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Arte e cultura

"Democracy": Torino e Atene unite dall'arte grazie al medico sammaurese Ioannis Kantzas

Kantzas avvia un dialogo culturale tra il Piemonte e la Grecia, celebrando il valore della democrazia attraverso l'arte: "Con questa mostra, potremmo trasmettere alle nuove generazioni l'importanza dei principi democratici"

Ioannis Kantzas e Botero

Il dottor Ioannis Kantzas innanzi a un dipinto del celebre Fernando Botero, noto per le sue figure voluminose e satiriche.

Torino e Atene, due città unite non solo dalla storia ma anche dall'arte e dalla passione per la democrazia. Ioannis Kantzas, medico sammaurese di origine greca, incarna perfettamente questo legame. Ex console generale onorario della Repubblica Ellenica a Torino e attuale rappresentante della Fondazione di Cultura Ellenica EPI, Torino, Kantzas è un attivo sostenitore del rafforzamento dei rapporti tra queste due culture. Il suo recente viaggio in Grecia, su invito del celebre scultore Manolis Tsompanakis, non è stato solo un ritorno alle origini, ma anche un profondo impegno verso la promozione culturale e democratica.

Il medico sammaurese Ioannis Kantzas posa davanti al pannello della mostra "Democracy - Δημοκρατία" presso la National Gallery di Atene, dove viene celebrato il valore della democrazia. L'iniziativa sottolinea l'importanza dei principi democratici e il loro impatto duraturo, con un occhio di riguardo alla storia recente della Grecia e all'evoluzione della democrazia nel contesto globale.

L’occasione è stata l’inaugurazione della mostra “Democracy”, presso la Galleria Nazionale d’Arte-Museo Alexandros Soutzos di Atene, un evento di portata internazionale che segna il 50esimo anniversario della restaurazione della democrazia in Grecia, successiva al crollo della dittatura militare. Questa esposizione, visitabile dall’11 luglio 2024 al 2 febbraio 2025, non è semplicemente una collezione di opere d’arte, ma un viaggio immersivo attraverso la storia politica dell’Europa meridionale. La mostra esplora il profondo legame tra arte e democrazia durante un periodo cruciale in cui Grecia, Portogallo e Spagna abbandonarono i regimi autoritari per abbracciare governi democratici.

Lo scultore greco Manolis Tsompanakis (a sinistra) insieme al noto giornalista televisivo Yannis Pretenderis.

La Galleria Nazionale d’Arte - Museo Alexandros Soutzos è il principale museo di storia dell'arte in Grecia, fondata nel 1900. Il primo curatore fu il rinomato pittore greco George Iakovidis. L’istituzione della galleria fu resa possibile grazie alla generosa donazione di Alexandros Soutzos, un avvocato e appassionato d’arte. Per questo motivo, la galleria è anche conosciuta come Museo Alexandros Soutzos. Alla sua morte nel 1986, Soutzos lasciò la sua vasta collezione d’arte, composta da 107 pezzi, allo Stato greco per la fondazione della galleria.

Giorgos Sikeliotis, "Angelo", disegno con inchiostro su tela 99 x 65 cm. Collezione della Galleria Nazionale.

Il dottor Kantzas, profondamente colpito dalla ricchezza storico-concettuale e artistica della mostra, ha percepito l’opportunità di portare questa straordinaria esperienza anche a Torino. Così, ha avviato un dialogo con la Galleria Nazionale, gettando le basi per un potenziale scambio culturale tra la città sabauda e la Grecia. Questo progetto promette di arricchire entrambe le comunità, offrendo una riflessione profonda sul valore della democrazia attraverso l’arte.

Giorgos Ioannou (1930-2017) Lo spia, 1973, acrilico su tela Collezione privata.

Contattato telefonicamente, Kantzas ha raccontato: “L’energia della mostra “Democracy” si concentra sulla situazione sociopolitica contemporanea globale, evidenziando come questa possa essere collegata ai conflitti e alle turbolenze che prevalsero nell’Europa meridionale negli anni Sessanta e Settanta. Attraverso questa mostra, si esplora non solo il passato ma anche l’eredità duratura di queste lotte, invitando il pubblico a riflettere sulle sfide e le conquiste della democrazia. In un anno caratterizzato da numerose elezioni in diversi paesi e da sfide ai valori democratici – ha commentato il dottore - la mostra approfondisce le peculiarità storiche dell'esperienza comune, le emozioni e il trauma collettivo sviluppatisi attraverso atti di protesta, resistenza ed emancipazione personale e sociale”.

Tra i partecipanti, quattro donne illustri della Grecia. Da sinistra: Syrago Tsiara, Galleria Nazionale d’Arte-Museo Alexandros Soutzos di Atene; la dottoressa Olga Mentzafou-Polyzou, eminente figura nel mondo dell’arte greca; Aikaterinī Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica Ellenica; e Lina Mendoni, Ministro della Cultura della Grecia.

Oltre a numerosi artisti e a Syrago Tsiara, direttrice del Museo e curatrice della mostra, alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato diverse personalità di spicco. Tra queste, il noto giornalista televisivo Yannis Pretenderis, Aikaterinī Sakellaropoulou, Presidente della Repubblica Ellenica, Lina Mendoni, Ministro della Cultura della Grecia, e la dottoressa Olga Mentzafou-Polyzou, eminente figura nel mondo dell’arte greca e responsabile delle Collezioni e del Programma Museologico presso la Galleria Nazionale. Queste illustri personalità hanno sottolineato l’emozione e l’importanza storica e culturale dell’evento.

Dipinto del celebre pittore Yannis Moralis raffigurante un bouquet di fiori rossi appoggiato a un cancello di ferro, simbolo delle vittime e del sacrificio degli studenti del Politecnico di Atene durante la rivolta del 1973. Questo pezzo evocativo ricorda il momento in cui i carri armati abbatterono i cancelli del Politecnico, sopprimendo brutalmente le proteste degli studenti. La composizione rappresenta un tributo alla resistenza e alla lotta per la libertà, immortalando un capitolo significativo della storia greca contemporanea.

La narrazione fatta da Syrago Tsiara ha permesso di rivivere i momenti cruciali della transizione democratica in Grecia, Spagna e Portogallo, trasportando i presenti attraverso un racconto vibrante di resistenza, lotta e liberazione. Il viaggio iniziato con il ritorno di Konstantinos Karamanlis, passando per la Rivoluzione dei Garofani in Portogallo e culminando nella restaurazione delle istituzioni democratiche in Spagna, si dispiega come un affascinante affresco storico.

Quest'opera rappresenta la storica rivolta del Politecnico di Atene del novembre 1973, un momento cruciale per la democrazia in Grecia La composizione è divisa in tre livelli: il superiore con figure angeliche che simboleggiano "Pace, Istruzione, Libertà", il centrale che mostra il Politecnico di Atene circondato da simboli di oppressione e resistenza, e l'inferiore con scene documentarie della rivolta, inclusi carri armati e studenti che protestano coraggiosamente.

La direttrice del Museo ha illustrato il concetto alla base della mostra: “Il 24 luglio 1974 segna l’inizio della Metapolitefsi, il periodo della storia greca moderna che va dalla caduta della giunta militare di Papadopoulos al periodo di transizione successivo alle elezioni parlamentari del 1974. L’occupazione del Politecnico di Atene era già avvenuta nel novembre 1973 - ha ricordato Tsiara - mentre il processo di democratizzazione iniziò dopo il colpo di stato e l’invasione turca di Cipro”. Le sue parole hanno dipinto un quadro vivido del tumulto e delle speranze che hanno caratterizzato questi momenti storici, rendendo tangibile l’emozione e l’importanza culturale dell’evento.

"Spettatore di Spettatori" (1972) è un'opera dell'Equipo Crónica (il collettivo artistico spagnolo attivo dal 1964 al 1981, fondato da Rafael Solbes e Manolo Valdés, ai quali si unì più tardi Juan Antonio Toledo), realizzata in cartapesta policroma. La scultura raffigura una figura stilizzata seduta su una sedia, suggerendo il tema della riflessione e dell'osservazione all'interno di un contesto espositivo. Con il suo design unico, l'opera invita gli spettatori a considerare il ruolo di chi osserva e di chi è osservato, creando un dialogo tra l'opera d'arte e il pubblico.

Tsiara ha poi spiegato: “Negli stessi anni terminarono anche i regimi autoritari di Salazar-Caetano in Portogallo e di Franco in Spagna. La democratizzazione di Grecia, Spagna e Portogallo fa parte della ‘terza ondata di democratizzazione’, iniziata negli anni Settanta e proseguita negli anni Ottanta, parallelamente alla decolonizzazione in America Latina. In Spagna, Adolfo Suarez avviò la graduale restaurazione delle istituzioni democratiche dopo la morte del dittatore, adottando una politica di amnistia. In Portogallo, la Rivoluzione dei Garofani dell'aprile 1974 rovesciò la dittatura, aprendo la strada alle elezioni libere. In Grecia, la Metapolitefsi iniziò con il ritorno di Konstantinos Karamanlis da Parigi e le prime elezioni parlamentari del 17 novembre 1974. Prendendo spunto dalle continuità, rotture e sconvolgimenti nei percorsi dei tre paesi verso la democratizzazione, esploriamo le risposte artistiche alle trasformazioni radicali. Viviamo la forza liberatrice scatenata dalla richiesta di diritti democratici e indaghiamo come il trauma della dittatura è stato affrontato nelle arti visive”, ha concluso la direttrice della Galleria.

"I militari" (1967) è un'opera di Giannis Gaitis, realizzata in acrilico su tela. L'opera, parte di una collezione privata, raffigura figure militari stilizzate e ripetitive davanti alla bandiera greca, simbolo della dittatura militare che governava la Grecia in quegli anni. Con il suo stile distintivo e la critica sociale implicita, Gaitis mette in luce l'omogeneità e l'anonimato del potere militare, evocando riflessioni sulla perdita di individualità e la repressione politica.

La mostra "Democracy" rappresenta un’opportunità straordinaria per esplorare le dinamiche politiche attraverso l’arte, evidenziando le diverse espressioni che hanno accompagnato e sostenuto la lotta per la libertà. Con 170 opere esposte e la partecipazione di oltre 55 artisti e gruppi, l’esposizione offre un panorama ricco e variegato di contenuti, dai manifesti alle videoproiezioni, dalle performance ai collettivi artistici, abbracciando una moltitudine di voci e visioni.

Attendiamo con entusiasmo di poter ammirare presto questa eccezionale mostra anche in Piemonte, per arricchire il nostro territorio con una profonda riflessione sul valore della democrazia attraverso l'arte. L'attesa cresce, così come il desiderio di immergerci in un viaggio culturale che risvegli la consapevolezza e l'apprezzamento per le conquiste democratiche, portando un'ondata di ispirazione e rinnovato impegno civico nella nostra comunità.

Segue la lista degli artisti della mostra: Agrupación de Plásticos, Jóvenes Cristóbal Aguilar, Alexis Akrithakis, Dimitris Alithinos, Fernando Almela, Francisco Álvarez, Manel Armengol, Georgios Vakirtzis, Giannis Valavanidis, Eugènia Balcells, Marios Vatzias, Fernando “Coco” Bedoya, Fernando Botero, Giannis Gaitis, CADA, Manuel Calvo, Cleopatra Diga, Equipo Crónica, José Antonio Alcácer Garmendia, Carlos Gentil-Homem, Èulàlia Grau, Ana Hatherly, Georgios Ioannou, Niki Kanangini, Iro Kanakaki, Lefteris Kanakakis, Tilemachos Kanthos, Vlassis Caniaris, Christos Kapralos, Maria Karavela, Kyriakos Katzourakis, Vasso Katraki, Dimos Theonis Kokkinidis, Vasso Kyriaki, Alekos Vl. Levidis, Konstantinos Malamos, Dimitris Mytaras, Nuovi Realisti Greci (Giannis Valavanidis, Cleopatra Diga, Chronis Botsoglou, Kyriakos Katzourakis, Giannis Psychopedis), Rika Pana, Theodoros (Papadimitriou), Lida Papakonstantinou, Konstantinos Parthenis, Dimitris Perdikidis, Paris (- Alexandros) Prekas, Joan Rabascall, Paula Rego, Georgios Sikeliotis, Nikias Skapinakis, Dimos Theonis Skoulakis, Alberto Solsona, Ernesto de Souza, Tassos (Alevizos Anastasios), Manolis Tsompanakis, Giannis Chaines, Jaume Xifra, Giannis Psychopedis.

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