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Settimo Torinese
09 Luglio 2024 - 16:17
Daniele Volpatto
Da non crederci...
Quale sarà mai il più grande problema del Partito Democratico di Settimo? Incredibile ma vero: le costine. Perchè loro (i giovani che giovani non sono più) ci han messo quattro anni per imparare a cuocerle e non si fidano tanto dei giovani che stan crescendo e di quelli che verranno. Succede che si dica anche questo, al tradizionale dibattito di chiusura della festa dedicata all’unità, patria incontrastata dei moscerini e di una razza in via di estinzione (i piastra boys and girls) che vive di pane e politica a colazione, pranzo e cena.
Per la cronaca sono due le notizie che hanno catalizzato l’attenzione: le annunciate dimissioni di Nicolò Farinetto dalla carica di segretario cittadino e di Daniele Volpatto dalla carica di consigliere comunale. Considerando che in molti vedevano Volpatto come un possibile pretendente alla poltrona nel dopo Piastra questo ci fa dire che in corsa ne restano due: Luca Rivoira e Miss preferenza Chiara Gaiola.
Luca Rivoira possibile futuro sindaco di Settimo Torinese
Per il resto la solita fuffa ma soprattutto il solito smisurato “ego” di uomini e donne convinti che tutto il mondo li stia a guardare e ad ascoltare. D’altro canto perchè mai perdersi uno degli interventi italo-calabresi di Caterina Greco?
Oggi più di ieri anche per quel 75% di consenso raccolto alle ultime elezioni. Morale? Secondo loro, fuori da Settimo, sarebbe tutti lì a chiedersi quale sia la ricetta, il segreto, il modus operandi. A destra tanto quanto a sinistra.
Un ego a tratti ridicolo, considerando che come siano riusciti ad ottenerlo è scritto in decine di delibere e determine e son contributi come se piovesse, anche a chi non li chiedeva.
Vabbè! E poi c’è lei. La visionaria Elena Piastra. La sorprendente Elena Piastra. La Madonna Elena Piastra. La pasionaria Elena Piastra. La self made woman Elena Piastra. Insomma lei, la barista, la mamma, l’insegnante, l’amica, la vicina di casa, la confidente… Ha cominciato il suo monologo raccontando dei suoi acciacchi e ricordando, come han fatto altri prima di lei, Anna Esposito conosciuta ai tempi in cui lavorava al bar dei genitori, ma anche di quel giorno in cui le portò dei funghi tagliati e lavati…
Questo è l’unico concetto che s’è capito bene. Per il resto? Aramaico antico… Piastra ha parlato di tutto e di niente, persino delle elezioni tenutesi in Inghilterra. Fuffa sul consenso ottenuto, sulla coalizione allargata il più possibile, sulle traiettorie, sull’Europa, sull’astensionismo e su quel suo considerarsi “laboratorio” da prendersi da esempio. Cose talmente strampalate che se la sentisse Elly Schlein minimo minimo chiederebbe un Tso.
Elena Ruzza e Nicolò Farinetto
Qua e là qualche sprazzo di lucidità…
“Politica si fa in tanti modi. Si fa anche con una capacità che hanno pochi politici di fare un passo di lato - ha commentato - È difficilissimo Io ho provato a fare l'esercizio su di me è difficilissimo quasi impossibile. Stamattina l'ho sentito dire al segretario e l'ho sentito dire Daniele con ruoli ovviamente profondamente diversi …”.
Per il resto tutto quel che gli rode, a ben vedere, sono gli attacchi del nostro giornale al suo indirizzo, sulle case popolari, sul disagio, sulle manutenzioni e taglio erba…
Ed Elena che fa? Prima dà la colpa al mondo, poi ammette che non se n’è occupata perchè non sa da che parte iniziare, infine promette che se ne occuperà, anche perchè - e questo lo diciamo noi - il suo prossimo obiettivo è la Regione.
Per fortuna Piastra s’è accorta che Settimo Torinese la situazione sociale è incandescente. Centinaia di alloggi di edilizia popolare chiusi e non manutenuti con centinaia di famiglie in attesa a cui non si riesce a dare risposta.
“Sono anni che blatero nel deserto - s’è indispettita - E’ uno dei punti sui quali abbiamo insistito di più in programma. Sul fatto che dovremmo andare in pellegrinaggio a Roma chiedendo soldi per un piano Nazionale casa…”.
Ecco! Brava! Comincia…
Tra le iniziative decantate quella del Centro Fenoglio dove hanno trovato una sistemazione una ventina di persone senza fissa dimora che fino all'altro ieri dormivano nei garage. Il centro Fenoglio come luogo di accoglienza, per un posto letto, un pasto caldo e la doccia.. E poi sull’attivazione del primo Cus per donne che si trovano nella medesima condizione.
Ma non era finita qui. Nel delirio di onnipotenza e incazzata come una biscia per le foto sugli alberi che crescono in mezzo ai marciapiedi della sua città Piastra s’è pure presa la briga di indicare alla minoranza - è già partita la campagna elettorale per le presidenziali - su che cosa dovrebbe lamentarsi pro domo suo, con il dito puntato sul problema “costi” delle RSA per gli anziani non autosufficienti e sui soldi che la Regione vorrebbe (usiamo il condizionale) risparmiare.
Infine i trasporti.
“Sono anni che diciamo che stanno tagliando i treni - ha asserito - e che Torino Stura è il riferimento di Settimo. Mi han detto stai buona quella è Torino e adesso ci stupiamo…”.
E qui ci son cascate le braccia. Le han detto “è Torino”? E chissenefrega! Un buon sindaco che tiene alla sua città avrebbe fatto il diavolo a quattro. Si sarebbe seduto davanti all’ingresso dell’Agenzia per la Mobilità e si sarebbe fatta ascoltare. Avrebbe investito, con soldi del bilancio di Settimo, per avere più corse, cose che molti altri comuni han fatto e fanno. Semplicemente si sarebbe occupata del problema. Ammettere d’aver dormito, comunque è già una gran cosa!
Sveglia! Giù dalle brande…
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