Cerca

Personaggio

L'uomo che raccoglieva storie: la città celebra Salvatore, il suo collezionista

Un tesoro di ricordi nella collezione di Nicoletta

Memoria

Dietro ogni oggetto dimenticato, c'è una storia da raccontare. E chi meglio di un collezionista può svelarne i segreti?

Il collezionista, in fondo, è colui che sa scorgere la fascinazione anche nei dettagli più insignificanti, è custode della memoria storica di ciò che la società chiama “cianfrusaglia”. Il collezionista va oltre l’utilità o la non utilità degli oggetti perché ha la capacità di “restaurarli” nel senso letterale del termine ossia è capace di osservare in loro un’aura di storicità.

L’importanza di queste figure che si fanno “custodi della memoria” è chiara all’Amministrazione Comunale di Borgaro che, nell’ultima settimana di luglio, ha voluto omaggiare il signor Salvatore Nicoletta che attraverso le sue sconfinate collezioni, per oltre trent’anni ha regalato a Borgaro delle mostre sempre molto partecipate in cui ha dato la possibilità ai visitatori di immergersi nella storia degli oggetti da lui collezionati.

Un momento della cerimonia: il signor Salvatore con la moglie e le nipoti

“Come Amministrazione Comunale di Borgaro – ha spiegato l’assessore Salvatore Giuseppe Insalaco- abbiamo voluto donare una targa ricordo a Salvatore Nicoletta, l’uomo che attraverso le mostre e le proprie passioni ha saputo conservare la memoria storica e regalare un grande tesoro a tutti noi borgaresi.”

È la passione ad aver guidato Salvatore nell’accumulo di oggetti meravigliosi e affascinanti come le cartoline, i santini e i biglietti di Natale.

Nato a Messina nel 1940 e originario di Reggio Calabria, Salvatore è venuto presto a contatto con i santini:

“Da ragazzo ho frequentato l’Istituto don Orione a Reggio Calabria, sono praticamente cresciuto con i santini fra le mani – racconta- lì si pregava tutti i giorni ed io, a differenza degli altri ragazzi, ho cominciato a collezionare questi santini che ci venivano dati”.

Una propensione verso il collezionismo la sua che l’ha portato ad oggi a possedere ben 53 mila santini, alcuni di questi risalenti al 1880. Ogni santino, ogni biglietto era per lui un frammento di memoria, un tesoro da custodire e condividere:

“Quando uno incomincia a collezionare – racconta - inizia a sentirlo sulle ossa, sulla mente e sulle mani e non si ferma più. Il collezionista è quel signore che mette da parte quello che tu hai dimenticato ieri, se lui non avesse conservato quel ricordo, tu l’avresti perso per sempre”.

Salvatore Nicoletta riceve una targa ricordo dal Comune di Borgaro 

La sua mente brillante e quella voglia spasmodica di viaggiare hanno portato Salvatore a muoversi per l’Italia estendendo le proprie collezioni a biglietti degli autobus e cartoline.

“Torino, Roma, Milano, Genova, Bologna, Firenze – racconta – ho girato tanto, mi definisco un “piccolo vagabondo” e di ogni città ho trattenuto qualche cosa, qualche cartolina o qualche biglietto. Ho ancora dei biglietti degli autobus in carta velina risalenti al 1840 quando a Torino si viaggiava sui cavalli che trasportavano i turisti in carrozza dalla Gran Madre alle Porte Palatine”.

Il signor Salvatore è stato capace di tematizzare le proprie collezioni non limitandosi solo all’accumulo ma studiando e selezionando ogni pezzo trovato. Fra le sue passioni più grandi: le cartoline.

“Chi le ricorda più oggi le cartoline – dice ridendo – quando ero ragazzo e tornavo a casa dalle vacanze vedevo la buca delle lettere piena di cartoline, lì dentro trovavi i saluti degli amici, dei parenti, qualcuno che ti aveva pensato e ti aveva scritto. Ora torniamo a casa e troviamo la buca delle lettere sempre vuota.”

Un piccolo estratto delle "cartoline di Natale"

Così Salvatore ha scelto di restituire ai giovani la bellezza di quelle cartoline collezionandole e mettendole in mostra con regolarità. La sua venuta a Borgaro risale a 44 anni fa quando, appena sposato, vi si trasferì per lavoro. La sua passione era contagiosa, guardandolo sfogliare le sue collezioni, si capiva che per lui ogni oggetto aveva un'anima:

“Sono una persona solare, ridanciana – così si descrive – a Borgaro ho subito familiarizzato con tutti e in poco tempo mi hanno dato la possibilità di mettere in mostra le mie collezioni. Ho sempre fatto a Natale la mostra con i biglietti e le letterine che ho conservato: 4300 cartoline di Natale, databili dal 1845 per arrivare a 1956.”

Le sue mostre erano come viaggi nel tempo, dove ogni oggetto raccontava una storia, un'emozione, un pezzo di vita. Forse, però, le mostre natalizie sono state le più amate dai borgaresi perché erano anche le più frequentate dai bambini che , meravigliati, si tuffavano in un mondo a loro lontano, fatto di scritte a penna e colori ormai sbiaditi.

Salvatore Nicoletta con il sindaco Claudio Gambino e l'assessore Salvatore Giuseppe Insalaco

Ora però, Salvatore Nicoletta, ha annunciato che la mostra di Pasqua 2024 sarebbe stata l’ultima.

“Ci ha presi alla sprovvista – spiega l’assessore Salvatore Giuseppe Insalacocapiamo che l’età avanza e che organizzare una mostra non sia semplice, ora spetterà a noi custodire la memoria che il signor Nicoletta ci ha lasciato, ma ci sembrava doveroso ringraziarlo con una piccola cerimonia in suo onore.”

Così, alla presenza del sindaco di Borgaro Claudio Gambino, il signor Nicoletta, accompagnato dalla moglie, da uno dei due figli, e da tre dei suoi sei nipoti, ha preso parte alla piccola cerimonia che tutta la comunità di Borgaro ha deciso di organizzare in suo onore, un momento emozionante per ringraziare il “custode della memoria” di Borgaro e non solo.

Salvatore Nicoletta, visibilmente commosso ed emozionato ha ringraziato l’amministrazione e tutti i presenti, ricordando ancora una volta a tutti la bellezza e l’importanza di riscoprire la storia negli oggetti che apparentemente sembrano trapassati.

In un'epoca dominata dal digitale, Salvatore ci ha ricordato il valore degli oggetti tangibili, di quei piccoli tesori che raccontano la nostra storia. E’ vero che la tecnologia ha fagocitato alcune belle tradizioni, ma collezionisti come il signor Nicoletta ci insegnano che è possibile farsi custodi dell’aura degli oggetti d’un tempo, tramandando memoria alle generazioni future.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori