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Elezioni Settimo Torinese

Il centrodestra ha speso 5 volte più di Elena Piastra ma ha perso le elezioni

Tutti i numeri degli investimenti sui social dei candidati

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Antonio Borrini, Rosa Catenaccio, Manolo Maugeri e Elena Piastra

Il centrodestra ha investito su Facebook 650 euro tra marzo e giugno. Circa 200 euro al mese. La Sindaca uscente Elena Piastra, e le liste che l'hanno sostenuta, hanno invece speso 130 euro, cinque volte meno dei principali avversari. Sono questi i numeri, visibili a tutti, sulle elezioni di Settimo Torinese. Dati che Facebook mette a disposizione nella libreria delle inserzioni.

 

I dati presenti su Facebook per quanto riguarda le spese tra il 13 marzo e il 10 giugno 2024

Proviamo a guardare i numeri nel dettaglio: al primo posto, tra i più spendaccioni, c'è Manolo Maugeri, candidato Sindaco del centrodestra. In tre mesi ha messo 403 euro per sponsorizzare post e raccattare followers ed elettori. È stato utile? No, a giudicare dal risultato, secondo a più di 50 punti dalla Sindaca Piastra, si tratta di soldi buttati.

Al secondo posto c'è il partito di Manolo Maugeri che ha speso 162 euro per far circolare il "vangelo" del centrodestra. Anche qui possiamo dire che si tratta di fondi investiti inutilmente visto il risultato della Lega: un misero 5%.

Al terzo posto troviamo la lista Difendi Settimo che ha sostenuto la candidatura a Sindaco di Antonio Borrini. La civica ha investito 134 euro in tre mesi per un risultato elettorale che ha sfiorato il 3%.

Solo al quarto posto troviamo la vincitrice della competizione: la Sindaca Elena Piastra. In 3 mesi ha investito 100 euro e, che dire?, soldi senz'altro ben spesi visto lo storico risultato elettorale.

Dietro di lei c'è un esponente del centrodestra: il segretario di Fratelli d'Italia, Enzo Maiolino, ha investito 90 euro. Anche questi sono soldi ben spesi: Maiolino siederà in Consiglio Comunale. 

Agli ultimi posti, infine, il Partito Democratico con appena 30 euro, l'assessore uscente Luca Rivoira, 1 euro, e Antonio Borrini che non ha speso un euro.

Il meccanismo dei social funziona così: chi ha poco traffico e non è conosciuto deve spendere molto per apparire ed esistere. Chi, invece, ha già molto seguito può vivere di quel gruzzoletto di followers e traffico conquistati nel tempo.
Negli ultimi tre mesi di campagna elettorale, però, l’investimento per guadagnare seguaci su Facebook, e quindi elettori, c’è stato. Per qualcuno è stato utile, per altri, a giudicare dai dati, decisamente no.

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