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Niente elezioni a Cafasse: il TAR boccia il ricorso. Arriva un Commissario?

Una situazione controversa: in un altro Comune le liste sono state accettate. I Candidati ora vanno al Consiglio di Stato

Niente elezioni a Cafasse: il TAR boccia il ricorso. Arriva un Commissario?

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha respinto il ricorso presentato dalle due liste candidate a Cafasse, gettando così ombra sulla possibilità di elezioni regolari nel comune. Con ogni probabilità, si andrà verso il commissariamento, a causa delle irregolarità riscontrate nei documenti presentati.

Il sindaco uscente e candidato alla rielezione, Daniele Marietta, ha annunciato che verrà fatto un ultimo tentativo presentando ricorso al Consiglio di Stato. L'ultima carta da giocare per evitare un epilogocheche  di certo non verrebbe apprezzato dai cittadini. Tuttavia, la sentenza del TAR è stata chiara: le liste presentate a Cafasse non possono essere accettate e quindi non potranno candidarsi.

"Siamo sconcertati dal trattamento diverso riservato dal TAR a situazioni assolutamente simili, come la nostra e quella di Villar Dora. Il TAR nella stessa giornata di ieri ha pronunciato due sentenze dall'esito opposto, giungendo nel caso di Villar Dora ad accogliere il ricorso, valorizzando, tra l'altro, la circostanza che le sottoscrizioni fossero state raccolte in Comune ed autenticate dal Segretario Comunale o da un suo delegato. Nei nostri casi siamo stati penalizzati dal fatto che, a raccogliere le sottoscrizioni e a provvedere alla loro autenticazione, siano stati, per la lista elettorale “InSIeme”, un Assessore Comunale e, nel caso della lista elettorale “Conta su di NOI Carlo Oddi sindaco”, un Consigliere comunale di minoranza, tra l’altro il candidato sindaco. La legge accorda a Consiglieri ed Assessori il potere di autenticazione delle firme dei sottoscrittori. Con queste due sentenze viene messa in discussione la correttezza degli autenticatori e quindi la serietà dei soggetti a cui è la legge ad accordare il potere stesso di autenticazione. In ragione dell'ingiustificata ed illegittima disparità di trattamento tra le due situazioni, la nostra e quella di Villar Dora, in tutto analoghe, abbiamo deciso di presentare ricorso al Consiglio di Stato per evitare che il nostro paese venga commissariato." - questo il comunicato stampa congiunto presentato oggi da Daniele Marietta e Carlo Oddi.

Ciò che ha destato particolare attenzione è stata la descrizione dettagliata dell'"atto principale", il documento fondamentale per la presentazione delle liste e dei candidati. Questo documento, composto da otto facciate, deve contenere informazioni precise e dettagliate sui candidati e sui simboli delle liste. Tuttavia, secondo quanto emerso nella sentenza del TAR, le liste di Cafasse non hanno rispettato tali criteri.

In particolare, è emerso che il foglio denominato "atto principale" presentava diverse irregolarità: sulla prima facciata mancavano informazioni essenziali come il contrassegno e i nominativi dei candidati, mentre le facciate bianche non erano correttamente utilizzate. Anche la presenza di riferimenti ai dati dei trattamenti personali su una delle facciate è stata considerata un elemento di irregolarità.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che anche nel comune di Villar Dora si sono verificate delle problematiche simili nella compilazione dell'atto. Tuttavia, in questo caso, le liste sono state approvate.

Questa situazione ha scatenato polemiche e preoccupazioni tra i cittadini di Cafasse, che rischiano di non poter esprimere liberamente la propria scelta alle prossime elezioni. Resta da vedere quale sarà l'esito del ricorso al Consiglio di Stato presentato dal sindaco Marietta, ma intanto si profila l'ombra del commissariamento sul comune.

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