AGGIORNAMENTI
Cerca
Ivrea
16 Giugno 2024 - 09:00
Nei giorni scorsi la Fondazione Guelpa ha annunciato con orgoglio l’inclusione del Cimitero di Ivrea nell’ultima edizione dell’Atlante dei Cimiteri Significativi Italiani presentato durante la fiera internazionale Tanexpo, svoltasi a Bologna dal 4 al 6 aprile scorsi.
Il progetto dell’Atlante dei Cimiteri Italiani nasce nel 2016, grazie a un Protocollo d’Intesa siglato tra Utilitalia SEFIT (Servizi Funerari Pubblici Italiani) e il Ministero Italiano dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Tale accordo mira alla promozione turistica e alla valorizzazione culturale dei cimiteri monumentali e dei luoghi della memoria in Italia. La prima edizione dell’Atlante, pubblicata in formato PDF nel gennaio 2018, ha segnato l’inizio dell’Anno europeo del Patrimonio Culturale.
Le successive edizioni sono state incluse nella mappa dei Cammini d’Italia, con l’edizione del 2023 prodotta in occasione dell’incontro annuale dei cimiteri europei di ASCE a Mantova. L’edizione più recente, presentata al Tanexpo 2024, ha visto l’aggiunta di nuovi cimiteri, tra cui quello di Ivrea.
La Fondazione Guelpa, in collaborazione con il Comune di Ivrea, ha curato la redazione delle schede di presentazione del Cimitero e delle tombe dei personaggi celebri ivi sepolti. Tra le tombe segnalate figurano quelle di otto personaggi di particolare interesse storico e culturale: Pier Alessandro Garda, Adriano Olivetti, Lucia Guelpa, Salvator Gotta, Sergio Pugliese, Pierangelo Baratono, Simone Salassa e Giuseppe Boaro.
Questi nomi rappresentano punti di interesse non solo per il cimitero, ma anche per la città di Ivrea e il suo territorio.
La selezione dei personaggi è stata condotta con grande cura, rispettando il numero massimo consentito di otto segnalazioni. Tuttavia, nelle schede di presentazione generale del Cimitero sono state inserite ulteriori indicazioni su altri personaggi e curiosità legate al luogo, oltre a informazioni pratiche per i visitatori.
L’inclusione del Cimitero di Ivrea nell’Atlante rappresenta un’importante occasione di valorizzazione per la città, offrendo un’opportunità unica per il turismo culturale. I cimiteri monumentali, infatti, non sono solo luoghi di memoria, ma anche testimonianze di storia, arte e cultura che meritano di essere conosciute e apprezzate.
La Fondazione Guelpa ha reso disponibile l’Atlante sul proprio sito istituzionale, dove può essere visionato e scaricato liberamente. Questo strumento non solo arricchisce il patrimonio documentario, ma costituisce anche una guida preziosa per chi desidera esplorare i luoghi della memoria con consapevolezza e interesse storico.
Il cimitero comunale di Ivrea, cittadina in provincia di Torino, è una piccola realtà che, come si può notare attraverso le epigrafi presenti sulle sepolture più antiche, molte delle quali ormai abbandonate, si sviluppò probabilmente attorno alla prima metà dell’800. Questa ipotesi è supportata dal trasferimento del cimitero ebraico in questa sede nel 1856, per cui si suppone che il camposanto eporediese fosse già utilizzato in precedenza.
Altro elemento che avvalora questa datazione è l’Editto di Saint-Cloud riguardante le sepolture e redatto nel 1804 ad opera di Napoleone. In base a tale decreto le aree cimiteriali vennero dislocate in zone esterne rispetto alle zone abitate; in precedenza i defunti venivano sepolti in prossimità delle chiese o nelle cripte.
Il cimitero nei secoli vide il susseguirsi di numerosi ampliamenti, l’ultimo dei quali risalente a pochi anni fa che ha previsto uno sviluppo verticale. Avventurandosi all’interno del cimitero si possono scoprire i monumenti e meravigliarsi delle opere che lo adornano. Nel camposanto eporediese sono presenti sepolture di notevole pregio storico, artistico e architettonico che ricordano personaggi illustri.
Tra questi si possono annoverare Adriano Olivetti, Pier Alessandro Garda, Salvator Gotta e numerosi artisti. Le diverse opere presentano varie epoche e stili: dal romanticismo ottocentesco, al liberty di inizio novecento, fino a giungere al contemporaneo della tomba di Olivetti.
Al suo interno sono presenti aree di sepoltura riservate alle comunità ebraica e protestante.
Una lapide ricorda i soldati appartenenti all’Armata Polacca in Italia, già prigionieri Austro-ungarici del Regio Esercito Italiano durante la Prima Guerra Mondiale, sepolti al cimitero ebraico di Ivrea.
Sono sepolti qui i due partigiani Alimiro (Mario Pelizzari,1903-1977) e D’Artagnan (Amos Messori, (1922-2018): durante la Seconda Guerra Mondiale, la vigilia di Natale del 1944, la loro Brigata, Giustizia e Libertà, fece saltare il ponte ferroviario di Ivrea per interrompere le forniture belliche della Cogne di Aosta dirette in Germania.
Su un pannello collocato recentemente all’ingresso del cimitero è citata la vita di tre eporediesi illustri, Pier Alessandro Garda, Adriano Olivetti e Lucia Guelpa.
1 Pier Alessandro Garda
Nato a Ivrea (1791-1880), prese parte all’epopea napoleonica, ai moti piemontesi del 1821, ai moti rivoluzionari in Spagna e combatté in Perù nell’esercito di Simon Bolìvar , Fu deputato al Parlamento subalpino; filantropo e appassionato collezionista, a lui fu intitolato il Museo civico a cui donò la sua importante raccolta d’arte orientale.
2 Adriano Olivetti
Ingegnere, industriale, politico e scrittore. Uomo di grande e singolare rilievo nella storia italiana del secondo dopoguerra, diede diffusione mondiale alla celebre azienda di Ivrea, fondata dal padre Camillo. Si distinse per i suoi innovativi progetti industriali basati sul principio del profitto industriale reinvestito per il benessere della comunità.
3 Lucia Guelpa
Eporediese, originaria di un’antica famiglia di mobilieri ed ebanisti, era sorella di Adele, moglie di Abdone Croff, ultimo esponente della omonima e potente famiglia di imprenditori milanesi. Lucia Guelpa ereditò tutto il patrimonio della famiglia Croff ed in seguito lo donò alla città di Ivrea, dopo la morte nel 2003.
4 Salvator Gotta
Nato a Montalto Dora, fu romanziere e autore drammatico. Fu autore del fortunatissimo libro per ragazzi Il piccolo alpino (1926). Fu uno degli scrittori di maggior successo popolare e di vendite del suo tempo. Tenne su Topolino la rubrica di posta dei piccoli. Su suo suggerimento il Teatro di Ivrea fu intitolato a Giacosa.
5 Sergio Pugliese
Giornalista, drammaturgo e fecondo autore teatrale, fu il primo direttore centrale della Rai, promuovendo i primi programmi sperimentali. Fu direttore della programmazione televisiva della Rai dal 1953 fino all’anno della morte, nel 1965.
6 Pierangelo Baratono
Giornalista, poeta e scrittore italiano. Ha vissuto a Genova e a Trento. Ha frequentato Eugenio Montale e Camillo Sbarbaro, poeta ligure ed amico fraterno che gli dedicò Addio a Pierangelo, testo pubblicato nella raccolta di prose Trucioli.
7 Simone Salassa
Pittore e insegnante, specializzato in paesaggi. Esordisce a Torino nel 1898 e partecipa alla Biennale di Venezia del 1901. La produzione paesaggistica, strettamente legata al linguaggio fontanesiano e a quello della Scuola di Rivara, si è poi anche avvicinata alla tecnica divisionista.
8 Giuseppe Boaro
Pioniere del cinema, meccanico del gabinetto di fisica del Liceo “Carlo Botta” di Ivrea, nel 1897 acquistò un apparecchio Lumière e avviò l’attività di spettacoli itineranti, alternando brevi proiezioni ad esperimenti di fisica.
SCARICA L'ATLANTE DEI CIMITERI D'ITALIA CLICCA QUI
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.