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Ozegna
25 Giugno 2024 - 19:53
Sergio Bartoli sindaco di Ozegna
"E' una scelta sofferta, ma lo faccio anche per il bene dei miei concittadini".
Sergio Bartoli a giorni dovrà lasciare la fascia di sindaco che con orgoglio ha portato per quasi due mandati, 10 anni, nella sua Ozegna. L'incarico di consigliere regionale e quello di sindaco sono, infatti, incompatibili.
Sta aspettando la proclamazione ufficiale per procedere: "In teoria avrebbe dovuto avvenire oggi, ma non è successo. E' la Corte d'Appello a dare l'ufficialità alle nomine. A giorni succederà e io sono già pronto".
Ecco qual è la procedura: "Teoricamente dovrei farmi sfiduciare, ma appena mi arriverà la proclamazione lo farò presente in Comune e gli uffici prepareranno gli atti per andare in consiglio e dire ufficialmente che sono stato eletto in Consiglio Regionale. Contestualmente mi invieranno una lettera in cui dovrò scegliere se restare in Comune o se andare in Regione. Una scelta che ho fatto consapevolmente quando ho deciso di candidarmi per il Piemonte".
Cosa succederà nel momento in cui Bartoli lascerà la fascia?
Quel che il sindaco ci tiene a sottolineare è che il Comune non verrà commissariato: "Per me è importante che i miei concittadini sappiano che non mi sarei mai candidato che poi avessi dovuto lasciare il Comune nelle mani di un commissario prefettizio".
A guidare Ozegna fino alla prima tornata elettorale utile sarà il vicesindaco Federico Pozzo, braccio destro di Bartoli: "Federico potrà decidere di nominare un altro assessore che andrà a copletare la Giunta".
Federico Pozzo al fianco di Sergio Bartoli
Molte deleghe, infatti, era Bartoli stesso ad averle. Parliamo di Urbanistica - Edilizia Privata, Sportello Unico Edilizia - Manutenzioni, patrimonio - Lavori Pubblici - Responsabile Polizia Municipale - Viabilita' - Responsabile Area Tecnico Manutentivo - Sindaco.
A detenere le altre è l'assessore Agostino Graziano che ha: Industria e Artigianato - Programmazione - Finanza - Controllo - Bilancio e Patrimonio - Tributi.
Uscendo dall'esecutivo e dal Consiglio Bartoli, è probabile che verrà nominata una nuova figura a sostegno della giunta.
L'elezione a consigliere regionale per Bartoli rappresenta il raggiungimento di un obiettivo importante: "Voglio ringraziare per primi proprio gli ozegnesi che hanno sempre creduto in me. Il mio non è un addio. In paese continuerò ad esserci e a lavorare per il bene di questo luogo che tanto mi ha dato".
Quando Sergio Bartoli è arrivato ad Ozegna dal suo paese in provincia di Benevento, Ginestra degli Schiavoni, aveva 22 anni appena.
"Qui ho svolto 30 anni di vita imprenditoriale e 20 in amministrazione".
Bartoli, ha iniziato la sua esperienza politica al fianco del sindaco Ivo Chiarabaglio di cui è stato anche il vice. Poi aveva deciso di proporsi come sindaco alla guida di una sua lista che aveva perso per appena 4 voti. Quei cinque anni tra i banchi di opposizione non avevano che rafforzato il suo intento di diventare sindaco e nel 2016 aveva vinto le elezioni proprio contro Chiarabaglio.
"A lui e a tutti gli altri ex sindaci devo moltissimo - dice Bartoli -. Mi hanno insegnato tutto e senza di loro non sarei quello che sono adesso".
L'ex sindaco Ivo Chiarabaglio
Nel 2021, in piena Pandemia da Covid, Bartoli si era ripresentato e la sua era stata l'unica lista scesa in campo.
Ora toccherà al rampante Federico Pozzo guidare il paese sino alla prossima tornata elettorale e potrebbe rivelarsi proprio lui il delfino di Bartoli, prossimo candidato ad indossare la fascia tricolore.
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