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Lutto

Addio a Marco Fassio, uno degli ultimi partigiani di Ciriè e del Canavese

Aveva 94 anni

Addio a Marco Fassio, uno degli ultimi partigiani di Ciriè e del Canavese

Il ciriacese è in lutto per la scomparsa di uno dei suoi ultimi eroi della Resistenza, Marco Fassio, noto partigiano che ha combattuto per la libertà dell’Italia durante gli anni più bui del nazifascismo. Fassio, meglio conosciuto con il nome di battaglia “Roger”, si è spento all’età di 96 anni. 

Vissuto a Nole e con molti legami a Ciriè; nella giornata di ieri, venerdì 31 maggio, sono stati in tantissimi a portargli un ultimo saluto in occasione dei funerali. 

Nato il 26 ottobre 1927 a Castell’Alfero, in provincia di Asti, Marco Fassio si unì giovanissimo alla Brigata Garibaldi, operante nella zona montuosa di Corio presso Casa Gianinet. Qui, sotto la guida del comandante Gennarino Brunero – caduto in un’imboscata a soli 33 anni – Fassio e i suoi compagni vissero e combatterono durante alcuni dei momenti più eroici della Resistenza italiana.

La memoria del comandante Brunero è stata tenuta viva anche grazie al contributo di Fassio alla stesura del libro “Cercando Gino. In ricordo di Gennarino Brunero. Una storia partigiana tra Corio e Ciriè”, scritto da Luisa Giacometti, Sergio Bardino e Vilma Demitri. Quest’opera rappresenta una preziosa testimonianza delle gesta e dei sacrifici vissuti dai partigiani per difendere la libertà dell’Italia.

Gli aneddoti raccontati da Fassio sono tantissimi, molti dei quali reperibili in un’intervista pubblicata online sul sito “Noi Partigiani”. Qui, Fassio racconta di una delle sue azioni assieme al comandante Gennarino: “lui mi ha accolto come un figlio, in ogni azione che abbiamo fatto eravamo sempre assieme - spiega - c’è un racconto che voglio fare, che è scritto sbagliato in moltissimi libri. Nella stazione di Ciriè c’era un cannone montato su un carro delle ferrovie, doveva essere mandato al centro artiglieria dove i tedeschi provavano le armi. Questo cannone avrebbe dovuto essere trasportato su un carro trainato da dei cavalli: lì sopra c’era di tutto, sacchi di esplosivo, bossoli. Gennarino ci disse: lo dobbiamo prendere. Mi ricordo che siamo andati a Lanzo dove c’era un vecchio locomotore e pian pian ci siamo avvicinati a Ciriè e siamo riusciti ad agganciare il cannone e portarlo via. Poi siamo ritornati a Lanzo, lo abbiamo smontato e trasportato a spalle fino a Corio a Casa Gianinet, andando a piedi. Quel cannone è stato la nostra fortuna e rovina allo stesso tempo”. 

Una personalità, quella di quest’uomo, che resterà impressa nelle menti e nei cuori dei ciriacesi non solo per il suo impegno nella Resistenza: Marco Fassio, infatti, è stato anche una figura chiave nello sport locale, ricoprendo la carica di presidente della squadra di calcio di Ciriè. La sua passione e il suo impegno hanno lasciato un segno indelebile nella comunità.

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