San Giusto Canavese si trova di fronte al terribile rischio di dover lasciare 28 bambini fuori dalla scuola materna.
Le richieste sono cresciute e la disponibilità di posti, sia in paese che nei comuni limitrofi, è insufficiente.
La sindaca Giosi Boggio ha scritto una lettera urgente al governatore del Piemonte, Alberto Cirio, sollecitando un intervento immediato per sbloccare la situazione.
Il problema affonda le sue radici nella richiesta di aprire una terza sezione della scuola materna statale, una richiesta che non è stata ascoltata nonostante i locali scolastici siano disponibili e il consiglio di circolo abbia già espresso parere positivo. La mancanza di azione da parte delle istituzioni preposte ha lasciato la sindaca senza altra scelta che rivolgersi direttamente al governatore.

La situazione è paradossale: mentre i genitori si trovano a chiedersi il motivo per cui la richiesta di aprire una terza sezione non venga considerata, 28 bambini rischiano di essere privati del loro diritto all'istruzione. E non si tratta di una mancanza di risorse o di volontà politica, ma sembra derivare da un inspiegabile immobilismo burocratico legato al dimensionamento scolastico.
La scuola materna Duchessa Jolanda di San Giusto Canavese, diventata statale lo scorso settembre, ha visto un notevole incremento delle iscrizioni, con 57 bambini iscritti e 28 in lista d'attesa, tutti residenti nel comune. Questo aumento della domanda di istruzione primaria ha reso urgente l'apertura di una terza sezione, ma finora le richieste sono cadute nel vuoto.
La sindaca Boggio ha portato alla luce la paralisi burocratica che ha impedito di agire tempestivamente per risolvere la situazione. Nonostante i tentativi di individuare una cooperativa disposta a subentrare nella gestione della scuola materna, l'amministrazione comunale si è trovata costretta ad avviare l'iter per la statizzazione dopo lo scioglimento dell'ente morale Duchessa di Genova, avvenuto per difficoltà legate alla gestione non più sostenibile.

La struttura della scuola materna, dopo un intervento di riqualificazione e risanamento conservativo durato due anni e un investimento complessivo di circa 1 milione di euro, è ora in grado di accogliere più di cento bambini. Tuttavia, senza l'apertura di una terza sezione, molti rischiano di essere esclusi dall'istruzione.
La sindaca Boggio ha concluso la sua lettera al governatore Cirio con un accorato appello affinché si intervenga immediatamente per risolvere questa intricata situazione e garantire che nessun bambino venga privato del suo diritto all'istruzione. La palla ora è nelle mani delle istituzioni, ma il tempo stringe per i piccoli cittadini di San Giusto Canavese che attendono con ansia di poter iniziare il loro percorso educativo.