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Una nuova ondata di maltempo distrugge i campi di mais del Canavese: agricoltura in ginocchio (FOTO)

La Coldiretti si sfoga sui social: "non se ne può più"

Una nuova ondata di maltempo distrugge i campi di mais del Canavese: agricoltura in ginocchio (FOTO)

Niente da fare per le colture di mais e grano in Canavese, il maltempo continua a mettere in ginocchio l’agricoltura locale. 

Un ennesimo temporale, con una bomba d’acqua e grandine, ha colpito il territorio nella giornata di venerdì 12 luglio e, poco dopo, sono state pubblicate via social le impressionanti immagini di ciò che resta di alcune coltivazioni dopo il nubifragio.

Guardate i pesanti danni alle colture registrati nella zona di Barbania dopo la tempesta di vento e il nubifragio abbattutosi intorno alle 04:45 di venerdì 12 luglio 2024” afferma il meteorologo per Rai Piemonte Andrea Vuolo, che in queste settimane di maltempo sta dando costanti aggiornamenti sulla situazione. 

Immediato l’allarme della Coldiretti Torino: “Un’altra bomba, di acqua e vento. Questa volta a Barbania e nella fascia pedemontana del Canavese. Di nuovo danni ingenti sul mais che inizia la delicata fase della fioritura, sui prati, e sulla viabilità con alberi e rami caduti” scrivono in un post social corredato dall’hashtag “non se ne può più”. 

Soltanto la scorsa settimana, infatti, avevamo raccontato delle colture canavesane che erano state distrutte da un’ennesima ondata di maltempo. Una forte grandinata aveva letteralmente raso al suolo le piantine di mais nell’alto Canavese una decina di giorni fa e, adesso, l’agricoltura locale è nuovamente stata messa alla prova da un meteo impazzito. 

I campi, tuttavia, non sono stati gli unici a subìre le conseguenze del maltempo. Sono moltissime in tutto il territorio Canavesano anche le strade che sono state chiuse, con il personale della Città Metropolitana di Torino che dalla mattinata di venerdì 12 luglio è stato impegnato per rimediare ai danni provocati dai forti temporali. 

“La Strada Provinciale 243 di Vauda Inferiore è interrotta a scopo precauzionale e per verifiche nel Comune di Vauda, a causa di smottamenti, con riversamenti di terra, pietre e legno sulla carreggiata - spiegano da Torino - È prevista l’istituzione di un percorso alternativo sulla diramazione 1 della Provinciale 21 di San Carlo. Sono molte le strade interessate invece da cadute di alberi, alla cui riapertura stanno lavorando i cantonieri dei Circoli di Rivarolo, Castellamonte e Pont Canavese e le ditte che hanno in appalto le operazioni di manutenzione: la Provinciale 62 di Strambinello (chiusa a causa di un palo delle linee telefoniche pericolante), la 61 di Issiglio, la 64 della Valchiusella, la 57 di Torre Canavese, la 59 di Castelnuovo Nigra, la 60 di Villa Castelnuovo, la 44 Cuorgnè-Alpette e la 34 di Rocca Canavese (Comuni di Vauda e Barbania), la 244 della borgata Borrelli di Barbania, la 43 di Canischio nel Comune di San Colombano”.

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