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Settimo Torinese
06 Agosto 2024 - 22:17
vigili urbani, settimo Torinese
L’altro giorno è andato in escandescenza. Quando ha visto il vigile urbano fare una multa ad un suo cliente che si era fermato per acquistare due lampadine non ci ha più visto. E’ uscito fuori dal negozio e ha cominciato ad urlare “Sei il terrore dei nostri clienti!.”.
Poi ci ha ripensato e, in un impeto di vero buonismo, sui social, gli ha chiesto scusa…
“Per la mia escandescenza”, ci dice Luca Nardi, titolare di “Da Nardi” al telefono, “La ragione ce l’hanno loro...”.
E poi aggiunge
“Sarebbe bastato un avvertimento. Il problema non è pagare il parcheggio ma i parcheggi che qui non ci sono. Più volte ho visto auto in doppia fila davanti al tabacchino o alla pizzeria d’asporto… Penso sia stato inutile chiamarci in sala consigliare per risolvere il problema delle troppe serrande abbassate quando poi è il Comune stesso che ci penalizza. La nostra resistenza trova un suo fondamento in anni di collaborazione con clienti che continuano a seguirci ma c’è da riflettere se non sia il caso di spostarci dal centro in periferia per dare un parcheggio sereno ai nostri clienti e pazienza se si perderà quel famoso servizio sottocasa…”.
Il post di Nardi, manco a dirlo, ha fatto il giro del web, scatenando un dibattito acceso. Molti cittadini hanno espresso solidarietà al commerciante, lamentando la carenza di parcheggi e la rigidità dei controlli.
“Avete mai visto una pattuglia di sera? In via Torino continuano a correre e smarmittare, tra moto e macchine, fino a quando qualcuno si farà male”, scrive un utente. Un altro aggiunge: “Centri commerciali con parcheggio gratuito, ormai è impossibile sostare in centro”.
Dall’altra parte, ci sono coloro che difendono l’operato dei vigili urbani, sottolineando l’importanza di rispettare le regole.
“La carenza di parcheggi non è una scusa per parcheggiare in modo irregolare”, affermano.
La questione, però, va ben oltre il singolo episodio. Dietro la rabbia di Nardi e le lamentele dei cittadini si nasconde un malessere diffuso, legato alla difficoltà di conciliare le esigenze dei commercianti con quelle della mobilità urbana.
I negozianti si sentono assediati dalla burocrazia e dalla mancanza di attenzione da parte dell’amministrazione comunale. “Penso sia inutile chiamarci in sala consigliare per risolvere il problema delle troppe serrande abbassate quando poi è il Comune stesso che ci penalizza”, tuona Nardi.
Insomma la situazione a Settimo Torinese sembra essere arrivata a un punto di rottura. I commercianti, come abbiamo già riportato in precedenti interviste, chiedono soluzioni concrete per migliorare la vivibilità del centro storico e per garantire la sopravvivenza delle loro attività.
L’amministrazione comunale, dal canto suo, è chiamata a trovare un equilibrio tra le esigenze dei cittadini, dei commercianti e della sicurezza stradale. Soprattutto la nuova assessora Carmen Vizzari dovrà tornare a far vivere una città che sta lentamente morendo.
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