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A Settimo Torinese
09 Giugno 2024 - 09:59
Incredibile ma vero. C’è una grande fame di “case” eppure a Settimo, cinque appartamenti, costruiti per il personale interforze di polizia e per gli impiegati pubblici, giacciono vuoti da ben 10 anni.
Sarebbe già questo sufficiente per gridare allo scandalo, ma ancora non basta. Un cittadino, di origine albanese, privo di titoli, infatti, il 29 maggio scorso, è stato “avvistato” mentre imbiancava uno degli alloggi, affermando di averlo ricevuto in locazione da ATC.
La denuncia è scritta nero su bianco in una lettera inviata da un gruppo di cittadini decisamente arrabbiati al Questore di Torino con tanto di richiesta di un intervento urgente. Secondo quanto riportato nella missiva, gli alloggi in questione si trovano al civico 47 di un condominio di via Fantina (scala D e E) e sarebbero stati costruiti e assegnati nel 2002 ai sensi della legge 52 del 6 marzo 1976. Ogni stabile è composto da 6 alloggi, 3 da 60 mq e 3 da 72 mq.
“Al momento - si legge - nella scala D risultano liberi e quindi locabili 3 alloggi (uno da 72 mq e due da 60 mq), mentre nella scala E sono liberi due alloggi da 60 mq. Nonostante l'evidente interesse da parte di molti colleghi in forza alla sezione polizia stradale di Settimo, presso l’aeroporto di Caselle e il Commissariato di Barriera di Milano, né la Prefettura né l'ATC hanno avviato alcun bando per l'assegnazione degli alloggi negli ultimi 10 anni…”
Insomma, senza tanti giri di parole, l’assegnazione diretta a un cittadino senza i necessari titoli, senza un bando pubblico e senza le opportune verifiche, ha fatto esplodere la rabbia dei residenti e dei potenziali beneficiari.
Nella lettera al Questore si sottolinea l'incoerenza di questa scelta, soprattutto se si considera che gli alloggi erano originariamente destinati a persone appartenenti alle forze dell'ordine e agli impiegati pubblici, categorie soggette a rigorosi controlli.
Si chiede quindi un intervento urgente per verificare la correttezza delle procedure di assegnazione e per fare chiarezza su questa vicenda che appare a dir poco scandalosa.
La vicenda solleva importanti questioni sulla gestione del patrimonio immobiliare pubblico e sulla trasparenza delle procedure di assegnazione.
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