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Crisi dell'automotive a Torino
27 Maggio 2024 - 22:47
Riparte Mirafiori: ecco quando
Stellantis produrrà la 500 ibrida a Mirafiori dal 2026. La novità è stata annunciata ai sindacati dall'amministratore delegato Carlos Tavares durante l'incontro tenutosi oggi a Torino. L'annuncio arriva dopo che qualche mese fa era stata inaugurata proprio a Mirafiori la linea di produzione di una nuova generazione di batterie per la Fiat 500e.
Tavares ha anche parlato del lancio di un piano di rinnovamento interno all'azienda, con l'assunzione di giovani lavoratori soprattutto a Mirafiori. In tempi brevi, inoltre, arriverà la Jeep Compass nello stabilimento di Melfi.
Carlos Tavares
Carlos Tavares ha ricordato in una nota "l'importanza di offrire auto accessibili e di alta qualità ai clienti italiani, il che implica un laoro sulla competitività di Stellantis insieme ai suoi fornitori e alle Istituzioni italiane. Stellantis sta già lavorando sui fattori interni all'azienda, ma restano da affrontare quelli esterni, come il costo dell'energia, la rete di ricarica per i Bev e gli strumenti di supporto al mercato, oltre alle attività per incoraggiare la conversione e la riqualificazione".
"Nonostante le difficoltà, le critiche e a volta gli insulti andiamo avanti, continuiamo a muoverci e a fare le cose", aveva detto poco prima il manager presentando la nuova gamma della Nuova Lancia Ypsilon. Tavares parla di "ambizione condivisa con il governo" per quanto riguarda il milione di veicoli, tra auto e furgoni, da produrre entro il 2030, ma ricorda le incertezze legate all'elettrificazione e sollecita un impegno comune per affrontarle.
Condividono i sindacati, che chiedono l'intervento di Palazzo Chigi per arrivare a una intesa che garantisca un futuro industriale sostenibile all'Italia. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intanto ribadisce che "la soglia di un milione di veicoli è assolutamente necessaria" e insiste sulla necessità di favorire l'insediamento in Italia di una seconda casa automobilistica.
Adolfo Urso
Un sassolino l'amministratore delegato di Stellantis se lo toglie quando lancia una stilettata al governo: "In Grecia saranno contenti del nome Ypsilon", ironizza con un chiaro riferimento alla polemica con il ministro Urso sul nome Milano dato all'ultima Alfa, poi cambiato in Junior.
"Il piano illustrato da Tavares - affermano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, responsabile del settore auto - prevede tempi di realizzazione lunghi e quindi implica la condivisione di un percorso ancora difficile con notevoli sacrifici per i lavoratori. Ci sono inoltre questioni ancora irrisolte, come il rilancio del marchio Maserati e dello stabilimento di Modena. E' essenziale un tavolo presso la Presidenza del Consiglio".
I sindacati chiedono inoltre "quanto prima una convocazione a Palazzo Chigi per completare concretamente l'accordo di sviluppo del settore dell'auto, - come spiega il segretario generale della Fim Cisl Ferdinando Uliano - anche di quelle parti che ancora mancano e che sono da migliorare, a partire dalle garanzie per l'indotto e la componentistica e agli incentivi al processo di reindustrializzazione di cui il settore necessita".
Ferdinando Uliano (Fim Cisl)
"Ci sono tanti aspetti positivi - sottolinea Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom Cgil e responsabile settore mobilità - ma resta ancora molta indeterminatezza dal punto di vista produttivo. Anche a Mirafiori bisogna aspettare il 2026 e la situazione è molto difficile e non abbiamo risposte sulla ricerca e sviluppo a Torino".
Mentre il numero uno della Fismici Confsal Roberto Di Maulo ribadisce la necessità di "un confronto che coinvolga il governo, Stellantis, i sindacati, le associazioni di settore e gli enti locali coinvolti, che possa accompagnare lo sforzo di investimenti dell'azienda". Domani al Mimit si terranno le due riunioni specifiche sulle fabbriche Stellantis di Pomigliano e di Cassino.
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