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Loranzé
20 Maggio 2024 - 16:22
Immagine generata dall'intelligenza artificiale
Sarà solo una la lista che correrà per il voto alla prossima tornata elettorale dell'8 e 9 giugno, quella del sindaco uscente Claudio Marchiori.
L'altra lista, "Rinnoviamo Loranzé", guidata da Alessandro Russo e appoggiata dalla candidatura anche di Valentina Pretato, è stata ricusata. E ciò, esclusa dalla competizione elettorale.
A deciderlo era stato il giorno stesso della presentazione delle liste, lo scorso 11 maggio, era stata la commissione elettorale circondariale di Ivrea. Sull'elenco delle firme presentato a sostegno della candidatura, mancava il timbro di continuità.
Russo e i suoi avevano presentato ricorso al Tar, chiedendo l'ammissione della lista. Ma oggi è arrivata la risposta che rigetta l'istanza, tagliando fuori Alessandro Russo e la sua lista dalla competizione elettorale.
C'è grande delusione per quest'applicazione così rigida della legge che, per un difetto formale, impedisce la corsa al voto di una squadra.
Russo dichiara: "Con rammarico, dobbiamo purtroppo comunicare che non potremo correre in questa tornata elettorale, in quanto la lista Rinnoviamo Loranzè ha subito il rigetto della Commissione Elettorale prima, e del Tribunale Amministrativo Regionale poi, a cui è stato rivolto appello dopo la ricusazione della lista stessa".
Poi racconta come sono andate le cose: "La motivazione - che ci è piombata addosso, ad appena 30 minuti dallo scoccare del termine di scadenza della presentazione delle liste, delle ore 12 di sabato 11 marzo, quando il nostro delegato di lista è stato contattato telefonicamente dalla Commissione - è un vizio di forma sulla documentazione contenente le firme. Alla comunicazione che si sarebbe dovuto recuperare ben 18 firme, in quanto posizionate nel documento prive di un timbro o una firma di continuità, abbiamo purtroppo dovuto constatarne l’impossibilità in così poco tempo".
Alessandro Russo
E dire che Russo e i suoi, le cose le avevano fatte per tempo: "Avevamo consegnato tutta la documentazione, come di prassi, alla Segreteria del nostro Comune alle 8 di venerdì 10 maggio, in modo da esser certi che, se qualcosa fosse da "sistemare" il tempo residuo ci avrebbe consentito di rimediare, pensando appunto potesse essere ampiamente dalla nostra parte".
La documentazione è stata controllata dal Segretario Comunale, rilasciando idonea ricevuta, quindi consegnata all’ufficio elettorale di Ivrea, che si ritiene abbia quindi verificato anch’essa.
"Eppure, nulla ci è stato segnalato in questi due passaggi formali - allarga le braccia Russo -. Ciò che poi la Commissione Elettorale ha contestato è la mancanza di un "Timbro di continuità" tra una pagina e l’altra. La modulistica utilizzata per la presentazione è stata quella "ministeriale", scaricata direttamente dal sito del Ministero dell’Interno. A nulla sono servite le nostre dichiarazioni di assoluta buona fede".
Quello di Lorazé non è l'unico caso. Nelle stesse condizioni, in questo territorio, anche Cafasse, dove, non essendoci altre liste, il Comune verrà commissariato: "Abbiamo appreso, nei giorni successivi, che tante liste hanno avuto lo stesso nostro problema in tutta Italia".
Molta la solidarietà ricevuta in questi giorni: "Desideriamo ringraziare i Sindaci dei numerosi Comuni che ci hanno contattato negli scorsi giorni, dimostrandoci vicinanza. Purtroppo, nonostante il ricorso al T.A.R. non abbiamo ricevuto accoglimento e non potremo proseguire in questo cammino, in questa ormai imminente tornata elettorale. Resta il rammarico legato ad un banale vizio di forma, che non potrà permettere, a coloro che si sono adoperati mettendosi al Servizio della comunità, di poter concretamente misurarsi con il voto libero dei loro concittadini. Siamo una Squadra che ha realmente la voglia di migliorare il paese in cui vive, siamo tutte persone che hanno già un lavoro e quello dell’interesse per la cosa pubblica è puramente dettato dal migliorare il paese in cui viviamo e vivranno i nostri figli".
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