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Una valanga fa cadere il "ponte" al Pian della Mussa. "Garantiremo accesso agli alpeggi il prima possibile"

La passerella permetteva di raggiungere anche i rifugi in quota

Una valanga fa cadere il "ponte" delle Valli di Lanzo. Oggi il sopralluogo: "garantiremo accesso agli alpeggi il prima possibile"

É stato effettuato nella mattinata di ieri, mercoledì 12 giugno, il primo sopralluogo dopo la caduta della passerella di Alpe Rocca Venoni al Pian della Mussa. 

Siamo a Balme, il più alto comune delle Valli di Lanzo, dove più di due mesi fa una slavina ha fatto cadere il piccolo ponte di Rocca Venoni, situato a circa 1800 metri di quota. La passerella, con tanto di camminamento e mancorrenti, adesso giace lì, 200 metri più in basso. 

“Alpe Rocca Venoni: oggi sopralluogo ufficiale con l’esercito e il 32° Genio Guastatori di Fossano - scrive a caldo in un post social Enea Berardo, futuro consigliere comunale dopo la tornata elettorale dell’8 e del 9 giugno - la prima sfida dell’amministrazione di Balme riguarda proprio la passerella di Rocca Venoni, divelta dalle valanghe di questa primavera. Oggi ho partecipato al sopralluogo degli uffici dell’Unione Montana e della Regione Piemonte con il sindaco (neo-eletto, ndr) Alberto Scatolero, perché su questioni così importanti non esistono divisioni ed è importante riuscire a collaborare”. 

La caduta del ponte, attualmente, presenta un problema non da poco per il territorio: la passerella era utilizzata per raggiungere gli alpeggi, che con l’arrivo della bella stagione sono sempre più frequentati. Senza contare l’importanza di questa struttura per i rifugi in quota, dove oltre a turisti e visitatori spesso alloggiano anche tecnici del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per effettuare misurazioni e ricerche meteorologiche. 

Presente al sopralluogo anche il consigliere di Città Metropolitana di Torino Davide D’Agostino: “sono stato allertato da alcuni cittadini negli scorsi giorni e abbiamo cercato di attivarci  - spiega - la passerella è sicuramente importantissima, ma l’esercito ha le forze e i mezzi logistici per riuscire a riparare il danno. L’insieme di neve che è venuta giù negli scorsi mesi ha sollevato il ponte, spostandolo e facendolo cadere a valle. Le travesature e spallette sono rimaste intatte: in sostanza il punto d’appoggio non è stato toccato, quindi verosimilmente o si riparerà la passerella riposizionandola in loco o se ne farà una nuova”. 

Nelle scorse settimane, e con l’arrivo del bel tempo, alcuni cittadini si sarebbero accorti del ponte caduto a valle e avrebbero fatto segnalazione all’amministrazione comunale. “Un grazie speciale va a due persone presenti oggi, il sindaco uscente (ormai ex, ndr) Giovanni Castagneri che lunedì ha richiesto formalmente la partecipazione dell’esercito, e al consigliere metropolitano Davide D’Agostino, che già dalla scorsa settimana si è coordinato con uffici, Sindaco e Autorità militari per garantire la partecipazione al sopralluogo - aggiunge Enea Berardo - questo ci permetterà nei prossimi giorni di valutare tutte le ipotesi possibili da mettere in campo nella speranza di garantire l’accesso agli alpeggi, ai rifugi e ai percorsi alpinistici nel più breve tempo possibile”. 

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