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Cuceglio

La cantina sociale va all'asta per 300mila euro

E' la settima volta che si tenta la vendita dell'edificio ormai decadente

 La cantina sociale va all'asta per 300mila euro

La Cantina Sociale del Canavese di Cuceglio, un tempo fulcro della produzione vinicola locale, affronta ora un'ulteriore vendita all'asta. È la settima volta che l'edificio, ora in uno stato di avanzato degrado, viene messo in vendita. La speranza è che questa sia l'ultima e che possa segnare un nuovo inizio per la comunità locale.

Fondata nel 1960 da dodici viticoltori, la Cantina Sociale ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per la produzione e la commercializzazione dei vini del Canavese. Tuttavia, problemi finanziari e gestionali hanno portato l'azienda a una lunga e complessa procedura di liquidazione coatta amministrativa disposta dal Ministero delle imprese e del made in Italy. Il decreto ministeriale del 2016 ha sancito questa decisione, dopo che la cantina aveva accumulato un passivo di circa un milione di euro.

Il complesso industriale, che comprende l’edificio principale adibito a cantina e tre corpi di fabbrica funzionali, insieme allo spazio per gli uffici, è stato valutato 309.785,84 euro, con un prezzo minimo di gara di 15.489,79 euro. L’asta si terrà il 28 giugno alle ore 9.30. Le offerte devono essere depositate tra il 12 e il 27 giugno presso lo studio del notaio incaricato o presso uno dei notai periferici indicati sul sito www.notariato.it.

La vendita include anche due impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, situati sopra la copertura degli edifici. Questo rappresenta un’opportunità aggiuntiva per i potenziali acquirenti, considerando l’attuale interesse per le energie rinnovabili.

Nel 2019, una precedente asta aveva visto la vendita dei macchinari e delle vasche per il ferimento e la lavorazione delle uve, lasciando l’edificio in un ulteriore stato di abbandono. La Cantina Briamara del Calusiese Massimiliano Bianco era stata l'unica a presentare una proposta irrevocabile di acquisto. Il commissario liquidatore Gian Paolo Cardoti di Firenze aveva affidato a Briamara la gestione dell’azienda con l'intento di non interrompere la produzione vinicola e la commercializzazione delle etichette di vini Erbaluce Canavese rosso, nelle catene della grande distribuzione organizzata. Tuttavia, anche questo tentativo non ha sortito l'effetto sperato.

Il sindaco di Cuceglio, Antonino Iuculano, ha espresso preoccupazione per lo stato di degrado della struttura, sottolineando come la presenza di coperture in eternit rappresenti un grave problema di salute pubblica per i residenti vicini.

Il sindaco di Cuceglio, Antonino Iuculano

La comunità di Cuceglio guarda con apprensione e speranza alla prossima asta, nella speranza che possa portare a un rilancio dell’area, un tempo fulcro dell’economia locale. La riqualificazione dell’edificio non solo rappresenterebbe una risoluzione ai problemi di salute pubblica, ma potrebbe anche segnare un nuovo capitolo per la tradizione vinicola della regione.

L’appuntamento è dunque fissato per il 28 giugno, con l’auspicio che questa volta l’asta possa avere esito positivo, restituendo alla Cantina Sociale del Canavese il ruolo centrale che ha avuto nella storia di Cuceglio e del suo territorio.

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