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19 Luglio 2024 - 19:37
la malattia colpisce i polmoni
Accertamenti su due sospetti casi di legionellosi sono stati avviati nelle scorse settimane presso il complesso dell'ospedale Molinette di Torino. Gli ispettori dello Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro) hanno richiesto e acquisito una serie di documenti dalla Città della Salute. La notizia è stata confermata dall'ANSA. I casi sospetti risalgono alla scorsa primavera e hanno interessato specificamente tre reparti: medicina 3U delle Molinette, Dermatologia U del San Lazzaro e l'ambulatorio di ematologia.
Gli ispettori stanno esaminando le misure di prevenzione adottate all'interno dell'ospedale per contenere la diffusione del batterio della legionella, responsabile della malattia.
La legionellosi è una grave infezione polmonare causata dal batterio Legionella pneumophila. Può manifestarsi in due forme: la malattia dei legionari, una forma grave di polmonite, e la febbre di Pontiac, una forma più lieve simile all'influenza. La legionella si trova naturalmente in ambienti acquatici, ma può proliferare in impianti idrici e sistemi di ventilazione non adeguatamente mantenuti.
I sintomi della legionellosi includono febbre alta, tosse, difficoltà respiratorie, dolori muscolari e mal di testa. Nei casi più gravi, può portare a insufficienza respiratoria e necessitare di cure intensive. La diagnosi viene effettuata attraverso esami del sangue, dell'urina e, talvolta, attraverso l'analisi di campioni di tessuto polmonare.
La legionella si diffonde attraverso l'inalazione di aerosol contenente il batterio, spesso proveniente da impianti di condizionamento, torri di raffreddamento, docce e rubinetti. Non si trasmette da persona a persona, il che limita il rischio di epidemie su larga scala, ma può causare focolai significativi in ambienti ospedalieri, alberghi, spa e edifici con sistemi idrici complessi.
La prevenzione della legionellosi si basa su una corretta manutenzione degli impianti idrici e di ventilazione. Questo include la pulizia regolare, la disinfezione e il monitoraggio della temperatura dell'acqua per prevenire la proliferazione del batterio. È essenziale adottare piani di gestione del rischio specifici per la legionella, soprattutto in ambienti ad alto rischio come ospedali e case di riposo.
Negli ultimi decenni, i casi di legionellosi sono aumentati in molte parti del mondo, principalmente a causa della maggiore consapevolezza e capacità diagnostica. In Italia, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, i casi notificati sono passati da poche decine all'anno negli anni '80 a oltre 2000 casi annui negli ultimi anni. Questo incremento è dovuto anche a migliori pratiche di segnalazione e diagnostica.
In passato, i principali focolai di legionellosi hanno coinvolto grandi strutture come hotel e ospedali, mettendo in luce la necessità di rigorosi controlli sanitari. Ad esempio, uno dei più gravi episodi si è verificato a Filadelfia nel 1976 durante un raduno della American Legion, da cui la malattia prende il nome. Da allora, la conoscenza della malattia e delle misure preventive è notevolmente migliorata.
Gli accertamenti in corso alle Molinette sono un promemoria dell'importanza di una vigilanza continua e di un'efficace gestione dei rischi per prevenire la legionellosi. La prevenzione, attraverso una corretta manutenzione degli impianti idrici e di ventilazione, rimane fondamentale per proteggere la salute pubblica. L'attenzione alle misure preventive e la tempestiva risposta a qualsiasi sospetto caso di legionellosi sono essenziali per minimizzare i rischi associati a questa potenzialmente grave malattia.
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