo giornale) direttamene dal suo profilo Facebook, peraltro sostenendo che a Settimo l'erba sta messa come in altri comuni del circondario.

La retorica è quella di sempre, del racconto "non raccontato". La sindaca infatti sostiene tutto questo senza indicare a quali comuni si riferisce. Ed è evidente che ci sono situazioni anche peggiori di Settimo, ma ce ne solo molte altre in cui l'erba la si taglia e la si raccoglie, dipende tutto dagli obiettivi che ci si è prefissati.

Decida lei il giorno e l'ora e le faremo fare un giro nelle città amministrate bene, dove assessori e sindaci non stanno tutto il giorno su Facebook a cercare applausi come fa lei. Non ne avrebbero il tempo. 

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